Il responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti: “Sì all’eccellenza ma solo dopo uniformità nelle apparecchiature diagnostiche in dotazione agli ospedali”.
Roma – Sarà pienamente operativo nel 2013 il primo Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica inaugurato ieri a Pavia e in grado di aggredire anche il 5% di tumori non operabili o resistenti alle normali radioterapie. Quarto al mondo dopo i centri in Giappone e in Germania, la struttura sarà equipaggiata di un complicato sistema di macchine acceleratrici in grado di produrre un super-raggio invisibile con il compito di arrivare fin dentro il Dna delle cellule del tumore e di distruggerlo. “Non c’è alcun dubbio che per combattere le malattie che affliggono la nostra società è necessario investire in forme nuove di tecnologia in grado di fare passi da giganti nella ricerca medica – afferma il responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti Manlio Caporale – questo però non deve distogliere l’opinione pubblica dal problema che molti ospedali hanno in merito alla esigua dotazione di apparecchiature per la diagnosi. Sono favorevole all’eccellenza, ma – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro, deve essere affiancata dalla volontà del nostro Governo di colmare le ampie carenze che hanno le strutture pubbliche”.
COMUNICATO STAMPA
Frana rischia di cancellare paese nel messinese, Soldà vuole prevenzione
Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “L’Italia ha un elevato rischio idrogeologico, bisogna intervenire in anticipo sul territorio.”
“La protezione civile e le istituzioni nazionali che si occupano delle infrastrutture, dell’ambiente e del monitoraggio del dissesto idrogeologico sul territorio italiano devono agire affinchè i disastri che sono accaduti nel messinese mesi fa e, che stanno accadendo ora sempre in quelle zone, non succedano più”. E’ questo il commento di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti , alla notizia che 1500 persone nel messinese hanno dovuto abbandonare le proprie case per il rischio frane nel paese di San Fratello. ”La prevenzione di eventi catastrofici – continua Soldà – è uno degli obiettivi principali che le istituzioni devono prefissarsi. Non bisogna continuamente arginare tali disastri che vengono causati dall’incuria verso l’ambiente e da politiche di speculazione edilizia che danneggiano le montagne, i letti dei fiumi e le coste italiane.” Conclude infine l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: ”Gli organismi di controllo del territorio e dell’ambiente italiani devono rimboccarsi le maniche ed eseguire al più presto un’indagine di rischio e devono stilare una dettagliata mappa del dissesto idrogeologico in Italia, che è sempre stato uno dei paesi più minacciati da tali calamità”.
De Pierro chiede le dimissioni di Bertolaso
Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Un atto doveroso, in quanto il suo stato d’animo non gli consente di svolgere al meglio il proprio compito istituzionale”.
L’Italia dei Diritti è favorevole alle dimissioni di Guido Bertolaso dalla guida della Protezione Civile. “Questa nostra presa di posizione - spiega il presidente del movimento Antonello De Pierro - non è mossa né da uno spirito colpevolista né giustizialista, ma da una naturale e logica valutazione di efficienza. Non spetta a me giudicare il coinvolgimento o meno di Bertolaso nella vicenda che lo vede indagato, ci mancherebbe altro, questo è un compito demandato alle competenze della magistratura. Credo in verità - continua De Pierro - che egli sia uno dei massimi esperti in materia di Protezione Civile presenti nel nostro paese. Tale richiesta, dunque, non è certo fatta a cuor leggero, in quanto ritengo che, se anche qualcosa è sfuggito al controllo, non sia stato per la volontà di uscire dal recinto della legalità. E’ noto, in ogni caso, che chiunque si trovi a capo di una struttura è chiamato a rispondere delle azioni illegittime di altri. Qualora le responsabilità a carico degli arrestati siano dimostrate, auspico pene esemplari e soprattutto certe. Cesare Beccaria lo affermava già due secoli fa che il vero deterrente non è l’entità della pena, ma la certezza che sia scontata. Per tornare alle dimissioni del capo della Protezione Civile - conclude il Presidente dell’Italia dei Diritti - ritengo che siano doverose. Il suo stato d’animo attuale, infatti, a maggior ragione se completamente innocente, non è tale da poter garantire un corretto espletamento delle funzioni istituzionali a lui attribuite”.
