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Muro anti-rom a Milano, il commento di Telari

Il responsabile per la provincia di Milano dell’Italia dei Diritti: “Interventi simili sono un deterrente che serve a disciplinare chi si comporta male”

Milano – “Nei dintorni delle stazioni ferroviarie c’è una grande esasperazione sia da parte degli italiani sia da quella degli stranieri nei confronti degli zingari, perché artefici di numerosi scippi. Tuttavia questo non vuol dire che  tutti i rom debbano essere etichettati come borseggiatori”.

Commenta così Claudio Telari, responsabile per la provincia di Milano dell’Italia dei Diritti, l’intervento attuato dal sindaco del PD di Sesto San Giovanni, Giorgio Oldrini, che consiste nella costruzione di un muro anti-rom nei pressi della stazione del comune lombardo, con la finalità di tenere lontani i nomadi dai portafogli dei sestesi. Il secondo obiettivo, già ottenuto, grazie all’ubicazione della barriera di cemento armato e rete grigliata, lunga 400 metri e alta tre, è stato l’allontanamento  degli abusivi dalla zona in questione, in quanto la loro presenza è sempre stata vista come una minaccia  per la sicurezza dei connazionali.

“Questi interventi sono puramente provvisori – continua l’esponente del movimento di cui è leader Antonello De Pierro –, infatti dopo un po’ di tempo vengono eliminati. In questo modo come quando gli scolari vengono puniti dagli insegnanti a causa dei loro comportamenti scorretti, alla stessa maniera si tenta di disciplinare i borseggiatori, attraverso interventi che fungono da deterrente.

Purtroppo oggi si assiste a bande di rom, che si organizzano per commettere atti delinquenziali, a ciò fanno seguito soluzioni, come quella sopra descritta, per arginarli – chiosa Telari –.  Dunque ci si aspetta che punizioni, arresti e conseguenti ritorni ai propri paesi possano ridurre l’illegalità e i degradi causati dai rom”.

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