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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

Chi Siamo Aderisci

Squalifica Morgan da Sanremo, De Pierro con la Rai

Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Decisione opportuna e coraggiosa, un personaggio come Morgan rischia di generare casi di emulazione tra i suoi numerosi fan”

 

“Quella dei vertici della Rai è stata  una decisione opportuna e coraggiosa. Un personaggio popolare che nella fattispecie deve il suo successo al pubblico televisivo, ha un dovere etico e morale nell’assumere comportamenti esemplari”. Questo il primo commento del presidente dell’Italia dei Diritti Antonello De Pierro sulla vicenda dell’esclusione del cantante Morgan dal festival di Sanremo in seguito alle sue dichiarazioni circa l’uso abituale di droghe. “Uno come Morgan – chiosa De Pierro - che ha tantissimi sostenitori e fan, con qualsivoglia atteggiamento assunto, può generare pericolosi fenomeni di emulazione. Quindi, tenendo conto che è un idolo dei giovani, non può permettersi assolutamente simili licenze che vanno a intaccare pericolosamente un già compromesso tessuto sociale giovanile dove piaghe come alcol e droga sono in costante aumento. Di conseguenza non solo saluto favorevolmente la sua esclusione dal festival, ma addirittura suggerisco la sua interdizione perpetua dagli studi della televisione pubblica fino a comprovata guarigione dalla dichiarata dipendenza da droghe pesanti e pericolose. Facciamo attenzione però a non utilizzare Morgan come capro espiatorio in un panorama che va dallo spettacolo allo sport, passando talvolta anche per la politica, completamente avvolto dalla spirale del vizio e da tendenze di questo genere. La nostra linea ormai è nota – conclude De Pierro -  la droga è un male sociale di particolare gravità e quindi va combattuta con grande fermezza. Abbiamo già proposto più volte test antidroga obbligatorio  per i parlamentari e per i lavoratori di diversi ambiti professionali e su questo terreno la nostra posizione resta inamovibile e continueremo a far sentire la nostra voce. Approfitto dell’occasione per proporre test antidoping per qualsiasi personaggio popolare che partecipi a programmi della televisione pubblica”.

Richieste onerose per gli acquirenti Ater del XII Municipio di Roma, l’appello di Soldà

“Qualsiasi onere a carico dei cittadini deve essere verificato”. Queste le parole di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, in merito alla richiesta di denaro avanzata dal Comune di Roma verso alcuni cittadini del XII Municipio. Gli acquirenti di case di edilizia convenzionata e sovvenzionata Ater, infatti, dovrebbero sborsare soldi per la rivalutazione degli stessi terreni. Secondo la segnalazione di Sabrina Ragucci, viceresponsabile dell’Italia dei Diritti per il XII Municipio di Roma, l’importo da risarcire sarebbe stato calcolato non attraverso la valutazione dei territori, ma includendo gli errori compiuti dal Comune durante la procedura di esproprio e la stipula di convenzione dei piani di edilizia popolare. A distanza di trent’anni, dunque, l’amministrazione comunale torna a chiedere ai cittadini soldi per il rialzo del valore dei terreni. “Bisogna procedere con oculatezza ed attenzione - continua Soldà - attraverso una verifica immediata dei fatti soprattutto se si tratta di accadimenti che risalgono a molto tempo fa”. Intanto, nell’ultima seduta del consiglio municipale, che ha visto la partecipazione della cittadinanza, si è deciso di richiedere al Comune una delibera che impegni il Sindaco a bloccare le procedure e le missive di ottemperanza per scongiurare obblighi onerosi a carico delle famiglie abitanti nelle suddette case.

 

 

Ritorno della Banda della Magliana, il commento di Girlando

Il viceresponsabile romano dell’Italia dei Diritti: “Pene più severe e maggiori fondi alle Forze dell’Ordine”.

