Il viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti: “Maggiori poteri decisionali alle circoscrizioni”
Roma, 12 Febbraio 2010 – “Chi intasca una tangente ed è condannato in via definitiva, non deve avere più la possibilità di ricoprire incarichi pubblici”. Così il viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti Luca Ragone, ha commentato l’arresto in flagranza di reato di Camillo “Milko” Pennisi. Il consigliere comunale milanese del Pdl, nonché presidente della commissione Urbanistica al Comune del capoluogo lombardo è accusato di concussione per una tangente da diecimila euro, ricevuta dal rappresentante di un’impresa edilizia, interessata ai lavori di ristrutturazione di una palazzina nella periferia nord della città meneghina. La pratica, bocciata dal consiglio della circoscrizione, è arrivata nella commissione presieduta da Pennisi. Il regolamento comunale prevede che l’organo consiliare della commissione adotti un parere obbligatorio che tuttavia non è vincolante, spettando dunque al presidente decidere quando discutere la pratica. Proprio nei meccanismi del decentramento amministrativo, pure apprezzabile in realtà metropolitane come Milano, l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro ravvede delle falle che lasciano spazio agli illeciti auspicando pertanto “che la commissione urbanistica tenga maggiormente in conto il parere espresso dalla circoscrizione, onde non snaturare il ruolo delle miniassemblee cittadine”.
COMUNICATO STAMPA
Rinviato il vertice Alcoa, Criseo ottimista
Il responsabile dell’Italia dei Diritti per il Lavoro e l’Occupazione: “Speriamo che ci sia un impegno massimo del Governo per risolvere questa vertenza.”
Con la notizia del rinvio al 22 febbraio della trattativa sulla vertenza Alcoa, che vede impegnate le istituzioni nazionali, regionali, sindacali e il managment della multinazionale americana, i rappresentanti del governo e della regione hanno garantito la presenza di uno spiraglio sulla trattativa con i vertici dell’azienda di Portovesme. La novità di tale rinvio viene accolta con speranza da Giuseppe Criseo, responsabile per il lavoro e l’occupazione dell’Italia dei Diritti: “Auspichiamo una risoluzione della trattativa riguardante la multinazionale americana dell’energia. Tale risoluzione – continua Criseo - è necessaria per la tranquillità dei lavoratori dipendenti di questa azienda, ma anche per la garanzia della stabilità del tessuto economico e sociale del Sulcis, infatti anche l’indotto potrebbe essere una delle vittime della chiusura della fabbrica.”
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro afferma poi: ”Quello che sta succedendo in Sardegna, agli operai del Sulcis di Portovesme non è l’unico effetto della crisi, che negli ultimi mesi sta mostrando il suo vero volto anche ad altre grandi aziende come la Fiat.” In conclusione questi auspica ”il massimo impegno da parte di tutte le forze politiche, nazionali, regionali e locali, sia della maggioranza che dell’opposizione, affinchè tale vertenza si risolva favorevolmente, nella direzione della stabilità dell’occupazione nella zona della Sardegna meridionale.”
La responsabile dell’Italia dei Diritti per la provincia di Pescara:“Auspico una risoluzione equilibrata rispetto alle trattative in corso”
“La questione è importante e non va sottovalutata, spero in ulteriori tavoli concertativi al fine di stabilire un accordo che possa garantire il futuro delle aziende abruzzesi”. Lea Del Greco, responsabile dell’Italia dei Diritti per la provincia di Pescara, valuta positivamente il recente incontro tra Provincia e Fai-Cisl della Guizza di Popoli svoltosi per stabilire il canone sull’erogazione delle acque minerali previsto dalla Regione Abruzzo. Come ricorda l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro “la tariffa da applicare all’estradizione delle acque minerali fino a qualche mese fa veniva calcolata in maniera forfettaria”. Con l’emergenza terremoto, si è deciso di rimandare la questione che oggi sembra essere in fase risolutiva. “È importante - continua Lea Del Greco - valutare la necessità della tassa stessa, considerando che sia la Guizza di Popoli sia la Santa Croce di Canistro sono due aziende che hanno subito ingenti danni dovuti al sisma del 6 aprile 2009. Speriamo in una risoluzione equilibrata che non sia solamente un’imposta per ‘riempire le casse regionali’ come la definiscono i sindacati, se così fosse dovrebbero essere eliminati onerosi ed inutili enti a carico della Regione stessa”.
