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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

Chi Siamo Aderisci

Taglia per chi pesta i “compagni” a Milano, lo sconcerto di Ragone

Il viceresponsabile comunale dell’Italia dei Diritti: “Sicuramente si tratta di un gruppo di nostalgici di qualcosa che per un ventennio ha rovinato l’Europa tutta”

 

 

Milano – Un compenso monetario per chi va a picchiare i “compagni” del liceo classico Manzoni. L’appello è apparso in internet su un sito di area neofascista. Del mittente, comunque, non si ha traccia e anche Forza Nuova ha preso le distanze, giudicando tale mossa come “l’iniziativa di qualche svitato”.

Secco il commento del viceresponsabile dell’Italia dei Diritti per il comune di Milano, che ha dichiarato: “Sono a tal punto sconcertato che sono senza parole. Un’iniziativa del genere si commenta da sola. Sicuramente si tratta di un gruppo di violenti, nostalgici di qualcosa che per un ventennio ha rovinato non solo l’Italia, ma l’Europa tutta. Tra l’altro in Italia vige una legge che vieta la formazione di tali gruppi, che vanno individuati e fermati”, ha poi concluso il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro.

In Italia 3500 farmacie a rischio chiusura, l’analisi di Caporale

Il responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti: “La soluzione è un’organizzazione vera”

 

Nel corso della conferenza stampa ‘Manovra. Farmacie a rischio chiusura, italiani senza servizi’, Federfarma Lazio ha annunciato il rischio che la finanziaria varata dal Governo possa portare alla cessazione d’attività di circa 300 farmacie sulle oltre 1400 presenti nel territorio regionale. La denuncia si pone come emblematico esempio della crisi che interessa il settore a livello nazionale, dove di esercizi ne sarebbero a repentaglio circa 3500.

Sulla questione è intervenuto Manlio Caporale, responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti: “La spesa farmaceutica è un grosso problema. Le multinazionali non investono nella ricerca  che richiede tempi e costi notevoli. Sovente, nei laboratori, si parte dall’analisi di molte molecole delle quali pochissime diventano medicinali per il commercio. La ricerca non costituisce motivo d’impresa poiché il brevetto scade in pochi anni. Non possiamo dimenticare tuttavia che, se da una parte la caduta del monopolio e la diffusione dei generici limano gli investimenti, dall’altra recano innumerevoli benefici. Le scoperte diventano patrimonio dell’umanità”.

La  Federfarma, che è attiva dal 1969 e rappresenta gli oltre 16.000 esercizi  privati convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, si è dichiarata disponibile a fare  la propria parte in termini di sacrifici, auspicando uno sforzo condiviso da tutti i protagonisti della filiera del farmaco quali industrie, grossisti e farmacie.

Spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello de Pierro: “Vi è anche un problema di rimborsi economici, di stoccaggio e accordi con lo Stato, spesso in ritardo nei pagamenti, il quale non  restituendo regolarmente pone gli esercenti  in una situazione di oneroso scoperto. La soluzione risiede in  un nuovo approccio, una differente gestione della filiera del medicinale. In Italia - conclude Caporale – ancora paghiamo la confezione; fornendo invece al paziente, come accade negli Usa, soltanto il dosaggio dei farmaci necessari per la terapia prescrittagli, si avrebbe un notevole risparmio. Occorre una mediazione che integri pubblico e privato.

Non è il caso di gridare allo scandalo. La soluzione è un’organizzazione vera”.

Corruzione vigili urbani romani, De Pierro ricevuto in Campidoglio

Cauto il presidente dell’Italia dei Diritti: “Dopo tanto silenzio sembrano manifestarsi i primi segnali di apertura”

