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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

Chi Siamo Aderisci

A Roma niente buste di plastica dal 2011, Marinelli attacca Alemanno

Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “Quando il ritardo è catastrofico il ritardatario merita biasimo e nessun apprezzamento”

 

 

Roma – Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha annunciato l’emanazione di un’ordinanza cittadina per impedire un’ulteriore proroga alla legge nazionale che stabiliva, già a partire dal 2010, la completa sostituzione dei sacchetti per la spesa in plastica con quelli biodegradabili. Tale misura potrebbe alleggerire la Capitale di un quantitativo enorme di plastica inquinante, sull’esempio dei molti Comuni in cui è già stata adottata. “Meglio tardi che mai – ha commentato Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti –, ma quando il ritardo è catastrofico il ritardatario merita biasimo e nessun apprezzamento. La situazione per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti di Roma – prosegue Marinelli – è analoga a quella di Napoli, con l’unica differenza che lì la camorra è più chiara ed evidente nelle sue manifestazioni, mentre nella Capitale è più sotterranea. Premesso ciò, in entrambe le ‘capitali’ dell’Italia peninsulare, vista la prossima divisione bossiana, si va a passo di carica verso il disastro irreversibile. Le discariche di Roma sono infatti nelle stesse condizioni di quelle partenopee. Fa specie, quindi, che il sindaco Alemanno rivendichi come un moto di ecologismo una decisione che è in realtà imposta dall’Unione Europea, ultima anch’essa nel recepire le istanze dei cittadini europei più evoluti che da tempo al supermercato usano le retine o ‘shopper’ di amido di mais o di altre sostanze biodegradabili. Già qualche operatore privato, a onor del vero, aveva fornito alla propria clientela un’alternativa più ecologica alla plastica. È chiaro, però, che dev’essere la politica a imporrre le regole e a fornire ai cittadini il buon esempio. Ma dal Silvio nazionale alle strade di Napoli invase ancora una volta di rifiuti – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – l’esempio non è dei migliori e il sindaco Alemanno con i suoi tardivi proclami è in perfetta sintonia con tale scenario”.

A Fiumicino arrestati poliziotti-narcotrafficanti, lo sdegno di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Questi soggetti infangano la divisa che portano”

 

 

Roma – “Quanto accaduto porta con sé sicuramente una nota di rammarico dovuta al fatto che qualcuno tra le forze dell’ordine va controcorrente infangando la divisa che porta”. Così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, commenta l’arresto per narcotraffico di un poliziotto della Polaria di Fiumicino e di due finanzieri in servizio presso lo stesso aeroporto. I tre, arrestati nell’ambito di un’indagine su un presunto traffico di droga dall’Ecuador, sono stati rinchiusi nel carcere di Regina Coeli. Un quarto elemento, un poliziotto in pensione, è scappato rendendosi irreperibile. “Meno male che tra la forze dell’ordine ci sono persone che hanno restituito il giusto valore alla divisa che indossano – continua Soldà –. Come in tutte le situazioni esistono mele marce, anche se sarebbe sbagliato generalizzare. È importante aver fermato un carico di droga che altrimenti sarebbe stato immesso sul mercato generando ulteriori vittime, quindi non posso che esprimere la mia soddisfazione per il lavoro encomiabile di quanti ogni giorno tutelano i valori della legalità e della giustizia. Per contro – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – ritengo che chi veste una divisa e viene coinvolto in questo tipo di reati dovrebbe avere una pena ancor più severa”.

Ferrara ricorda uccisione Aldrovandi, Girlando solidale con la famiglia

Il responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti: “Giusto lottare per tutte quelle vite spezzate a causa della negligenza delle istituzioni”

Roma –  Ieri la città di Ferrara, in occasione del quinto anniversario dalla tragica morte di Federico Aldrovandi, il ragazzo barbaramente ucciso dalla polizia nel 2005,  ha dedicato un’intera giornata alla commemorazione di tutte le vittime cadute per mano delle forze dell’ordine. Alla cerimonia hanno preso parte anche i familiari di Stefano Cucchi e la madre di Carlo Giuliani, i quali hanno ricordato con estrema emozione la morte dei loro cari chiedendo ancora una volta giustizia allo Stato. Riguardo la doverosa manifestazione ha espresso un parere anche il responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti Giuliano Girlando, che ha dichiarato: “Il crimine va punito in tutte le sue forme e credo sia giusto lottare per tutte quelle vite spezzate a causa della negligenza delle istituzioni. Noi come Italia dei Diritti parteciperemo al No B-day2 per ribadire la cultura della legalità e scenderemo in piazza a fianco dei più deboli protestando per questi scempi indegni. Uno Stato che si rispetti deve tutelare e salvaguardare il benessere personale e collettivo. Dobbiamo difendere questi diritti - conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -  e garantire la sicurezza a ciascun individuo”.

