Il viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti: “Tra l’Ammiragliato e i lavoratori si costruirà un nuovo equilibrio”
Napoli – “Come tutti i porti anche quello di Napoli vive una situazione delicata. È infatti evidente una rottura degli equilibri degli ammiragli e dei lavoratori”. Esordisce in questo modo il viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti, Angelo Di Mauro, in riferimento al blocco delle attività portuali nel Napoletano, con una manifestazione degli operatori della cantieristica che ha messo in tilt il traffico della città nella zona di via Marina. I manifestanti contestano la decisione presa dall’Autorità Portuale, che, senza consultare il comitato e con effetti retroattivi sulle cessioni demaniali, ha favorito un’altra filiera produttiva paralizzando così il lavoro di 1500 persone circa. “Gli operatori portuali sono sempre pronti alla protesta – continua l’esponente del movimento che fa capo ad Antonello De Pierro –, è evidente però che ci sia un vizio all’origine. L’ammiraglio non ha obblighi, può consultare i lavoratori, i quali ora hanno tirato troppo la corda. Di conseguenza le strutture esistenti hanno provocato molto e da ciò sono state generate le reazioni di protesta. Ovviamente – chiosa Di Mauro – questo è solo un atteggiamento provocatorio, a seguito del quale si cercherà di mantenere un equilibrio più calmo e tranquillo”.
Il responsabile ligure dell’Italia dei Diritti: “Un ex pilota dovrebbe circoscrivere i propri sfoghi cronometrici all’interno di una pista”
Genova – “L’episodio, per quanto curioso, offre a noi tutti l’opportunità di riflettere sull’importanza di una corretta attività di prevenzione degli incidenti stradali”. Così Maurizio Ferraioli, responsabile ligure dell’Italia dei Diritti, commenta la notizia della sospensione della patente per l’ex pilota della Ferrari, Jean Alesi, beccato dall’autovelox della polizia stradale di Savona mentre viaggiava a 174 km/h su un tratto dell’autostrada dei Trafori in cui il limite è fissato a cento.
“Abbiamo visto in recenti inchieste di ‘Striscia la Notizia’ – spiega Ferraioli – quanto sia abituale non rispettare i limiti di velocità, soprattutto tra personaggi dello sport e dello spettacolo in generale, che, data la grande visibilità di cui godono, dovrebbero essere da esempio per tutti i giovani. In questo caso specifico, poi – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro –, ci troviamo di fronte a un ex pilota, che, in quanto tale, dovrebbe circoscrivere i propri sfoghi cronometrici all’interno di una pista in completa sicurezza. Mi auguro, pertanto, che il ritiro della patente e la multa ricevuta possano servire da monito per una condotta al volante più responsabile”.
Il responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti: “Le strutture sanitarie pubbliche sono insufficienti, necessitano una riprogrammazione”
Roma – “Bisogna realizzare una riprogrammazione sanitaria. Purtroppo le strutture ospedaliere sono insufficienti e ciò costringe gli utenti a rivolgersi a quelle private”. Queste le parole di Manlio Caporale, responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti, a seguito delle odissee vissute dai pazienti degli ospedali di Termoli Larino, in provincia di Campobasso, i quali per una semplice risonanza magnetica o per un elettrocardiogramma devono veder trascorrere dai quattro ai cinque mesi, poiché le liste d’attesa sono di una lunghezza infinita. “È stato fatto tanto per migliorare il funzionamento delle strutture sanitarie pubbliche – continua Caporale –, quindi non le si può accusare di carenza in questi termini. Tuttavia la domanda che richiede visite o cure è tanta e i tempi per ottenerle sono lunghi, dunque chi non può o non intende aspettare è costretto a pagare il medico privato. In Italia – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello de Pierro – il 60-70% delle risonanze magnetiche sono inutili, perché sono fatte dal medico di base, ma poi si ha bisogno di quello specialista per leggerle, e quindi ci si presenta con un esame in mano. Bisogna apportare altri cambiamenti migliorativi nella sanità – conclude Caporale –, c’è ancora tanto da modificare”.
La viceresponsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti: “Gli adolescenti ignorano le ripercussioni che alcune azioni possono avere”
Milano – Sono stati denunciati per incendio aggravato in concorso, i sette adolescenti di età compresa tra i 12 e i 16 anni che per noia hanno pensato di appiccare il fuoco nel loro istituto scolastico, rischiando di ridurlo in cenere. È accaduto a Bernareggio, in provincia di Monza e Brianza, dove due giorni di vacanza sono diventati il pretesto per una pericolosa bravata messa in atto per passare il tempo, quasi fosse un’attività ludica.