Roma, 18 Maggio 2010 - Sono passati due anni dall’inizio della richiesta da parte di Antonello De Pierro, presidente del movimento Italia dei Diritti, della rotazione intermunicipale dei vigili urbani e dei dipendenti degli uffici tecnici del Comune di Roma, al fine di evitare il loro radicamento nel territorio, spesso causa di corruzione e concussione. In seguito alla sequela di atti di protesta, attraverso diversi incatenamenti, che hanno impegnato lo stesso De Pierro,  insieme ai collaboratori e attivisti del movimento da lui guidato, ha avuto luogo un incontro con la dottoressa Rosella Lombardi, dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, a cui hanno partecipato, oltre al leader, anche Alessandro Calgani e Antonella Sassone, rispettivamente responsabile e viceresponsabile romani dell’Italia dei Diritti. “I favoritismi sono un malcostume diffuso nel settore tecnico e dell’edilizia della Capitale, generando parzialità e non trasparenza nell’espletamento della funzione amministrativa, in violazione dell’articolo 97 della Costituzione”. Ha così esordito il capo del movimento per spiegare la motivazione del suo progetto. “Ci sono continue denunce e segnalazioni di un cattivo funzionamento della pubblica amministrazione, che vedono come protagonisti i vigili urbani – ha continuato De Pierro –. Il nostro obiettivo è dunque quello di proporre una soluzione al problema, attraverso la mobilità degli stessi. Si potrebbe studiare l’organigramma degli uffici e realizzare spostamenti, inizialmente limitati, in modo da garantire la continuità operativa di ogni Municipio. In buona sostanza si può parlare di una rotazione simile a quella delle strutture bancarie. Se si incrociano i dati di denunce in nostro possesso con quelli del Comune circa l’organigramma di tutti i dipendenti comunali è possibile cominciare a lavorare parallelamente insieme in questa direzione”. La Lombardi si è incaricata di presentare la questione all’Ufficio di Gabinetto, per individuare se esiste un’apertura in tal senso, fino all’implementazione della soluzione ritenuta più opportuna, per ridurre il numero dei corrotti tra vigili e dipendenti degli uffici tecnici municipali. Il presidente De Pierro e i due esponenti territoriali del movimento hanno manifestato cauta soddisfazione a seguito del meeting, restando in attesa di conoscere la risposta dei vertici del Campidoglio prima di decidere eventuali passi successivi.

 

 

Ufficio Stampa Italia dei Diritti

Addetta Stampa

Piera Panichelle

Capo Ufficio Stampa

Fabio Bucciarelli

Via Virginia Agnelli, 89 – 00151 Roma

Tel. 06 65494632 - 06 97606564; Cell. 347 7463784

e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

sito web: www.italiadeidiritti.it

Chiusura della Gemma SpA, la reazione di Soldà

Il vicepresidente dell’ Italia dei Diritti: “A rimetterci sono i lavoratori e le loro famiglie”

 

Sono stati numerosi, nei giorni scorsi, i tentativi di scongiurarne la chiusura ma da ieri di fatto la società Gemma SpA, che si occupa dell'Ufficio Condono Edilizio del comune di Roma, ha cessato di ‘esistere’. La partecipata, per undici anni, ha fornito in esclusiva servizi al Campidoglio, per il Comune stesso e per i cittadini che in oltre 200.000 attendono lo svolgimento delle loro pratiche. Perplessità per quanto accaduto nelle parole del vicepresidente dell’Italia dei Diritti, Roberto Soldà: “Non si può annullare un servizio di punto in bianco. Se si fossero fatti controlli e verifiche per tempo, si sarebbe potuto evitare di far finire per strada, senza tranquillità economica,  oltre 600 dipendenti. A rimetterci sono i lavoratori e le loro famiglie. In un momento così critico per la città di Roma e per i romani – prosegue Soldà - è una ulteriore dimostrazione che l’amministrazione capitolina falla da tutte le parti”. I progetti del sindaco Gianni Alemanno per il futuro gestionale, prevedono l’affidarsi ad un meccanismo totalmente nuovo, con una realtà che arrivi dal mercato. Il primo cittadino propone un tavolo per raggiungere una soluzione che auspicabilmente possa assorbire tutti i lavoratori, studiando forme alternative per mandare avanti le centinaia di migliaia di fascicoli arretrati. “Non sarà semplice – dichiara l’esponente del movimento guidato da Antonello de Pierro –, le pratiche di condono hanno una  storia. Nacquero affidate ai dipendenti civici, poi furono statalizzate e infine affidate alla Gemma. Abbiamo assistito, negli anni,  ad un depauperamento nelle competenze dell’amministrazione comunale che ha reso sempre meno motivati gli architetti, i geometri e i  periti impiegati. Se si è scelto di  svuotare l’amministrazione dallo svolgimento delle  pratiche di condono – conclude Soldà – ora tocca reimpostare e fare una virata verso una nuova gestione.  Non si possono improvvisare delle

personalità e delle professionalità”.

