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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

Chi Siamo Aderisci

A Genova asilo chiude per tagli ai fondi, interviene Buganza

Il responsabile cittadino dell’Italia dei Diritti: “La Regione deve creare una rete di assistenza scolastica più adeguata, poiché anche le strutture che ospitano meno alunni hanno il diritto a usufruire degli stessi benefici delle altre scuole”

 

 

Genova-  Una scuola materna statale è stata chiusa a Genova a causa dei tagli applicati dalla Regione ai fondi necessari. Sono così rimasti privi del servizio educativo circa quindici bambini, che per giunta non hanno potuto iscriversi ad altre scuole perché la notizia della chiusura è stata data pochi giorni dopo il blocco delle iscrizioni. A commentare la vicenda a dir poco tragicomica è Edoardo Buganza, responsabile per il Comune di Genova dell’Italia dei Diritti: “Non so se la decisione di chiudere la scuola sia dovuta a un segno di protesta per richiamare l’attenzione delle istituzioni affinché prestino più attenzione per le prestazioni scolastiche. Va salvaguardato il diritto allo studio sempre e comunque, al di là delle questioni economiche. La Regione deve creare una rete di assistenza scolastica – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -, poiché anche le strutture che ospitano meno alunni hanno il diritto a usufruire degli stessi benefici delle altre scuole”.

 

 

Ferrara ricorda uccisione Aldrovandi, Girlando solidale con la famiglia

Il responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti: “Giusto lottare per tutte quelle vite spezzate a causa della negligenza delle istituzioni”

Roma –  Ieri la città di Ferrara, in occasione del quinto anniversario dalla tragica morte di Federico Aldrovandi, il ragazzo barbaramente ucciso dalla polizia nel 2005,  ha dedicato un’intera giornata alla commemorazione di tutte le vittime cadute per mano delle forze dell’ordine. Alla cerimonia hanno preso parte anche i familiari di Stefano Cucchi e la madre di Carlo Giuliani, i quali hanno ricordato con estrema emozione la morte dei loro cari chiedendo ancora una volta giustizia allo Stato. Riguardo la doverosa manifestazione ha espresso un parere anche il responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti Giuliano Girlando, che ha dichiarato: “Il crimine va punito in tutte le sue forme e credo sia giusto lottare per tutte quelle vite spezzate a causa della negligenza delle istituzioni. Noi come Italia dei Diritti parteciperemo al No B-day2 per ribadire la cultura della legalità e scenderemo in piazza a fianco dei più deboli protestando per questi scempi indegni. Uno Stato che si rispetti deve tutelare e salvaguardare il benessere personale e collettivo. Dobbiamo difendere questi diritti - conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -  e garantire la sicurezza a ciascun individuo”.

Processo Ue all’Italia per esenzione Ici alla Chiesa, il parere di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti : “Necessario evitare le disuguaglianze.”.

 

Roma  –  La Commissione Europea aprirà a metà ottobre un’indagine formale contro lo Stato Italiano per gli aiuti concessi alla Chiesa. Verranno analizzate le esenzioni fiscali accordate agli enti ecclesiastici in settori come scuole private, case di cura, strutture commerciali e turistico - alberghiere, che beneficiano dell’esenzione totale dal pagamento Ici e del 50% su quello Ires. Tali esoneri garantiscono alle strutture cattoliche un risparmio di due miliardi di euro annuali e un vantaggio notevole sulla concorrenza laica.

 

“Va indubbiamente valutata la situazione – interviene Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti - e va fatta una seria riflessione sull’argomento. Dal punto di vista della concorrenza vi è un'evidente disparità a vantaggio dei proprietari che affittano a prezzi elevati pur godendo dell’esenzione dal pagamento dell’Ici. E' una questione da valutare bene, la Chiesa deve pagare giustamente le tasse, evitando di affittare alloggi al centro storico a 1000 euro al mese godendo dei privilegi fiscali.”