COMUNICATO STAMPA
In arrivo finanziamenti quarta corsia della Bologna - Ravenna, Cascone commenta
Il responsabile per l’Emilia Romagna dell’Italia dei Diritti: “E’ una buona notizia, speriamo che i tempi siano brevi.”
“Il tratto autostradale che sarà interessato dai lavori di ampliamento in effetti è uno di quelli più critici in Emilia Romagna.” E’ questo il commento del responsabile per l’Emilia Romagna dell’Italia dei Diritti, Massimo Cascone, alla notizia dell’imminente arrivo dei fondi per la costruzione della quarta corsia dell’autostrada tra Bologna e Ravenna: finanziamenti voluti dalle due Province romagnole, che hanno agito per allargare la strettoia che si crea in quel tratto autostradale. Cascone infatti fa notare: “Il tratto che allargheranno è molto trafficato, infatti dopo Faenza da tre corsie l’autostrada passa a due, creando inevitabilmente una sorta di imbuto per gli automobilisti. Anche la sicurezza degli automobilisti – continua - che si trovano in viaggio in quel tratto autostradale in questo modo può essere maggiormente garantita: quando c’è meno traffico, c’è sempre meno probabilità di incidenti. Quindi l’allargamento della carreggiata stradale è una buona mossa anche in tale direzione. L’ammodernamento del sistema autostradale è sintomo di una regione dinamica e propositiva.” Il responsabile per l’Emilia Romagna del movimento presieduto da Antonello De Pierro conclude: “Auspico che tale opera di innovazione sia realizzata in poco tempo, quindi che i lavori inizino e vengano terminati al più presto , per non intralciare troppo i cittadini nei loro quotidiani spostamenti e per agevolarli con la quarta corsia autostradale.”
La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti si pronuncia contro la possibile riapertura degli impianti pontini dismessi
“Noi cittadini di Latina abbiamo già dato, il nostro prezzo lo abbiamo già pagato.” Questo l’amaro commento di Camelia Di Marcantonio, responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti, dopo l’approvazione del decreto legislativo contenente i criteri per la localizzazione dei nuovi impianti nucleari, che verranno realizzati a partire dal 2013. Anche se per l’individuazione definitiva delle aree bisognerà aspettare circa tre mesi, tra i possibili siti figurano le centrali dismesse di Borgo Sabotino e del Garigliano. “Siamo in molti ad opporci - continua la Di Marcantonio - per diversi motivi, in primis la salute. Negli anni, infatti, abbiamo riscontrato una grande percentuale di cittadini malati di cancro e molte donne hanno avuto problemi di patologie tiroidee, siamo tra le aree italiane più colpite dalle disastrose conseguenze del nucleare”. Anche se le istituzioni rassicurano la cittadinanza, la Di Marcantonio rincara: “Perché non sfruttare le energie alternative, come ad esempio il fotovoltaico, considerando che entro il 2011 siamo obbligati a raggiungere un determinato livello di produzione energetica nel rispetto delle direttive comunitarie. Le stesse istituzioni - conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - dovrebbero impegnarsi a svolgere un’opera di sensibilizzazione così da sventare le pericolose conseguenze a carico degli abitanti di queste zone”.
