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Animali maltrattati ai Castelli Romani, interviene l’Italia dei Diritti

Il responsabile per la provincia di Roma dell’Italia dei Diritti, Brunetto Fantauzzi e il responsabile per la Tutela degli Animali, Marco Di Cosmo, condannano tali comportamenti e auspicano un maggiore rispetto e asprezza delle sanzioni

 

Roma – Nuovo caso di maltrattamenti perpetrati ai danni di animali all’interno del Parco dei Castelli Romani. A sollevare la questione, l’operazione di indagine portata avanti dalle guardie eco-zoofile di Roma, che dopo alcuni accertamenti eseguiti presso una rinomata struttura agrituristica di Velletri, hanno rilevato gravi irregolarità sullo stato di detenzione di diversi animali, tra i quali cavalli, conigli, papere, maiali e cani. Immediata la reazione del movimento extraparlamentare Italia dei Diritti attraverso le dichiarazioni rilasciate dal responsabile per la provincia di Roma, Brunetto Fantauzzi: “Mi rendo conto che nessuna sanzione potrà ripagare i maltrattamenti compiuti sugli animali. La vicenda colpisce non solo per le disumane condizioni in cui versano le bestie, ma anche perché la salvaguardia di questi esseri viventi si riflette sulla qualità dell’ambiente in cui viviamo. Le sanzioni sono necessarie, i controlli devo essere allargati a tutto il territorio della provincia. Chi decide di prendere con sé un animale – afferma deciso Fantauzzi – si deve impegnare per tutta la vita, è un contratto d’onore che deve essere rispettato”.

Dello stesso avviso Marco Di Cosmo, responsabile per la Tutela degli Animali del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Accadimenti del genere sono un  ulteriore conferma di come l’equazione agriturismo-animali, di fatto non implica il benessere di quest’ultimi. Le azioni di marketing promosse dalle strutture che fanno di cavalli e cani il loro vessillo, celano in realtà brutali violenze. Mi auguro che i colpevoli vengano multati salatamente, che si arrivi al più presto al ritiro della licenze delle attività illegali e al sequestro degli animali al fine di trovar loro una sistemazione ricettiva alla riabilitazione. Ci dobbiamo convincere – conclude Di Cosmo – che tutti gli animali soffrono e vivono come noi esseri umani, e pertanto necessitano dello stesso rispetto”.

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