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Tornelli sugli autobus a Roma, il commento stizzito di Marinelli

Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “La priorità dell’amministrazione comunale dovrebbe essere quella di rendere i mezzi pubblici gratuiti, non di aumentare i disagi delle persone che tutti i giorni li utilizzano”

 

Roma - Il comune di Roma, come dichiarato dall’assessore alla Mobilità, Sergio Marchi, si appresta a dare il via ad una fase di sperimentazione per l’installazione dei tornelli antitruffa sugli autobus. A partire dalla fine di giugno, infatti, su 12 mezzi della linea 709 che collega  Roma a Ostia, verranno impiantati i primi tornelli che poi, dal mese di ottobre, in caso di risultati positivi, saranno messi progressivamente sul resto delle linee urbane. “Bene farebbe l’assessore alla Mobilità – ha dichiarato Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti – oltre che a dimettersi, a ridursi lo stipendio se vuole aiutare dall’alto della sua responsabilità l’insanabile immobilità romana. Penso che la priorità dovrebbe essere quella di rendere i mezzi pubblici gratuiti per i cittadini anziché aumentare i disagi delle poche persone che li prendono”.

 

L’obiettivo dell’amministrazione è quello di abbattere i costi dell’evasione per il mancato acquisto del biglietto. L’idea è quella di ripetere l’operazione che nel 2007 fu fatta con le linee metropolitane e che diede ottimi risultati, permettendo un incremento d’incasso pari a circa 7 milioni di euro. “Il principio - ha proseguito il responsabile del movimento guidato da Antonello De Pierro -  dovrebbe essere invece quello di tassare gli automobilisti che vanno in giro in auto da soli, inquinando, togliendo spazio ai pedoni e creando traffico. I proventi che derivano dai parcheggi e dagli accessi al centro storico dovrebbero essere destinati a rendere gratuiti i mezzi pubblici e non ad impinguare gli stipendi degli assessori e del loro staff”.

 

“Ci sono automobilisti -  ha detto ancora Marinelli -  che girano a vuoto per un parcheggio a viale Trastevere o sul Lungotevere quando invece basterebbe andare alle Mura Portuensi per trovarlo immediatamente. Non lo fanno perché poi sarebbero costretti a prendere il tram e pagare 2 euro all’andata e 2 euro al ritorno. Se i mezzi pubblici fossero gratuiti molti automobilisti lascerebbero la loro macchina a casa e i problemi legati a traffico e parcheggio diminuirebbero”.

 

“In ultimo – ha concluso il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti – vorrei sollevare dubbi in merito all’inquinamento elettromagnetico dei tornelli, già sollevato per altro per quelli che sono stati installati nella metropolitana, ed anche al problema dello spazio sull’autobus. Penso che i tornelli in questo senso creerebbero non pochi problemi alle mamme con i bambini in carrozzina e alle persone con handicap”.

 

 

 

 

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