Ospedali rischiano di chiudere in Puglia, la Lusi alza la voce

La  responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Mi auguro che I sacrifici imposti dal piano di rientro non colpiscano solo i cittadini ma anche i dirigenti e i consulenti delle varie Asl con consistenti riduzioni dei vari emolumenti”

 

 

Bari –  Non si arrestano i tagli in materia di sanità effettuati dalla Regione Puglia. Secondo quanto predisposto dal piano di rientro sanitario approvato lo scorso 23 settembre, il governo pugliese per obbedire alle pressioni imposte recentemente dall’esecutivo nazionale, ha dovuto ridurre pesantemente i posti letto di vari nosocomi presenti sul territorio. La manovra finanziaria riguarda diversi distretti sanitari: a finire nel mirino dei tagli sono infatti le città di Bari, Foggia, Lecce , Taranto, Brindisi.

Questo stato di cose ha destato la preoccupazione di varie strutture ospedaliere che rischiano di chiudere a causa delle riduzioni imposte dal governo. In riferimento all’ennesima notizia coinvolgente la sanità è intervenuta Patrizia Lusi, responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “I tagli alla sanità  pugliese predisposti dal piano sanitario sono stati una risposta al deficit finanziario di quel settore e alla diminuzione dei trasferimenti statali. Detto piano sta creando diverse problematiche che vanno dalla necessità di mantenere i livelli di occupazione dei lavoratori della Sanità pubblica e privata, al diritto alla salute e all'assistenza sanitaria dei cittadini pugliesi. Nonostante alcuni territori saranno privati dei nosocomi e della relativa assistenza sanitaria, attualmente presente, scelte di responsabilità hanno indotto la giunta di Vendola e il Consiglio Regionale a dover individuare le soluzioni più idonee per garantire i servizi sanitari distribuendoli tra varie strutture in grado di accorpare e soddisfare il maggior numero di cittadini possibile. L'auspicio è che l'inevitabile politica di tagli vada a colpire anche incarichi di consulenza rilasciati dai dirigenti delle varie Asl che, in alcuni casi, superano lo stipendio dello stesso presidente Vendola. Insomma, mi auguro che i sacrifici imposti dal piano di rientro – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – non colpiscano solo i cittadini che continuano a pagare le tasse ed hanno diritto ai servizi sanitari, ma anche i dirigenti e i consulenti delle varie Asl con consistenti riduzioni dei vari emolumenti”.

Continuano le illazioni di Berlusconi su laurea Di Pietro. La condanna di Soldà

Il  vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Invece di parlare dei problemi della gente si continua a denigrare gli avversari politici”



Roma, 24 settembre 2010 –  Nell’intervento alla Camera dello scorso 22 settembre il presidente dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro è tornato ancora una volta sulle parole diffamatorie che, in più occasioni, il premier Berlusconi ha avuto ad esprimere sulla validità del suo percorso accademico, bollandole come prive di ogni fondamento.

Solidarietà all’ex Pm è stata espressa da Roberto Soldà vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Anziché parlare dei problemi reali dei cittadini, si continua a denigrare la figura di uno dei principali leader dell’opposizione. Farebbe bene a sporgere querela per porre fine a questo stillicidio e intavolare, finalmente, un dibattito su temi di reale interesse nazionale”.

L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro ricorda:” Scopo della politica dovrebbe sempre essere la  ricerca del bene comune,   basata su validi principi morali es ul rispetto della controparte.  Constatiamo che il pericolante governo Berlusconi è sempre più lontano da realizzare  tale obiettivo”.