“Siamo di fronte all’ennesima prova dell’esistenza di apparati deviati dello stato che operano fianco a fianco alla criminalità organizzata”. E’ il commento di Giuliano Girlando, viceresponsabile romano dell’Italia dei Diritti, relativo alle ultimissime rivelazioni di Antonio Mancini, l’ex appartenente alla Banda della Magliana, secondo cui l’organizzazione criminale che ha insanguinato Roma tra la metà degli anni settanta e i primi anni novanta esisterebbe ancora e continuerebbe ad investire i proventi delle attività illecite con la complicità d’imprenditori senza scrupoli. E’ stato lo stesso Mancini ad affermare che i propri soldi sono finiti sul conto di Danilo Coppola, uno dei così detti ‘furbetti del quartierino’, passati agli onori delle cronache per i tentativi di scalate alle banche conclusisi con la bancarotta e il carcere. “Ci chiediamo - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - se nel corso degli anni sia stato fatto abbastanza per porre un freno a fenomeni di questo genere. E’ evidente che una connivenza tra politica e criminalità c’è tutt’oggi e serve a coprire operazioni economiche volte al riciclaggio del denaro sporco. Certo è - conclude Girlando - che senza l’inasprimento delle pene e l’elargizione di maggiori fondi alle Forze dell’Ordine non vedremo mai la luce fuori dal tunnel”.

Allarme povertà in Sicilia, l’attacco della Cardella

 

Allarme povertà in Sicilia, l’attacco della Cardella

 

La responsabile per la Sicilia dell’Italia dei Diritti: “Dati vergognosi mentre si sperpera il denaro dei contribuenti per opere faraoniche e  per assunzioni di  inutili dipendenti pubblici”

 

“La nota informativa della Cisl non è preoccupante, è vergognosa. Un siciliano su tre è povero, vive in condizioni al di sotto della dignità, lotta per la sopravvivenza”. Questo l’amaro commento della responsabile per la Sicilia dell’Italia dei Diritti Lara Cardella all’allarme lanciato da due segretari della Cisl siciliana al governo regionale chiedendo un approfondimento e un serio impegno per affrontare un problema che tocca il 33 per cento della popolazione di questa regione. “Il tutto – spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - mentre si sperpera il denaro dei contribuenti siciliani per assumere figure inutili  come dipendenti pubblici o impegnarsi in faraoniche opere di costruzione di ponti, giusto per citare qualche esempio. Il presidente della Regione Lombardo dica cortesemente come una persona onesta possa sopravvivere in questa situazione. Il Governatore spieghi gentilmente come farà un qualsiasi uomo a non cadere nelle mani della delinquenza più o meno organizzata, come si rifiuterà di cedere il suo voto in cambio di cento euro, come potrà impedire a sé stesso e ai suoi familiari di continuare a essere vittima di questo sistema mafioso. Lombardo inizi finalmente a dare risposte chiare a chi lo ha eletto e a chi se lo ritrova suo malgrado come rappresentante governativo. Egli – conclude aspramente la Cardella - è pagato per questo, non per far sommergere questa terra dall' immondizia e dalla criminalità. Risponda, faccia, si muova. O taccia e vada a casa”.

 

 

 

Ricette con il contagocce alla Asl 4 di Chiavari, le osservazioni di Ferraioli

Il responsabile ligure dell’Italia dei Diritti: “Va bene il rigore, ma la salute pubblica non è derubricabile a mera questione di bilancio”

 

Genova – “Sono apertamente solidale con la protesta dei medici che si battono contro un’imposizione che li limita fortemente nella valutazione e scelta dei farmaci più idonei alla cura di determinate patologie”. Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, ha così criticato la richiesta inoltrata dalla Asl 4 del Tigullio ai medici di famiglia di contenere le prescrizioni di medicine per non far lievitare la spesa, stabilendo un tetto annuale di budget in termini di numero massimo di confezioni, con tanto di sanzioni in caso di sforamento. “È intollerabile – ha aggiunto l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro- scaricare sui professionisti di famiglia delle responsabilità ragionieristiche che non competono loro. Le Asl sono aziende a tutti gli effetti che vanno gestite da personale qualificato e oculato, ma non si può condizionare la salute pubblica a un vincolo di bilancio sganciato da necessità di carattere terapeutico. Tanto più in una realtà come quella in questione, dove c’è una forte presenza di popolazione anziana”. A questo proposito è intervenuto anche Manlio Caporale, responsabile per Sanità dell’Italia dei Diritti, che ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Deve essere possibile valutare il quantitativo di medicinali sulla base del numero di unità di pazienti presi in carico e delle patologie riscontrate, ma non la tipologia, che rientra nell’ambito della discrezionalità del singolo operatore. Sono però le aziende sanitarie a dover effettuare questi controlli, basandosi sui dati presenti nel loro archivio”.