Corruzione vigili urbani romani, De Pierro ricevuto in Campidoglio

Cauto il presidente dell’Italia dei Diritti: “Dopo tanto silenzio sembrano manifestarsi i primi segnali di apertura”

Roma, 18 Maggio 2010 - Sono passati due anni dall’inizio della richiesta da parte di Antonello De Pierro, presidente del movimento Italia dei Diritti, della rotazione intermunicipale dei vigili urbani e dei dipendenti degli uffici tecnici del Comune di Roma, al fine di evitare il loro radicamento nel territorio, spesso causa di corruzione e concussione. In seguito alla sequela di atti di protesta, attraverso diversi incatenamenti, che hanno impegnato lo stesso De Pierro,  insieme ai collaboratori e attivisti del movimento da lui guidato, ha avuto luogo un incontro con la dottoressa Rosella Lombardi, dell’Ufficio di Gabinetto del Sindaco, a cui hanno partecipato, oltre al leader, anche Alessandro Calgani e Antonella Sassone, rispettivamente responsabile e viceresponsabile romani dell’Italia dei Diritti. “I favoritismi sono un malcostume diffuso nel settore tecnico e dell’edilizia della Capitale, generando parzialità e non trasparenza nell’espletamento della funzione amministrativa, in violazione dell’articolo 97 della Costituzione”. Ha così esordito il capo del movimento per spiegare la motivazione del suo progetto. “Ci sono continue denunce e segnalazioni di un cattivo funzionamento della pubblica amministrazione, che vedono come protagonisti i vigili urbani – ha continuato De Pierro –. Il nostro obiettivo è dunque quello di proporre una soluzione al problema, attraverso la mobilità degli stessi. Si potrebbe studiare l’organigramma degli uffici e realizzare spostamenti, inizialmente limitati, in modo da garantire la continuità operativa di ogni Municipio. In buona sostanza si può parlare di una rotazione simile a quella delle strutture bancarie. Se si incrociano i dati di denunce in nostro possesso con quelli del Comune circa l’organigramma di tutti i dipendenti comunali è possibile cominciare a lavorare parallelamente insieme in questa direzione”. La Lombardi si è incaricata di presentare la questione all’Ufficio di Gabinetto, per individuare se esiste un’apertura in tal senso, fino all’implementazione della soluzione ritenuta più opportuna, per ridurre il numero dei corrotti tra vigili e dipendenti degli uffici tecnici municipali. Il presidente De Pierro e i due esponenti territoriali del movimento hanno manifestato cauta soddisfazione a seguito del meeting, restando in attesa di conoscere la risposta dei vertici del Campidoglio prima di decidere eventuali passi successivi.

 

 

Ufficio Stampa Italia dei Diritti

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Arresti tra i Casalesi, Soldà chiede risorse per gli inquirenti

Roma  «Lo sforzo quotidiano della magistratura è evidente. Gli inquirenti fanno tantissimo, con mezzi sempre più ridotti». Commenta così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, la notizia dei 14 provvedimenti di custodia cautelare emessi ai danni di esponenti del clan dei Casalesi, tra i quali spicca quello per Carmine D'Aniello, avvocato del boss Francesco Bidognetti.

Dagli accertamenti dei carabinieri emerge la trama di una fitta attività di riciclaggio svolta attraverso agenzie di pompe funebri e compravendita di immobili, in particolare attraverso la «Impregica costruzioni» dell’imprenditore Carmine Diana.

«Ai magistrati occorre dire grazie per i rischi che corrono ogni giorno – spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – Non c’è settimana che passa senza risultati concreti. Eppure si riducono le risorse. Si cerca addirittura di stopparli, con provvedimenti-bavaglio come quello per le intercettazioni telefoniche».