 

Entro 18 mesi Bruxelles dovrà decidere circa le sorti dell’Italia, la cui condanna appare difficilmente evitabile scorrendo le “conclusioni preliminari” all’interno dei documento redatto  dal commissario alla Concorrenza Joaquin Almunia , nel quale sono denunciate una violazione di alcune norme e un aiuto di Stato realmente in atto, azioni incompatibili con le regole dell’Unione Europea.

“Bisogna distinguere – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – i luoghi di culto, quelli deputati all’assistenza e alle opere caritatevoli, dalle attività che pur essendo del Vaticano, producono reddito. Abbiamo assistito anche a vicende spiacevoli, allo sfratto di disabili per il riaffitto della casa, in centro, a 2000 euro al mese. È necessario pertanto - chiosa Soldà - un approfondimento accurato su beni immobili e proventi al fine di  non creare squilibri tra i cittadini ed evitare le disuguaglianze”.

Continuano le illazioni di Berlusconi su laurea Di Pietro. La condanna di Soldà

Il  vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Invece di parlare dei problemi della gente si continua a denigrare gli avversari politici”



Roma, 24 settembre 2010 –  Nell’intervento alla Camera dello scorso 22 settembre il presidente dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro è tornato ancora una volta sulle parole diffamatorie che, in più occasioni, il premier Berlusconi ha avuto ad esprimere sulla validità del suo percorso accademico, bollandole come prive di ogni fondamento.

Solidarietà all’ex Pm è stata espressa da Roberto Soldà vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Anziché parlare dei problemi reali dei cittadini, si continua a denigrare la figura di uno dei principali leader dell’opposizione. Farebbe bene a sporgere querela per porre fine a questo stillicidio e intavolare, finalmente, un dibattito su temi di reale interesse nazionale”.

L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro ricorda:” Scopo della politica dovrebbe sempre essere la  ricerca del bene comune,   basata su validi principi morali es ul rispetto della controparte.  Constatiamo che il pericolante governo Berlusconi è sempre più lontano da realizzare  tale obiettivo”.

 

 

 

 

 

 

Ufficio Stampa Italia dei Diritti

Addetti Stampa

Aurelio Flocco – Nicoletta Zucchi

Capo Ufficio Stampa

Fabio Bucciarelli

Via Virginia Agnelli, 89 - 00151 Roma

Tel. 06-97606564; cell. 347-7463784

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Riforma dei consultori nel Lazio, la Nieddu per il sostegno alla donna

La viceresponsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti.«Su un tema del genere non si possono sostenere visioni ideologiche. Occorre un sereno sostegno alla libertà di scelta delle donne»

 

Roma – Lo diceva già Archimede, quello vero, in un tempo in cui le questioni di attualità e di legge erano a dir poco diverse da quelle attuali:«Datemi una leva e solleverò il mondo». La leva è la proposta di legge Tarzia – prima firmataria Olimpia Tarzia, consigliere Pdl, tra i fondatori del Movimento per la vita – per riformare la disciplina dei consultori in Italia. La proposta prevede l’equiparazione delle strutture private – quelle di associazioni familiari o che fanno capo a diocesi – alle strutture pubbliche, con annessa partecipazione alla distribuzione di fondi pubblici. È previsto anche un assegno di sostegno alle donne che scelgano di non interrompere la gravidanza, e abbiano un reddito inferiore o pari alla soglia di povertà.

Il mondo da sollevare è la legge 194, che in Italia regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza.

«La 194 non si tocca – dice Anna Nieddu, vice responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti – anche se bisogna smetterla di erigere barricate ideologiche. Al centro deve esserci la tutela della libertà di scelta delle donne, il rispetto di una volontà da supportare in ogni caso. La donna deve essere sostenuta, qualunque sia la decisione che prende».

Come spostare la lente, l’attenzione, dal risultato al processo che l’ha determinato. «Non esiste libertà che sia a senso unico. Una donna vive profondamente dentro di sé la gravidanza. Può avere motivi psicologici, economici, ambientali a condizionare le sue scelte – ribadisce l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – è giusto procedere caso per caso. Su questo come su temi che coinvolgono così profondamente la persona occorre procedere col massimo della sensibilità, a prescindere dalle idee politiche».