“Purtroppo c’è un problema oggettivo di perdita dei valori, intesi come passioni, ideologie, interessi, che riguarda la società moderna e di cui noi tutti siamo colpevoli”, ha commentato Maruska Piredda, viceresponsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti. “La vita di questi ragazzi – incalza – è abbastanza appiattita su sé stessa, non va a scavare in profondità; questo porta anche a ignorare le ripercussioni che alcune azioni possono avere, e di conseguenza a commettere reati in maniera completamente incosciente, senza rendersi conto della gravità del danno compiuto”.
La viceresponsabile lombarda del movimento presieduto da Antonello De Pierro individua nella famiglia l’anello debole della catena sociale: “Oggi – spiega la Piredda – per entrambi i genitori c’è la necessità oggettiva di lavorare e ciò comporta, di fatto, un’assenza che si traduce in un’eccessiva solitudine di questi ragazzi. Una cura a questa nullafacenza – conclude – potrebbe essere lo sport, che rimane ancora uno dei pochi ambienti sani in cui si impara a crescere in gruppo”.
Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Chi paga lo scotto dell’inefficienza dei servizi sono i cittadini”
Palermo - Continua l’emergenza rifiuti a Palermo e in provincia. Da settimane ormai la raccolta va a rilento causando l’accumulo di spazzatura e il proliferare di minidiscariche.
L’esasperazione dei cittadini del capoluogo siciliano si è scatenata la scorsa notte in ore di tensione e incendi nel quartiere Guadagna a Villagrazia e in viale Francia. A fuoco anche una minidiscarica a Partinico, nel Palermitano.
Sulla questione è intervenuto Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Non si riesce a mettere una pietra sopra l’emergenza rifiuti a Palermo; chi paga lo scotto dell’inefficienza dei servizi sono i cittadini che devono tutti i giorni respirare i miasmi puzzolenti dell’immondizia e sopportare la visione delle microdiscariche. Gli amministratori si mettano una mano sulla coscienza, se hanno realmente interesse per il territorio, mettendo in atto sinergie per affrontare il fenomeno”.
Oggi il sindaco Diego Cammarata incontrerà Giuseppe Romano, Salvatore Sorbello e Paolo Lupi, i tre commissari chiamati dal ministero alla guida di Amia per fare il punto sulla questione.
“Siamo nel pieno di un’emergenza, di una non-raccolta” – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –: non riferendoci alla differenziata, ma proprio alla mancata raccolta del pattume. In un momento in cui proponiamo il nostro Paese per ospitare le Olimpiadi e altre manifestazioni internazionali tutto ciò è decisamente anacronistico, ci fa regredire a livelli da Terzo Mondo”.
La viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Il ministro ci spieghi come pensa di potenziare il servizio con riduzioni di questa entità”
Pescara - “La sanità abruzzese, nell’occhio del ciclone per i recenti scandali che hanno visto protagonista la Giunta Del Turco e il direttore di Villa Pini, versa già in una condizione al limite del disastro”. E’ il primo commento di Barbara Del Fallo, viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti, in merito alla notizia di ulteriori tagli al settore sanitario. Entro il 2012 è, infatti, prevista una riduzione dei nosocomi abruzzesi che, come dichiarato dal Ministro per la Salute Ferruccio Fazio, passeranno dalle attuali 22 a 9 unità. “Un ridimensionamento di questa portata equivale ad uccidere il servizio, in particolare nelle zone dell’entroterra. Vedo ardua la possibilità di un potenziamento e di un rafforzamento delle strutture che sopravvivranno alla cesoia del Governo, come assicurato dal Ministro della Salute. Bisognerebbe, anziché ridurre gli ospedali, lavorare per limitare gli sprechi di denaro pubblico. Nella nostra regione è assai elevato il numero di anziani, bisognosi di cure. Mi domando - conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - come farà una di queste persone a percorrere 200 chilometri per arrivare all’ospedale più vicino”.
Il responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti: “Va accertato che tutte le norme siano state rispettate”
Napoli – Continuano gli accertamenti sul caso di Carlo Sansiviero, l’uomo di 69 anni deceduto lo scorso 3 maggio in seguito ad un malore occorsogli durante una Tac, cinque minuti dopo che gli era stato iniettato il liquido di contrasto. Sulla vicenda, avvenuta presso il centro di diagnostica nucleare "Sdn" di via Gianturco, a Napoli, la magistratura, come accade in simili casi, ha aperto un’inchiesta.
Oggi il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha inviato gli ispettori presso l'istituto per verificare l'appropriatezza delle procedure nella gestione clinico-assistenziale.