COMUNICATO STAMPA
Storace rispolvera Corridoio Tirrenico, l’attacco di De Pierro
Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Un opera di poca utilità e vantaggiosa solo per le tasche dei costruttori”
“Non riesco a comprendere come Francesco Storace dopo essere già stato letteralmente cacciato dalla volontà popolare da presidente della regione Lazio, dopo una gestione decisamente fallimentare, vada a rispolverare questo folle progetto”. Questa è la dichiarazione del presidente dell’Italia dei Diritti, Antonello De Pierro, riguardo al rilancio da parte del leader della Destra del progetto del Corridoio Tirrenico Meridionale che avrebbe dovuto snodarsi da Fiumicino a Formia. “Dopo aver già inguaiato abbastanza il Lazio sarebbe bene che Storace evitasse di proporre nuovamente nel programma elettorale questa opera inutile per i cittadini, di grande utilità solo per le tasche delle imprese costruttrici. Il costo stimato allora era di circa 6000 miliardi di vecchie lire per un’opera che avrebbe corso parallela all’attuale Pontina e che per ammissione degli stessi promotori avrebbe visto il transito di poche centinaia di veicoli al giorno. Noi dell’Italia dei Diritti ci opporremo categoricamente a tale assurdità – annuncia De Pierro –. Questo progetto è anche uno scempio ecologico che dovrebbe tagliare in due il parco del litorale romano e il Parco dei Castelli Romani, nonché il Lago di Fondi. Sarebbe certamente più utile pensare invece a una messa in sicurezza e allargamento della via Pontina.” Infine il leader dell’Italia dei Diritti chiosa: ”Comunque siamo piuttosto tranquilli. Storace questa volta corre con ambizioni molto più ridimensionate e riuscirà a racimolare per fortuna solo una manciata di voti.”
La protesta degli aquilani, la solidarietà della Del Fallo
La viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti: “Siamo al fianco dei cittadini, cui deve essere restituita la dignità”.
L’Italia dei Diritti esprime sostegno e vicinanza ai cittadini aquilani che al grido di ‘noi non ridevamo quella notte!’ hanno manifestato all’interno della zona rossa in seguito all'episodio, emerso nell’ambito dell'inchiesta sul G8, legato alle risate di sciacalli che hanno visto nel terremoto un affare su cui lucrare. “Sono mesi che il nostro movimento sta tentando di sollevare la problematica relativa alla speculazione nelle opere di ricostruzione”. E’ il commento della viceresponsabile per l’Abruzzo dell’Italia dei Diritti Barbara Del Fallo. “Quelle parole - continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - pronunciate da un addetto ai lavori, mentre si consumavano tragici eventi, sono vergognose. A questo punto è lecito pensare che già in quel momento c’era chi aveva le mani in pasta. Non dimentichiamo che la devastazione nel capoluogo abruzzese è il frutto di responsabilità soggettive. Le stesse che, temiamo, siano già belle e pronte a riaprire un nuovo e terrificante scenario. Noi – conclude la Del Fallo - restiamo al fianco degli aquilani, lo siamo stati in tutti questi mesi e lo saremo fino a che un minimo di dignità sarà restituita ad una collettività sconvolta e fino a quando, soprattutto, la ragione della coscienza civile prevarrà sugli interessi di parte”.
Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Va bene restituire uno spazio verde alla città, ma i diritti dei Rom vanno garantiti”.
