Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Non riuscendo ad esprimere concetti interessanti, è costretto a pronunciare stupide battute per poter fare politica ”
Roma – Non accennano a diminuire le polemiche sorte dopo la battuta contro il popolo romano che il leader del Carroccio, Umberto Bossi, ha pronunciato durante una serata dedicata alle selezioni di Miss Padania a Lazzate, comune a cavallo tra Monza e Como, parlando della possibilità di dar vita a un Gran premio di Formula Uno anche nella Capitale.
Dalla destra alla sinistra piovono condanne e reazioni indignate: tra le tante, il PD annuncia una mozione di sfiducia nei confronti del ministro delle Riforme, il sindaco di Roma chiama in causa il presidente del Consiglio e la governatrice della Regione Lazio pretende più rispetto per i suoi cittadini.
Anche Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, interviene prontamente sull’argomento esprimendo il suo disappunto sulla vicenda: “Il ministro Bossi non si smentisce. Il suo atteggiamento oramai rasenta l’arroganza, la sua spocchia è arrivata a livelli mai superati. Non riuscendo ad esprimere concetti interessanti – afferma l’esponente del movimento presieduto dal Antonello De Pierro –, è costretto a pronunciare stupide battute per poter fare politica, enfatizzando problemi inesistenti. Sono contento e meravigliato che anche i politici di destra si siano mobilitati per frenare questo egocentrismo dilagante e spero che finalmente il problema Bossi smetta di infastidire e soprattutto di ledere la dignità di Roma e dei suoi cittadini. La nostra pazienza ha un limite”.