 

 

 

 

 

 

Ufficio Stampa Italia dei Diritti

Addetti Stampa

Aurelio Flocco – Nicoletta Zucchi

Capo Ufficio Stampa

Fabio Bucciarelli

Via Virginia Agnelli, 89 - 00151 Roma

Tel. 06-97606564; cell. 347-7463784

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sito web www.italiadeidiritti.it


A Genova asilo chiude per tagli ai fondi, interviene Buganza

Il responsabile cittadino dell’Italia dei Diritti: “La Regione deve creare una rete di assistenza scolastica più adeguata, poiché anche le strutture che ospitano meno alunni hanno il diritto a usufruire degli stessi benefici delle altre scuole”

 

 

Genova-  Una scuola materna statale è stata chiusa a Genova a causa dei tagli applicati dalla Regione ai fondi necessari. Sono così rimasti privi del servizio educativo circa quindici bambini, che per giunta non hanno potuto iscriversi ad altre scuole perché la notizia della chiusura è stata data pochi giorni dopo il blocco delle iscrizioni. A commentare la vicenda a dir poco tragicomica è Edoardo Buganza, responsabile per il Comune di Genova dell’Italia dei Diritti: “Non so se la decisione di chiudere la scuola sia dovuta a un segno di protesta per richiamare l’attenzione delle istituzioni affinché prestino più attenzione per le prestazioni scolastiche. Va salvaguardato il diritto allo studio sempre e comunque, al di là delle questioni economiche. La Regione deve creare una rete di assistenza scolastica – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -, poiché anche le strutture che ospitano meno alunni hanno il diritto a usufruire degli stessi benefici delle altre scuole”.

 

 

Uso improprio della scorta per Sgarbi, la critica di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “La mano sciolta nell’assegnare le auto blu distrae risorse dal territorio”. Italia dei Diritti esprime solidarietà al militare della scorta del sindaco di Salemi  coinvolto in un incidente



Roma, 24 settembre 2010 –  E' in gravi condizioni un finanziere di 27 anni, che viaggiava su un'auto della scorta che accompagnava Vittorio Sgarbi a Roma. L’uomo e' stato colpito al petto da un pezzo di metallo staccatosi dalla macchina che li precedeva in autostrada, rompendo il parabrezza ha colpito l’agente il quale versa in prognosi riservata.

“Una casualità spaventosa quella occorsa al giovane militare al quale l’Italia dei Diritti esprime affetto e auguri di buona guarigione – questo il messaggio di solidarietà di Roberto Soldà, vicepresidente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, che va ad analizzare in dettaglio la situazione delle scorte in Italia – Anche se Sgarbi riveste la carica di sindaco della cittadina di Salemi, in Sicilia, non dovrebbe aver diritto alla scorta quando si reca  al di fuori del territorio in cui ha funzioni istituzionali.”

Soldà sostiene inoltre: “Questa mano sciolta nell’assegnare le scorte, distrae numerose unità delle forze dell’ordine dal loro naturale  impiego sul campo, per non parlare dei fondi necessari che vanno a sottrarsi alle già carenti finanze di enti amministrativi che non riescono a fare il pieno di carburante alle automobili. Un Paese più sicuro parte dalla presenza attiva dei suoi presidi di sicurezza.”

 

 

 

 

 

 

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A Genova asilo chiude per tagli ai fondi, interviene Buganza

Il responsabile cittadino dell’Italia dei Diritti: “La Regione deve creare una rete di assistenza scolastica più adeguata, poiché anche le strutture che ospitano meno alunni hanno il diritto a usufruire degli stessi benefici delle altre scuole”

 

 

Genova-  Una scuola materna statale è stata chiusa a Genova a causa dei tagli applicati dalla Regione ai fondi necessari. Sono così rimasti privi del servizio educativo circa quindici bambini, che per giunta non hanno potuto iscriversi ad altre scuole perché la notizia della chiusura è stata data pochi giorni dopo il blocco delle iscrizioni. A commentare la vicenda a dir poco tragicomica è Edoardo Buganza, responsabile per il Comune di Genova dell’Italia dei Diritti: “Non so se la decisione di chiudere la scuola sia dovuta a un segno di protesta per richiamare l’attenzione delle istituzioni affinché prestino più attenzione per le prestazioni scolastiche. Va salvaguardato il diritto allo studio sempre e comunque, al di là delle questioni economiche. La Regione deve creare una rete di assistenza scolastica – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -, poiché anche le strutture che ospitano meno alunni hanno il diritto a usufruire degli stessi benefici delle altre scuole”.