“Ora l’importante è sapere in che maniera saranno gestiti i Rom”. E’ il primo commento di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, alla notizia della conclusione delle operazioni di sgombero e chiusura del Casilino 900, il più grande campo nomadi della Capitale. E’ stato lo stesso sindaco Gianni Alemanno ad annunciare che oggi è il giorno dell’abbattimento delle ultime baracche rimaste in piedi e della definitiva chiusura dei cancelli. “Va benissimo - continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - la restituzione alla città di una vasta area che, a detta del comune, diventerà un grande parco. Vorrei ricordare, però, in primis al sindaco Alemanno, che le istituzioni non possono assolutamente sottrarsi al dovere di garantire a quei cittadini nomadi la stessa assistenza e gli stessi servizi sociali che hanno avuto fino ad oggi. Non dimentichiamo - conclude Soldà - che quel campo era pieno di bambini, i quali hanno il sacrosanto diritto all’istruzione scolastica”.
Italia dei Diritti lancia allarme su aumento tumori a Latina
Camelia Di Marcantonio, responsabile provinciale del movimento: “Tempo fa è stato effettuato uno studio sull’incidenza tumorale nel territorio pontino. Vogliamo che vengano resi noti i risultati”.
“Ci uniamo all’impegno di tutte le forze politiche e delle tante associazioni ambientaliste, affinché ripropongano nei prossimi mesi il Referendum antinucleare e chiedano agli italiani se hanno cambiato idea rispetto al ‘No’ espresso nel 1987”. Interviene così Camelia Di Marcantonio, responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti, sulla questione inerente al nucleare, tornata d’attualità in quest’ultimo periodo. “Il rinvio a dopo le elezioni regionali - continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - delle scelte riguardanti i siti destinati a ospitare le centrali fa capire come il Governo abbia già preso delle decisioni, di cui teme i contraccolpi elettorali”. Sul sito nucleare di Borgo Sabotino, chiuso nel 1988, la Di Marcantonio appoggia l’iniziativa del consigliere regionale Fabrizio Cirilli, il quale recentemente è tornato a chiedere i risultati dello studio epidemiologico volto ad accertare l’incidenza di malattie tumorali nel territorio del capoluogo pontino. Studio iniziato quattro anni fa, di cui, allo stato attuale dei fatti, non si ha notizia.
COMUNICATO STAMPA
Scontri tra immigrati a Milano, Lo Verde contro le istituzioni
Il viceresponsabile per l’Immigrazione dell’Italia dei Diritti: ”Tali avvenimenti sono il risultato di mancate politiche di immigrazione.”
“E’ gratuito l’accostamento di questi scontri alle politiche contro la clandestinità. Non è detto che gli immigrati coinvolti nella guerriglia siano per forza irregolari”. E’ quanto afferma il vice responsabile per l’Immigrazione dell’Italia dei Diritti, Antonino Lo Verde, in seguito, agli scontri avvenuti in Via Padova a Milano lo scorso sabato sera fra immigrati magrebini e sudamericani; causati dall’uccisione durante una rissa di un giovane africano da parte di un gruppo di latinoamericani della medesima zona. “La mancata integrazione di questi ragazzi che hanno partecipato a tali violenze è causata principalmente dal fatto che spesso le istituzioni non affrontano tale problema. Gli immigrati, anche regolari, sono lasciati a sé stessi, senza assistenza di alcun genere. Ogni gruppo etnico si è sempre aggregato in zone specifiche della città – afferma Lo Verde –. Lo facevano anche gli italiani stabilitisi all’estero nel primo ‘900. Non bisogna prendere spunto da tale fatto per fare altra demagogia contro gli stranieri in Italia”. Concludendo, l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro afferma: “Bisogna andare incontro ai disagiati di qualunque nazionalità siano e bisogna farli partecipi della vita della comunità, non ghettizzarli”.
COMUNICATO STAMPA
Arresti per la stage di Duisburg, approvazione della Aroi
La responsabile per la Calabria dell’Italia dei Diritti: “Segnale concreto di lotta alla mafia, mancava questo pezzo del puzzle.”
“Questi arresti sono un forte segnale del sistema antimafia che, in questo periodo, sta lavorando costantemente in Calabria”. Questo è il commento della responsabile per la Calabria dell’Italia dei Diritti, Pamela Aroi, alla notizia dell’arresto degli alti due esponenti del clan accusato della strage di Duisburg del Ferragosto del 2007.