Corruzione vigili urbani a Roma, De Pierro incontrerà Alemanno

Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Restiamo in attesa di conoscere la posizione del Campidoglio in merito alla questione per poter successivamente trarre le nostre conclusioni”

 

Roma – Finalmente sembra aprirsi una via nella lunga e faticosa battaglia civica portata avanti dall’Italia dei Diritti, l’organizzazione extraparlamentare di cui Antonello De Pierro è presidente. Da oltre due anni il leader del movimento si è mobilitato in prima persona per portare alla ribalta alcuni comprovati casi di corruzione tra i vigili urbani e tra i dipendenti degli uffici tecnici, invocando presso le istituzioni capitoline la necessità di un costante cambio di municipio nell’esercizio delle loro funzioni e nel rispetto dell’articolo 97 della Costituzione italiana, che sancisce l’imparzialità e la trasparenza con cui deve essere esplicata la funzione amministrativa.

 

Numerosi sono stati i tentativi, spesso rimasti inevasi, di ottenere un incontro con il sindaco, Gianni Alemanno, per dibattere dell’argomento e trovare le soluzioni più idonee. L’unico ad ascoltare la voce del movimento nazionale per la legalità e i diritti è stato il vicecomandante della Polizia municipale, Diego Porta, che in un incontro di circa due anni fa aveva mostrato segnali di apertura verso la proposta. Successivamente si è tenuto un incontro con Marcello Marrocco, capo segreteria dell’assessore al Personale del Comune, Enrico Cavallari, poi dileguatosi nel nulla. Oggi il grido d’allarme lanciato dall’Italia dei Diritti è stato, seppur tardivamente, raccolto: nei prossimi giorni, infatti, si terrà un summit tra i vertici del movimento e Sergio Gallo, capo di gabinetto del sindaco Alemanno. “Dopo tanta attesa finalmente si apre uno spiraglio verso un tavolo di concertazione per discutere la messa in pratica di una proposta che avanziamo da tempo”, dichiara De Pierro, che poi aggiunge: “Chiaramente non ci illudiamo. Aspettiamo prima di sapere il parere di Gianni Alemanno in merito alla questione, che ci auguriamo essere positivo e in linea con quanto espresso dai tanti interlocutori che si sono susseguiti lungo il cammino della nostra crociata. Ricordo infatti che le nostre iniziative mirano a garantire trasparenza e imparzialità nelle funzioni di istituto in comparti lavorativi, purtroppo, naturalmente esposti a tentazioni collusive sul territorio”.

 

Da sottolineare le eclatanti iniziative messe in atto in prima persona da De Pierro per sensibilizzare l’opinione pubblica su tale questione, tra le quali la serie di incatenamenti di protesta da lui inscenati davanti alle più importanti sedi amministrative e informative della città, come la Regione Lazio, il Campidoglio, l’Agi, le sedi romane dei quotidiani La Repubblica e Il Messaggero, gli studi televisivi delle testate giornalistiche di Rai, Mediaset e Sky. “In genere - rimarca il numero uno dell’Italia dei Diritti – si associa alla nostra richiesta di trasferimenti intermunicipali ogni tre anni la categoria degli appartenenti al corpo della Polizia municipale. Ciò è vero, visto che questo fa parte dei presupposti della nostra richiesta di garanzia di legalità istituzionale, ma dato che il settore dove tali pericoli, e spesso conseguenze pratiche, sono più frequenti è quello dell’edilizia diviene fondamentale che ai trasferimenti dei vigili urbani debbano corrispondere con ancora maggiore determinazione quelli dei dipendenti degli uffici tecnici territoriali”.

 

L’Italia dei Diritti può contare sulla mobilitazione di un ampio appoggio popolare, poiché a sostegno di questa iniziativa sono state raccolte circa 30.000 firme di cittadini, oltre ad un nutrito gruppo su Facebook composto da 4.000 membri. La società civile si è schierata al fianco del movimento e quotidianamente invia adesioni e attestati di stima e supporto, considerato che il tema della legalità è piuttosto sentito nell’opinione pubblica e dovrebbe sempre rappresentare un caposaldo di una efficiente amministrazione comunale. Infine, De Pierro ribadisce deciso: “Restiamo in attesa di conoscere la posizione del Campidoglio in merito alla questione per poter successivamente trarre le nostre conclusioni”.