 

Boom di licenziamenti alla Samputensili di Ortona, l’intervento della Del Fallo

L’Aquila - “La solidarietà ai lavoratori licenziati da parte delle istituzioni non basta in un momento storico come questo. È troppo semplice esprimere vicinanza a chi si trova all’improvviso in mezzo ad una strada dopo l’accaduto, piuttosto che prevenire disagi di questo genere attraverso adeguati tavoli di concertazione.” Questa la dichiarazione della vice responsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti Barbara Del Fallo, a seguito della decisione del gruppo bolognese Maccaferri di chiudere la fabbrica Samputensili di Ortona il 15 febbraio prossimo mandando a casa 139 dipendenti. Di questi, venti ieri hanno protestato salendo sul tetto dello stabilimento, richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. Il sindaco della città Nicola Fratino ha assicurato la vicinanza ai lavoratori e alle famiglie e l’adozione di misure tempestive per evitare che gli operai perdano il lavoro. “Ribadisco – spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - che i provvedimenti devono essere presi prima e non dopo il manifestarsi del problema ovvero quando purtroppo nella maggior parte dei casi non c’è più nulla da fare. L’Italia dei Diritti – conclude la Del Fallo -  auspica che un giorno non lontano si inizi a risolvere i problemi alla fonte e non dalla coda. Solo questa potrebbe essere la politica più idonea, da mettere in atto per occuparsi dei veri problemi dei cittadini”.

Buonuscita record per Galan, lo sdegno di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Sarà dura far digerire una cosa così ai cittadini che versano in grave difficoltà”

 

Roma, – “Come potremmo mai spiegare una buonuscita di tale entità ai cittadini che hanno difficoltà nel mantenere un posto di lavoro, o che si trovano in cassa integrazione o sono in cerca di un’occupazione?”. Questo è il commento del vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà alla notizia dell’attribuzione di un trattamento di fine rapporto record al presidente uscente della Regione Veneto Giancarlo Galan, pari a 93.629,10 euro. Tale cifra spetterebbe a qualsiasi ex governatore con almeno due mandati alle spalle, come anche i 46.814,55 euro per qualsiasi altro consigliere non rieletto ma con una legislatura al suo attivo. “Ancora una volta – conclude Soldà – i politici si dimostrano del tutto incapaci di intercettare le problematiche degli elettori, chiudendosi nella ristretta cerchia dei privilegi loro accordati. Sento in giro tante dichiarazioni roboanti contro la casta, cui però non fanno mai seguito concrete azioni di contenimento dei costi. La speranza è l’ultima a morire, ma finora gli esempi in controtendenza sono stati ben pochi”.

Il futuro incerto della Biblioteca alla Borghesiana, l’intervento della Aprile

Roma - “Chiedo certezze sulle sorti della Biblioteca Centro Culturale Borghesiana”. Queste le prime parole della responsabile per l’VIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti Antonella Aprile che denuncia la riduzione dei locali dell’unica biblioteca del sud est della Capitale. Tale preoccupazione nasce a seguito dell’idea, manifestata dal Presidente del Municipio Massimiliano Lorenzotti del PdL, di  cedere la metà della struttura bibliotecaria all’ASL RM B per la realizzazione di un punto prelievi. Spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Non sono assolutamente contraria alla realizzazione di un servizio sanitario presso la Borghesiana, tuttavia non lo si può creare a discapito della cultura in un territorio in cui la biblioteca rappresenta uno dei pochissimi centri di aggregazione. I soldi stanziati per la realizzazione di una sala multimediale con otto computer, una nuova sala ragazzi e una per conferenze, mostre e proiezioni potrebbero essere utilizzati per gli obiettivi previsti. Allo stesso tempo esorto il presidente  Lorenzotti a individuare ulteriori spazi per portare a termine il progetto sanitario. Giornalmente – conclude la Aprile - i residenti della periferia si scontrano con delle realtà che li fanno sentire cittadini di serie B, almeno per questa volta facciamoli  sentire meno distanti dal centro. In fondo quello che chiedono è soltanto cultura. A tal proposito significativa è la raccolta firme e la mobilitazione degli studenti della scuola Marco Polo della Borghesiana”.