La responsabile per Genova dell’Italia dei Diritti: “Il Governo è sordo alle richieste di aiuto dei magistrati“
Roma, 12 Febbraio 2010 – “Condivido l’iniziativa e sarò in piazza questo pomeriggio, auspicando più coordinamento e collaborazione a livello nazionale per dare maggior forza alla protesta”. Questo il commento di Antonella Silipigni, responsabile per Genova dell’Italia dei Diritti, che questo pomeriggio parteciperà davanti alla prefettura del capoluogo ligure ad un presidio contro le leggi ad personam. La contestazione, promossa da Don Gallo, Don Farinella, Dario Rossi, Andrea Agostini, Haidi Giuliani, Norma Bertullacelli, ha per oggetto i recenti provvedimenti del Governo in materia di giustizia, quali il Lodo Alfano e la legge sul “processo breve”. Tali atti legislativi, osserva la Silipigni, “più che riforme, sono soprusi condotti per vantaggi personali. Il Governo dovrebbe dedicare maggiore attenzione ai reali bisogni dei cittadini, piuttosto che agli interessi privati del premier”.
Per l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, interventi come quello per il cosiddetto “processo breve” non vanno affatto nella direzione di migliorare il sistema giudiziario italiano, ma “occorrono riforme vere e serie per una giustizia nuova, moderna, efficace ed efficiente. Servono investimenti per il processo di digitalizzazione, mai veramente partito, e per sopperire alla cronica mancanza di personale nei tribunali. Solo così – conclude la Silipigni - ai magistrati sarà permesso portare avanti i processi e concluderli nel minor tempo possibile”.
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La viceresponsabile per le Politiche Sociali dell’Italia dei Diritti: “Fatti incresciosi come questo devono far riflettere la società civile”
“Come al solito, nel nostro Paese le politiche sociali, ad ogni livello, si rivelano un completo fallimento”. In questo modo Barbara Del Fallo, viceresponsabile per le Politiche Sociali dell’Italia dei Diritti, insorge rispetto ai forti disagi riscontrati a Rieti e provincia in merito all’applicazione delle nuove norme di invalidità civile. La corrente legge, infatti, stabilisce che dal 1 gennaio 2010 le domande di invalidità devono pervenire all’Inps solo per via telematica, abolendo così la documentazione cartacea. Grave il disservizio denunciato dalla locale Uilp pensionati, considerando che in molte zone della città e della provincia reatina non esiste ancora la connessione Adsl. Risulta, inoltre, che molti medici di famiglia, essendo stati informati solo a fine 2009, non hanno ancora ricevuto i codici necessari per accedere al servizio telematico.
“Quest’episodio - commenta amareggiata la Del Fallo - è un’ulteriore testimonianza di come alcune categorie di persone, già fortemente penalizzate nella loro condizione fisica, siano danneggiate da servizi e strutture carenti che non riescono a entrare nell’ottica dello stato sociale ed assistenziale. Fatti gravi e deleteri come questo - continua - devono far riflettere tutta la società civile”. Riguardo alla segnalazione da parte della Uilp pensionati, la viceresponsabile per le Politiche Sociali dell’Italia dei Diritti conclude: “Invece di essere scritte a grandi lettere sui giornali, queste denunce provengono sempre più spesso da parte di frange esigue della popolazione. Evidentemente, in questo momento storico, la stampa quotidiana ha altri argomenti di cui occuparsi, mentre i cittadini reclamano a gran voce le loro priorità”.
Roma, 12 Febbraio 2010 – “Da decenni ormai la Liguria paga a prezzo altissimo le politiche energetiche di Enel, altamente inquinanti. La Spezia, città dove risiedo e dove è situata una delle centrali elettriche liguri, ha purtroppo un’altissima percentuale di malattie polmonari, anche di natura tumorale”. L’amara constatazione di Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, prende spunto dal dossier “Stop al carbone” reso noto da Legambiente. Analizzando i dati dell’inquinamento prodotto dal carbone nelle centrali termoelettriche, si scopre infatti che la Liguria ospita tre delle dieci strutture più inquinanti d’Italia, a Genova, La Spezia e Vado Ligure.
Nel mirino dell’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro c’è soprattutto l’Enel la quale “continua a propinarci l’idea che il combustibile fossile sia relativamente dannoso, adducendo come motivazione il fatto che si approvvigioni di un tipo di carbone statunitense apparentemente meno inquinante, sul quale però non ci sono dati scientifici di conferma”.