Circa 50 diverse associazioni – riunite nel coordinamento dell'«Assemblea permanente delle donne» esprimono tra le altre cose forte preoccupazione per il destino economico dei consultori pubblici, già in crisi. «È giusto sostenere sempre e comunque il settore pubblico – rincara la dose la Nieddu – è anzi il caso che il settore privato intervenga in difesa di quelle parti del pubblico effettivamente in crisi e carenti di risorse, come la Sanità, se ce né il bisogno. Non può mai essere il contrario. I consultori pubblici versano già in una situazione di grave difficoltà, mancano risorse e personale. Non si può aggravarne la situazione».

Uso improprio della scorta per Sgarbi, la critica di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “La mano sciolta nell’assegnare le auto blu distrae risorse dal territorio”. Italia dei Diritti esprime solidarietà al militare della scorta del sindaco di Salemi  coinvolto in un incidente



Roma, 24 settembre 2010 –  E' in gravi condizioni un finanziere di 27 anni, che viaggiava su un'auto della scorta che accompagnava Vittorio Sgarbi a Roma. L’uomo e' stato colpito al petto da un pezzo di metallo staccatosi dalla macchina che li precedeva in autostrada, rompendo il parabrezza ha colpito l’agente il quale versa in prognosi riservata.

“Una casualità spaventosa quella occorsa al giovane militare al quale l’Italia dei Diritti esprime affetto e auguri di buona guarigione – questo il messaggio di solidarietà di Roberto Soldà, vicepresidente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, che va ad analizzare in dettaglio la situazione delle scorte in Italia – Anche se Sgarbi riveste la carica di sindaco della cittadina di Salemi, in Sicilia, non dovrebbe aver diritto alla scorta quando si reca  al di fuori del territorio in cui ha funzioni istituzionali.”

Soldà sostiene inoltre: “Questa mano sciolta nell’assegnare le scorte, distrae numerose unità delle forze dell’ordine dal loro naturale  impiego sul campo, per non parlare dei fondi necessari che vanno a sottrarsi alle già carenti finanze di enti amministrativi che non riescono a fare il pieno di carburante alle automobili. Un Paese più sicuro parte dalla presenza attiva dei suoi presidi di sicurezza.”

 

 

 

 

 

 

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Demolizione Tor Bella Monaca, la reazione di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti:”Dobbiamo andare oltre i proclami e i plastici, lo sviluppo urbanistico di Roma deve essere frutto della concertazione tra cittadini, associazioni e forze politiche”

 

Roma – Il sindaco di Roma Gianni Alemanno intervenuto durante l’assemblea dell’Acer, l’Associazione dei costruttori edili di Roma e Provincia, ha ribadito la sua intenzione di voler abbattere il quartiere di Tor Bella Monaca  ed ha annunciato che il 15 ottobre prossimo presenterà il masterplan per la riqualificazione dell’area e per la sua ricostruzione. “Credo che Alemanno – ha affermato Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti – al di là dei proclami e degli annunci ad effetto ci dovrebbe spiegare con quali soldi intende dare il via al progetto, e dovrebbe anche dirci quello che potrebbe essere l’impatto sulla città, sull’ambiente e sui cittadini che vivono nel quartiere”.

I progetti che riguardano l’area di Tor Bella Monaca s’inseriscono nel quadro più generale del Piano Casa, che la Giunta regionale si appresta ad approvare, ed anche al discorso relativo alla riforma di Roma capitale cui spetterà il compito di semplificare le procedure burocratiche. Oltre alla riqualificazione di alcuni quartieri, i progetti principali riguarderanno il Ponte dei Congressi, il sottopasso di Castel S’Antangelo e l’interramento della Colombo. “Lo sviluppo urbanistico di una città come Roma – ha concluso l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro- non può essere fatto con i plastici e i modellini, su queste questione è necessario, oltreché indispensabile, il coinvolgimento dei cittadini, delle associazioni di quartiere e di tutte le forze politiche”.