Intervenendo sulla questione, il responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti, Manlio Caporale, ha dichiarato: “La prassi prevede che l’esame di contrasto possa dare effetti di anafilassi. Bisognerebbe garantire la presenza dell’anestesista in ogni struttura, eseguire accertamenti preliminari affinché il paziente possa effettuare l’esame in sicurezza garantendogli la presenza o almeno la reperibilità dell’anestesista”. Interrogandosi sul rispetto delle norme già esistenti, l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro ha continuato: “Chiaramente ogni procedura chirurgica e farmacologica contiene in sé una componente di rischio. Questo tipo di esami sono gravati da incidenza bassissima ma quei casi, purtroppo, sono spesso mortali; ciò fa capire come i livelli di sicurezza debbano essere sempre accuratamente seguiti”.
Riguardo la tragedia accaduta al signor Sansiviero: “Se norme e protocolli previsti fossero stati rispettati si tratterebbe di fatalità, altrimenti, non sarebbe più una fatalità ma un errore e a pagare, purtroppo, sarebbe stato il paziente”.
La viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Più restrizioni nelle concessioni alle compagnie petrolifere per scongiurare il disastro”
Pescara - “Ci auguriamo che il disastro accaduto in Louisiana non si ripeta anche nella nostra regione che conta un gran numero di piattaforme petrolifere in mare destinate ad aumentare nei prossimi anni”. E’ la preoccupazione di Barbara Del Fallo, viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti, in seguito alla catastrofe ambientale che sta devastando la costa orientale degli Stati Uniti. Già molti comitati ambientalisti temono che un incidente devastante come quello della Louisiana possa in futuro verificarsi anche nel nostro paese. “Esortiamo allora con urgenza - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - il governatore Chiodi ad agire per difendere concretamente la nostra regione. E’ necessario un controllo preventivo sulle concessioni petrolifere per trivellare il Mare Adriatico. Un disastro del genere - conclude la Del Fallo - ucciderebbe le coste, la fauna marina e il turismo, risorsa principale per la nostra terra, ancora sofferente per le piaghe causate dal terremoto dell’Aquila”.
Il responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti: “Mettiamo fine agli stratagemmi raggiranti di questi negozi”
Milano – Sette persone ricoverate per overdose in soli tre giorni, delle quali due decedute. È questo il rapporto stilato dal centro antiveleni di Niguarda, che, tra il 28 e il 30 aprile ha visto salire in maniera preoccupante il numero di malori riconducibili alla cannabis sintetica, una droga chimica facilmente acquistabile tramite Internet o negli “smart shop”, dove sotto le vesti di deodoranti naturali da ambiente si spacciano sostanze per lo sballo low-cost.
“Indubbiamente occorre un maggiore livello di coordinamento tra le forze dell’ordine e la sanità per monitorare queste nuove sostanze vendute attraverso siti su internet e smart shop”, ha commentato Giuseppe Criseo, responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti. “Chi mercifica la salute utilizzando un disagio sociale per vendere false illusioni – incalza Criseo – va punito severamente, per questo è necessario un maggiore controllo, fin dal momento dell’importazione di questi prodotti, che in gran parte provengono da Paesi specifici. È ovvio che ci troviamo a combattere sostanze ancora non ben note – conclude il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – e questo rende necessaria una stretta collaborazione tra le autorità sanitarie e le forze di polizia, affinché le sostanze psicotrope dannose per la salute presenti in alcuni prodotti regolarmente in commercio possano essere individuate, mettendo così fine agli stratagemmi raggiranti di alcuni negozi”.
Il responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: “Chi di dovere garantisca controlli regolari e costanti sullo stato del nostro mare”
Napoli, 3 maggio 2010 - “Ci auguriamo che i controlli da parte delle autorità preposte siano effettuati con costanza e regolarità”. E’ il commento di Aniello D’Angelo, responsabile per la provincia di Salerno dell’Italia dei Diritti, in relazione alle parole dell’assessore all’Ambiente del comune di Salerno Gerardo Calabrese che ha esortato la popolazione a smetterla con gli allarmismi sulla situazione relativa all’inquinamento delle coste cilentane, tristemente note alle cronache per la presenza di liquami riversati abusivamente in mare. “Salerno e le zone limitrofe alla città - continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - sono a forte densità industriale, ciò è causa della non balneabilità di gran parte delle nostre coste. Il controllo sullo stato dell’inquinamento dovrebbe essere di tipo preventivo e dovrebbe, inoltre, condurre alla chiusura da parte delle autorità di quelle attività che recano danni all’ambiente. Non bastano soltanto le esortazioni a smetterla con gli allarmismi. La regione Campania - conclude D’Angelo - deve puntare sullo sviluppo del turismo, obiettivo raggiungibile solamente attraverso un serio controllo ambientale”.