Il responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti: “I distributori automatici sono degli ibridi e come tali necessiterebbero di regole specifiche. Non è con gli annunci ad effetto che si risolvono i problemi”
Roma – Nei giorni scorsi il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha emesso una serie di ordinanze per vietare la movida e i tour alcolici nel centro storico della Capitale, senza però far rientrare nei divieti i distributori automatici di cibo e bevande aperti 24 ore e presenti ormai da tempo in molte zone del centro. “Probabilmente – ha dichiarato Alessandro Calgani, responsabile per la città di Roma dell’Italia dei Diritti – il primo cittadino nell’emettere le ordinanze è stato un po’ frettoloso e non ha affrontato a fondo il problema. I distributori automatici rappresentano un ibrido in questo senso, e andrebbero regolamentati con delle norme ben precise”.
Questi “negozi automatici” stanno diventando sempre più una realtà nel centro di Roma. Da Fontana di Trevi a piazza Santi Apostoli, o anche a corso Rinascimento è possibile usufruirne a qualsiasi ora del giorno e della notte. Dunque, se il locale è chiuso e il pub non può più servire da bere perché c’è l’ordinanza del sindaco, ci pensa il distributore a soddisfare i desideri di alcol e cibo di cittadini e turisti. “Questa faccenda – ha concluso l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – mi fa venire in mente i provvedimenti antiprostituzione che furono adottati lo scorso anno, i cui i risultati negativi oggi sono sotto gli occhi di tutti. Quando si prendono delle decisioni per arginare dei fenomeni come quello della movida e del caos notturno in centro, bisognerebbe pensare più alla sostanza delle cose che non all’effetto mediatico da ottenere nell’immediato”.