Continua interim a Sanità di Iorio in Molise, il parere della Aurisano


La responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Non può essere il controllore e il controllato”



Roma  –  “Iorio non può interpretare contemporaneamente l’uomo che fa e quello che disfa, nell’ambito della Sanità molisana non può essere il controllore e il controllato” è questa l’analisi critica di Anna Aurisano, responsabile per il Molise dell’Italia dei Diritti, all’indomani delle roventi parole scagliate da Antonio Di Pietro dallo scranno di Montecitorio rivolte a Michele Iorio, governatore della Regione Molise, riferite  alla sua cattiva gestione della Sanità regionale.

 

“E’ chiaro che Iorio debba cedere la carica di Commissario ad Acta, persiste tra le sue due attribuzioni un’incompatibilità ex tunc, a aprioristica, e nel merito non è stato in grado di portare ordine nei conti della Sanità, anzi ha contribuito al suo collasso definitivo – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – Pertanto mi associo alle parole dell’Onorevole Di Pietro, che con il paragone con Riina intendeva mostrare che nelle sue mani la Sanità molisana avrebbe vissuto un identico dramma”.

 

La puntualizzazione della Aurisano non nega la necessità di una cura speciale per questo sistema amministrativo locale, ma la critica va a sottolineare che le modalità di accordo tra il Governatore Iorio e Berlusconi sono totalmente negative nei confronti dei cittadini molisani.

Torna la Banda della Magliana, Celardo preoccupato

Il viceresponsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti:”Siamo di fronte ad una vicenda grave che ancora una volta evidenzia un preoccupante malcostume italiano. C’è bisogno di leggi più severe e pene più lunghe”

 

Roma – A seguito di un’operazione antiriciclaggio condotta dalla polizia di Stato sono finite in manette 11 persone tra cui due noti professionisti, un avvocato, un commercialista ma anche esponenti di spicco della Banda della Magliana come l’ex cassiere Enrico Nicoletti. A tenere le fila di tutto, secondo la ricostruzione operata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, ci sarebbe Francesco Mario Dimino, proprietario del ristorante romano “I sapori di Sicilia”. “Se non fosse per la gravità del fatto e per la sua estensione – ha detto Carmine Celardo, viceresponsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti – ci sarebbe da ridere, un po’ come nel film di Totò in cui si cercava di vendere al malcapitato di turno la Fontana di Trevi. Purtroppo siamo di fronte ad una vicenda che mette ancora una volta in evidenza un forte malcostume italiano legato a truffe e raggiri di cui sembra che non riusciamo proprio a fare ameno. Ritengo poi inquietante che una figura come Enrico Nicoletti sia coinvolta nell’accaduto. Parliamo di un personaggio che dovrebbe ricevere dalle forze dell’ordine più di un’attenzione e che invece non si capisce per quale ragione continua a portare avanti i suoi interessi malavitosi ”.

Le truffe messe in piedi dalla banda riguardavano principalmente vendite immobiliari che venivano orchestrate alla perfezione attraverso fantomatiche aste giudiziarie che permettevano ai malavitosi di estorcere agli acquirenti ingenti somme di denaro. Tra gli immobili proposti figurano tra gli altri la villa dell’ex calciatore della Roma Cafu, quella dell’ex presidente della Lazio Sergio Cragnotti e perfino il palazzo della questura in via san Vitale. Vittime dei raggiri sono stati medici, imprenditori, impiegati, personaggi del mondo dello spettacolo, e addirittura persone appartenenti alle forze di polizia. “Fatti come questo – ha proseguito l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – che vedono coinvolti insieme criminali e liberi professionisti, minano le basi della società civile, colpendo al cuore i cittadini onesti che lavorano e che rispettano le leggi. Certi reati andrebbero puniti con maggiore severità a mio giudizio, e in questo senso i codici andrebbero riformati consentendo pene certe e più durature. Se non riusciremo a fare questo non saremo mai in grado di eliminare i germi del malaffare dalla società italiana”.