A Roma divieti anti movida aggirati dai distributori automatici, Calgani critico

Il responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti: “I distributori automatici sono degli ibridi e come tali necessiterebbero di regole specifiche. Non è con gli annunci ad effetto che si risolvono i problemi”

 

Roma – Nei giorni scorsi il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha emesso una serie di ordinanze per vietare la movida e i tour alcolici nel centro storico della Capitale, senza però far rientrare nei divieti i distributori automatici di cibo e bevande aperti 24 ore e presenti ormai da tempo in molte zone del centro. “Probabilmente – ha dichiarato Alessandro Calgani, responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti – il primo cittadino nell’emettere le ordinanze è stato un po’ frettoloso e non ha affrontato a fondo il problema. I distributori automatici rappresentano un ibrido in questo senso, e andrebbero regolamentati con delle norme ben precise”.

 

Questi “negozi automatici” stanno diventando sempre più una realtà nel centro di Roma. Da Fontana di Trevi a piazza Santi Apostoli, o anche a corso Rinascimento è possibile usufruirne a qualsiasi ora del giorno e della notte. Dunque, se il locale è chiuso e il pub non può più servire da bere perché c’è l’ordinanza del sindaco, ci pensa il distributore a soddisfare i desideri di alcol e cibo di cittadini e turisti. “Questa faccenda – ha concluso l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – mi fa venire in mente i provvedimenti antiprostituzione che furono adottati lo scorso anno, i cui i risultati negativi oggi sono sotto gli occhi di tutti. Quando si prendono delle decisioni per arginare dei fenomeni come quello della movida e del caos notturno in centro, bisognerebbe pensare più alla sostanza delle cose che non all’effetto mediatico da ottenere nell’immediato”.

 

Truffa con corsi fantasma per immigrati, la reazione di Zagbla

Il responsabile per l’Immigrazione dell’Italia dei Diritti:”Purtroppo siamo di fronte ad un dejà vu. Chiediamo alla polizia di intensificare i controlli per tutelare gli extracomunitari”.

 

Roma – A seguito di una serie di perquisizioni in aziende ed abitazioni facenti capo ad un’organizzazione internazionale che gestiva l’immigrazione illegale in Italia, la polizia ha scoperto l’ennesima truffa ai danni di immigrati ai quali, a fronte dell’iscrizione a cicli didattici e stage formativi, veniva promessa, sia l’assunzione in azienda, sia il permesso di soggiorno. “Purtroppo – ha commentato Emmanuel Zagbla responsabile per l’Immigrazione dell’Italia dei Diritti – siamo di fronte ad una fenomeno vecchio che va avanti da molti anni. A Padova in tempi non lontani avevamo denunciato un caso simile ma purtroppo, devo dirlo, abbiamo riscontrato diversi ostacoli nel cercare di far venire fuori la verità”.

 

L’operazione che ha interessato tra gli altri la ForCoop di Venezia, ha visto coinvolti circa 500 extracomunitari che hanno sborsato dai 5 ai 10 mila euro per partecipare ai corsi fittizi per ottenere lavoro e cittadinanza. “Vogliamo e speriamo – ha concluso il responsabile del movimento guidato da Antonello De Pierro – che le persone che hanno truffato gli immigrati ed hanno estorto loro un sacco di soldi vengano punite e che la polizia vada a fondo su questa questione che purtroppo vede coinvolti tanti extracomunitari che subiscono raggiri di ogni genere”.