 

 

Continua interim a Sanità di Iorio in Molise, il parere della Aurisano


La responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Non può essere il controllore e il controllato”



Roma  –  “Iorio non può interpretare contemporaneamente l’uomo che fa e quello che disfa, nell’ambito della Sanità molisana non può essere il controllore e il controllato” è questa l’analisi critica di Anna Aurisano, responsabile per il Molise dell’Italia dei Diritti, all’indomani delle roventi parole scagliate da Antonio Di Pietro dallo scranno di Montecitorio rivolte a Michele Iorio, governatore della Regione Molise, riferite  alla sua cattiva gestione della Sanità regionale.

 

“E’ chiaro che Iorio debba cedere la carica di Commissario ad Acta, persiste tra le sue due attribuzioni un’incompatibilità ex tunc, a aprioristica, e nel merito non è stato in grado di portare ordine nei conti della Sanità, anzi ha contribuito al suo collasso definitivo – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – Pertanto mi associo alle parole dell’Onorevole Di Pietro, che con il paragone con Riina intendeva mostrare che nelle sue mani la Sanità molisana avrebbe vissuto un identico dramma”.

 

La puntualizzazione della Aurisano non nega la necessità di una cura speciale per questo sistema amministrativo locale, ma la critica va a sottolineare che le modalità di accordo tra il Governatore Iorio e Berlusconi sono totalmente negative nei confronti dei cittadini molisani.

A Genova asilo chiude per tagli ai fondi, interviene Buganza

Il responsabile cittadino dell’Italia dei Diritti: “La Regione deve creare una rete di assistenza scolastica più adeguata, poiché anche le strutture che ospitano meno alunni hanno il diritto a usufruire degli stessi benefici delle altre scuole”

 

 

Genova-  Una scuola materna statale è stata chiusa a Genova a causa dei tagli applicati dalla Regione ai fondi necessari. Sono così rimasti privi del servizio educativo circa quindici bambini, che per giunta non hanno potuto iscriversi ad altre scuole perché la notizia della chiusura è stata data pochi giorni dopo il blocco delle iscrizioni. A commentare la vicenda a dir poco tragicomica è Edoardo Buganza, responsabile per il Comune di Genova dell’Italia dei Diritti: “Non so se la decisione di chiudere la scuola sia dovuta a un segno di protesta per richiamare l’attenzione delle istituzioni affinché prestino più attenzione per le prestazioni scolastiche. Va salvaguardato il diritto allo studio sempre e comunque, al di là delle questioni economiche. La Regione deve creare una rete di assistenza scolastica – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -, poiché anche le strutture che ospitano meno alunni hanno il diritto a usufruire degli stessi benefici delle altre scuole”.

 

 

Boom di candidature per l’Ikea in Sicilia, Criseo preoccupato

Il responsabile per il Lavoro e l’Occupazione dell’Italia dei Diritti : “La selezione dimostra quanto sia importante il lavoro e quante siano le difficoltà a trovarlo”


Roma – “ La fame di lavoro è tanto grande che il 13 per cento della popolazione ha fatto domanda di assunzione. Il colosso dell'arredamento svedese ha avuto via internet, 24.000 domande in 72 ore. E ora sbarca a Catania in un'area di 31.000 mq, con 1700 posti auto e 24 casse. I requisiti sono scuola media superiore ed una esperienza precedente nella grande distribuzione, ma viste le poche prospettive di lavoro in Sicilia vi è stata grande richiesta pure da parte dei laureati”.

 

Giuseppe Criseo, responsabile per il Lavoro e l’Occupazione dell’Italia dei Diritti, illustra, con apprensione, quanto sta accadendo nella città etnea, teatro di un vero e proprio assalto, tutto sul web, di aspiranti commessi, magazzinieri, telefonisti, contabili, addetti alle risorse umane, perfino camerieri nel ristorante interno, dei magazzini Ikea.

Server intasato dai numerosi giovani disposti a mettere da parte i sogni e il curriculum scolastico conquistato per lavorare anche nel week-end e nei festivi e giocarsi, previa test e colloqui, una fuga dall’inattività.

 

“La selezione per i 240 posti di incarico – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – si presenterà non semplice e dimostra quanto sia importante il lavoro e quante siano le difficoltà a trovarlo. Di questo occorrerebbe parlare in tv e sui giornali, mentre il dibattito nazionale è di ben altro tenore,  per non dire squallido, volto esclusivamente alla conquista del potere, senza curarsi minimamente – conclude Criseo – della realtà dura e dei sacrifici di giovani e meno giovani per sbarcare il lunario.”

 

 

 

 

 

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