La Aroi sostiene: ”Quando tali persone rimangono libere sono possibili nuove violenze ed inoltre rimane incompleta l’azione della magistratura. In questo caso ciò non è avvenuto: si è chiuso il cerchio intorno a questi mafiosi. E’ un buon momento per la lotta alla criminalità sia a Reggio che in tutta la regione. Quanto accaduto è un segnale per tutti – continua - che la giustizia è presente sul territorio e riesce a farsi valere nella battaglia alla ‘ndrangheta”. L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro conclude poi: ”Ringraziamo i magistrati e le forze dell’ordine per l’incessante lavoro di investigazione attuato contro tutte le mafie del paese. Proviamo profondo rispetto per coloro che a scapito della loro vita cercano di arginare la delinquenza organizzata che tenta di impossessarsi della Nazione”.
COMUNICATO STAMPA
La Aroi su tagli a disabili presso l’IRCCS San Raffaele di Roma
La responsabile per le Politiche Sociali dell’Italia dei Diritti: ”Tali misure sono una vergogna. L’assistenza sanitaria deve essere garantita a tutti, in particolar modo ai disabili”
“L’iniziativa dell’Associazione Arca di Noi Altri che si propone di fronteggiare i tagli al sistema sanitario del Lazio è da replicare in tutto il contesto nazionale. Partendo dal territorio laziale tale associazione dovrebbe aggregarsi agli altri progetti simili.” Questo è il commento della responsabile per le Politiche Sociali dell’Italia dei Diritti, Pamela Aroi, alla notizia della costituzione dell’Associazione Arca di Noi Altri, nata dalla volontà dei genitori dei bambini disabili dell’IRCCS San Raffaele–Pisana, ospedale colpito quest’anno da pesanti tagli. “Questa diminuzione – continua la Aroi - dei finanziamenti è molto grave. E’un sintomo di quello che sta succedendo in Italia. Non bisogna in alcun modo intaccare la professionalità dei medici del San Raffaele, il cui lavoro è aiutare i disabili e le loro famiglie. Tale iniziativa associativa deve essere sostenuta e deve essere considerata un punto di riferimento nazionale per tanti altri progetti di ugual fattura”. Conclude infine l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: ”Ad ogni modo i tagli alla sanità sono una vergogna. L’assistenza alla salute è un diritto di ogni cittadino che paga le tasse, soprattutto deve essere garantita ad una fascia debole e vasta della società italiana come i disabili”.
COMUNICATO STAMPA
Ryanair lascia Alghero subentra Easyjet, la Piredda commenta
La responsabile per i Trasporti dell’Italia dei Diritti: “Easyjet può risollevare le sorti del trasporto aereo sardo.”
“Easyjet è una compagnia aerea che si sta costantemente ingrandendo. Può risollevare le sorti degli scali aeroportuali della Sardegna”. Questo è il commento della responsabile per i Trasporti dell’Italia dei Diritti, Maruska Piredda, alla notizia dell’avvicendamento tra Ryanair e Easyjet nel servizio low-cost presso l’aeroporto di Alghero.
La Piredda aggiunge poi: ”Come ha fatto per l’aeroporto di Malpensa nel varesotto, Easyjet può migliorare le vie di comunicazioni aeree per la Sardegna. Noi vorremmo sempre più collegamenti verso questa meravigliosa isola. Inoltre – continua – i voli da e per la Sardegna sono assolutamente una necessità su cui investire per permettere una miglior possibilità di mobilità per i cittadini dell’isola e per i turisti che a migliaia la invadono nel periodo estivo”. L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro conclude poi con un’esortazione: ”Continuiamo ad aspettare che l’Alitalia migliori il servizio di aerotrasporto da e per la Sardegna. Non ci deve essere solo Easyjet che raddoppia gli sforzi per servire l’isola.”.