 

Tornelli sugli autobus a Roma, il commento stizzito di Marinelli

Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “La priorità dell’amministrazione comunale dovrebbe essere quella di rendere i mezzi pubblici gratuiti, non di aumentare i disagi delle persone che tutti i giorni li utilizzano”

 

Roma - Il comune di Roma, come dichiarato dall’assessore alla Mobilità, Sergio Marchi, si appresta a dare il via ad una fase di sperimentazione per l’installazione dei tornelli antitruffa sugli autobus. A partire dalla fine di giugno, infatti, su 12 mezzi della linea 709 che collega  Roma a Ostia, verranno impiantati i primi tornelli che poi, dal mese di ottobre, in caso di risultati positivi, saranno messi progressivamente sul resto delle linee urbane. “Bene farebbe l’assessore alla Mobilità – ha dichiarato Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti – oltre che a dimettersi, a ridursi lo stipendio se vuole aiutare dall’alto della sua responsabilità l’insanabile immobilità romana. Penso che la priorità dovrebbe essere quella di rendere i mezzi pubblici gratuiti per i cittadini anziché aumentare i disagi delle poche persone che li prendono”.

 

L’obiettivo dell’amministrazione è quello di abbattere i costi dell’evasione per il mancato acquisto del biglietto. L’idea è quella di ripetere l’operazione che nel 2007 fu fatta con le linee metropolitane e che diede ottimi risultati, permettendo un incremento d’incasso pari a circa 7 milioni di euro. “Il principio - ha proseguito il responsabile del movimento guidato da Antonello De Pierro -  dovrebbe essere invece quello di tassare gli automobilisti che vanno in giro in auto da soli, inquinando, togliendo spazio ai pedoni e creando traffico. I proventi che derivano dai parcheggi e dagli accessi al centro storico dovrebbero essere destinati a rendere gratuiti i mezzi pubblici e non ad impinguare gli stipendi degli assessori e del loro staff”.

 

“Ci sono automobilisti -  ha detto ancora Marinelli -  che girano a vuoto per un parcheggio a viale Trastevere o sul Lungotevere quando invece basterebbe andare alle Mura Portuensi per trovarlo immediatamente. Non lo fanno perché poi sarebbero costretti a prendere il tram e pagare 2 euro all’andata e 2 euro al ritorno. Se i mezzi pubblici fossero gratuiti molti automobilisti lascerebbero la loro macchina a casa e i problemi legati a traffico e parcheggio diminuirebbero”.

 

“In ultimo – ha concluso il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti – vorrei sollevare dubbi in merito all’inquinamento elettromagnetico dei tornelli, già sollevato per altro per quelli che sono stati installati nella metropolitana, ed anche al problema dello spazio sull’autobus. Penso che i tornelli in questo senso creerebbero non pochi problemi alle mamme con i bambini in carrozzina e alle persone con handicap”.

 

 

 

 

Rom schedati sul treno, lo sdegno di Leporati

Il viceresponsabile per i Trasporti dell’Italia dei Diritti:”Sono sconcertato e scandalizzato di fronte al fatto che  nel 2010 su un treno italiano vengano schedate le persone in base alla  razza e all’etnia”.

 

Roma – Sulla tratta ferroviaria che va da Roma-Tiburtina ad Avezzana i controllori e i capitreno, avrebbero avuto l’incarico di compilare un modulo prestampato di Trenitalia su cui segnalare i passeggeri di etnia rom presenti sui convogli. Ferrovie dello Stato sostiene che il modulo non sia mai stato impiegato ma il sindacato autonomo Fast Ferrovie, che conta tre mila iscritti di cui molti macchinisti, ha fatto scattare la denuncia. “Sono sconcertato e scandalizzato – ha detto Paolo Leporati viceresponsabile per i Trasporti dell’Italia dei Diritti - perché non è possibile che nel 2010 venga fatta su un treno italiano una statistica in base alla razza e all’etnia dei passeggeri. Tutti hanno diritto di spostarsi liberamente sui mezzi pubblici senza alcuna restrizione e limitazione. Se fossi stato un lavoratore delle ferrovie mi sarei rifiutato di compilare il modulo”.

 

Il sindacato ha indirizzato una lettera di protesta al ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna per chiedere che il modulo venga corretto al fine di non risultare discriminatorio e razzista. “Credo – ha proseguito l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – che sia ministro degli Interni che quello delle Pari Opportunità dovrebbero prendere una posizione dura contro chi ha commissionato una simile statistica”.

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