Boom di candidature per l’Ikea in Sicilia, Criseo preoccupato

Il responsabile per il Lavoro e l’Occupazione dell’Italia dei Diritti : “La selezione dimostra quanto sia importante il lavoro e quante siano le difficoltà a trovarlo”


Roma – “ La fame di lavoro è tanto grande che il 13 per cento della popolazione ha fatto domanda di assunzione. Il colosso dell'arredamento svedese ha avuto via internet, 24.000 domande in 72 ore. E ora sbarca a Catania in un'area di 31.000 mq, con 1700 posti auto e 24 casse. I requisiti sono scuola media superiore ed una esperienza precedente nella grande distribuzione, ma viste le poche prospettive di lavoro in Sicilia vi è stata grande richiesta pure da parte dei laureati”.

 

Giuseppe Criseo, responsabile per il Lavoro e l’Occupazione dell’Italia dei Diritti, illustra, con apprensione, quanto sta accadendo nella città etnea, teatro di un vero e proprio assalto, tutto sul web, di aspiranti commessi, magazzinieri, telefonisti, contabili, addetti alle risorse umane, perfino camerieri nel ristorante interno, dei magazzini Ikea.

Server intasato dai numerosi giovani disposti a mettere da parte i sogni e il curriculum scolastico conquistato per lavorare anche nel week-end e nei festivi e giocarsi, previa test e colloqui, una fuga dall’inattività.

 

“La selezione per i 240 posti di incarico – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – si presenterà non semplice e dimostra quanto sia importante il lavoro e quante siano le difficoltà a trovarlo. Di questo occorrerebbe parlare in tv e sui giornali, mentre il dibattito nazionale è di ben altro tenore,  per non dire squallido, volto esclusivamente alla conquista del potere, senza curarsi minimamente – conclude Criseo – della realtà dura e dei sacrifici di giovani e meno giovani per sbarcare il lunario.”

 

 

 

 

 

Senato dà il via libera al pedaggio sul Gra, l’intervento di Marinelli

Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti:”Ci aspettiamo di vedere il primo cittadino di Roma  arrampicato sui rilevatori del pedaggio impegnato a rompere tutto”

 

Roma – Il Senato ha dato il via libera al decreto per la realizzazione degli impianti di rilevamento dei pedaggi sui raccordi autostradali gestiti dall’Anas. Entro il 30 aprile 2011 il governo dovrà disciplinare l’applicazione del balzello e fornire l’elenco delle strade su cui applicarlo, strade tra cui naturalmente figura anche il Grande raccordo anulare di Roma. “Viste le dichiarazioni del sindaco quando per la prima volta si parlò della possibile introduzione dei pedaggi sul raccordo – ha detto Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti - ora ci aspettiamo di vedere Gianni ‘Aledanno’ un po’ come il King Kong di New York arrampicato sopra i rilevatori del pedaggio a rompere tutto. Purtroppo in questa situazione di rotto ci sono solo le scatole dei cittadini romani e laziali che hanno preso l’ennesimo bidone”.

Il compito della realizzazione degli impianti per i pedaggi spetterà all’Anas che a quanto sembra non costruirà dei veri e propri caselli ma utilizzerà il cosiddetto sistema del “free flow”, che prevede l’installazione di telecamere che riprenderanno i veicoli in entrata e in uscita, calcolando automaticamente la percorrenza e mandando il conto direttamente a casa dei cittadini. “Questo governo – ha continuato il responsabile del movimento guidato da Antonello De Pierro – che fin qui ha continuamente proposto di ridurre le tasse, sta superando ogni limite. In epoca antica i romani oltre a rubare qualche strada la costruivano pure, mentre i politici di oggi le uniche tecnologiche che riescono a pensare sono quelle per mettere le mani nelle tasche dei cittadini”.

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