Buonuscita record per Galan, lo sdegno di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Sarà dura far digerire una cosa così ai cittadini che versano in grave difficoltà”

 

Roma – “Come potremmo mai spiegare una buonuscita di tale entità ai cittadini che hanno difficoltà nel mantenere un posto di lavoro, o che si trovano in cassa integrazione o sono in cerca di un’occupazione?”. Questo è il commento del vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà alla notizia dell’attribuzione di un trattamento di fine rapporto record al presidente uscente della Regione Veneto Giancarlo Galan, pari a 93.629,10 euro. Tale cifra spetterebbe a qualsiasi ex governatore con almeno due mandati alle spalle, come anche i 46.814,55 euro per qualsiasi altro consigliere non rieletto ma con una legislatura al suo attivo. “Ancora una volta – conclude Soldà – i politici si dimostrano del tutto incapaci di intercettare le problematiche degli elettori, chiudendosi nella ristretta cerchia dei privilegi loro accordati. Sento in giro tante dichiarazioni roboanti contro la casta, cui però non fanno mai seguito concrete azioni di contenimento dei costi. La speranza è l’ultima a morire, ma finora gli esempi in controtendenza sono stati ben pochi”.

Non pagati da 10 mesi ricevono lettera di biasimo, il commento di Celardo

“È grave che si ripetano casi in cui aziende condotte da management privi di etica e di scrupoli cerchino di scaricare sui lavoratori sia le responsabilità delle cattive gestioni sia quelle della mancanza di sicurezza”. Questo il commento di Carmine Celardo, viceresponsabile per il Lavoro e l’Occupazione dell'Italia dei Diritti, alle lettere di biasimo per scarso rendimento inviate dalla Società Minerali Investimenti di Roma ai dipendenti rimasti delle fonti dell’ ‘Acqua Santa Rita’ di Né. Una beffa per gli operai che, pur non essendo pagati da dieci mesi, continuano a lavorare all’interno dello stabilimento ligure. “I dipendenti - continua Celardo - che da tempo attendono il pagamento di stipendi arretrati, non possono essere attaccati alle spalle con accuse di scarso rendimento e di danneggiamento della produzione. Dobbiamo essere tutti vicini all’azienda che ha avuto una storia travagliata iniziata negli anni cinquanta. Per questo - conclude Celardo -  sollecitiamo l’assessore regionale al Lavoro Enrico Vesco e il sindaco di Né Cesare Pesce, a ritirare in via cautelativa la concessione mineraria per il prelievo delle acque. Ciò in attesa della definizione sindacale nei confronti dei lavoratori e di quella commerciale nei confronti dei fornitori”.



Finanziamenti imprese in Abruzzo, l’opinione della Del Fallo

La viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Ci auguriamo che tale iniziativa non resti solo sulla carta e che si parli finalmente di crisi occupazionale”


L’Aquila  – “Ci auguriamo che questa iniziativa non resti soltanto sulla carta e che si realizzi secondo i termini stabiliti dal governatore Gianni Chiodi”. Questo il commento di Barbara Del Fallo, viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti, alla notizia del progetto presentato ieri nella sede della Regione dal presidente Gianni Chiodi, dall’assessore alle Politiche Sociali Paolo Gatti e dall’economista Giuseppe Mauro in rappresentanza del Cicas, la task force anticrisi della Regione. Il piano prevede lo stanziamento di venti milioni recuperati dal Fondo Sociale Europeo messi a disposizione per incentivare le imprese e gli studi professionali che assumeranno personale a tempo indeterminato. “I giovani abruzzesi – ha continuato l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - si aspettano che, procedendo in questa direzione, si cominci a parlare finalmente della catastrofe nella quale versano e che nella maggior parte dei casi è messa a tacere per evitare la scomodità dell’argomento. È necessario parlare di crisi occupazionale per una regione che in questo momento rispetto alla altre soffre ancor di più per i recenti fatti che l’hanno coinvolta. Solo con una maggiore responsabilità, ma ripartita in modo migliore, si potrà tornare alla normalità e sperare in una continua crescita”.

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