Ribadita in maniera ferma la contrarietà ad un ritorno del nucleare, per Ferraioli l’unica via d’uscita sono le energie alternative:” L’Italia deve investire in maniera importante nelle energie rinnovabili per garantire un futuro alle prossime generazioni. Purtroppo finora, forse per colpa di interessi privati, questa volontà è decisamente mancata”.
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La viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti: “Non è la prima volta che si verifica un caso simile, è ora di risolvere questo problema”
Napoli - “È una vecchia consuetudine quella dei rimborsi gonfiati, di cui la politica attuale si deve liberare”. Così Licia Palmentieri, viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti, si pronuncia con amarezza a riguardo dell’indagine sui falsi rimborsi che vede coinvolti quattro consiglieri regionali di Napoli: Enzo Rivellini, Pietro Diodato, Luciano Passariello esponenti del Pdl, e Giuseppe Russo del Pd. Gli indagati sono accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato perché intascavano i rimborsi per le trasferte al Centro Direzionale, il complesso amministrativo della città partenopea.
“L’Italia dei Diritti appoggia sia la Magistratura, che fa un buon lavoro applicando la legge senza distinzioni, sia i cittadini affinché non si abusi dei propri diritti e non venga sprecato il denaro pubblico – chiosa la rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – il fatto che proprio Passariello, presidente regionale anticamorra, sia coinvolto nello scandalo dei rimborsi fittizi, nonostante dica di aver restituito una parte del denaro, è piuttosto grave”.
Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Possibili manovre politiche dietro le quinte“
Roma, 12 Febbraio 2010 – “Sono preoccupato per le possibili manovre politiche che si nasconderebbero dietro una improvvisa accelerazione del processo di privatizzazione dell’Acea”. Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà esprime perplessità in merito alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Alemanno circa la parziale privatizzazione dell’Acea. La vendita a privati del 20% della società che gestisce la distribuzione dell’acqua nella capitale in ottemperanza al decreto Ronchi, è stata al centro di una infiammata seduta del consiglio comunale, con vibranti proteste dai banchi dell’opposizione. Il decreto legge recante il nome del ministro per le Politiche Europee Andrea Ronchi prevede infatti che la partecipazione pubblica nelle società di gestione del servizio idrico scenda al trenta percento entro il 2015.
Per il vicepresidente del movimento a difesa del cittadino fondato da Antonello De Pierro, un eventuale riassetto societario dell’Acea “non può prescindere da una seria riflessione che coinvolga tutte le parti sociali interessate. L’azienda è un patrimonio della collettività fatta di risorse umane e professionalità importanti e che – conclude Soldà - non può essere svenduta in nome di politiche di lobby”.
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Il viceresponsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti: “I dati sensibili di ogni cittadino possono essere letti solo sotto autorizzazione”
Roma – “La carta d’identità è un documento di riconoscimento, non può contenere i voleri sensibili di una persona, altrimenti viene meno il rispetto della privacy”. Questa la dichiarazione di Luigino Smiroldo, viceresponsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti, a seguito della norma inserita nel “Milleproroghe” secondo cui si deve indicare sulla carta d’identità se si vuole essere o meno donatori di organi in caso di morte.
Ieri, 10 febbraio, il governo ha posto la fiducia su quanto previsto ed oggi si riunisce la conferenza dei capigruppo del Senato per deciderne i tempi del voto.
“Non sono d’accordo perché questo non è un dato anagrafico ma personale e non è possibile che anche un poliziotto possa sapere il mio volere – continua il rappresentante del movimento fondato da Antonello De Pierro –. Se intendono scriverlo sulla carta d’identità devono farlo anche sul passaporto, sulla patente di guida, sulla tessera sanitaria, sulla tessera ferroviaria – ironizza Smiroldo –. Insomma queste sono informazioni protette e per poterle leggere bisogna essere autorizzati”.