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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

Chi Siamo Aderisci

Celori regala calendari col duce, Soldà indignato

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Il gesto del consigliere offende la dignità di tutti coloro che hanno patito la dittatura fascista”

 

 

Roma – “Gli anni passano, ma Celori sembra che sia rimasto nel passato. L’intera vicenda assume contorni ancora più inquietanti se pensiamo che ci troviamo nel bel mezzo di una campagna elettorale, e non vorrei che il candidato del Pdl alla regione Lazio con la sua trovata voglia procurarsi i voti di quella nicchia di persone che ancora ricordano il duce come un profeta per l’Italia”.

 

Con queste dichiarazioni Roberto Soldà,  commenta l’operato di Luigi Celori, consigliere regionale,  che durante i suoi comizi elettorali ha provveduto a distribuire ai partecipanti un calendario che riporta l’effige di Benito Mussolini.

Celore ha smentito il fatto, dichiarando che il calendario è stata una trovata dei suoi sostenitori per festeggiare il settantesimo compleanno della fondazione della città di Pomezia.

 

“Nel gesto – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – vedo gli estremi di reato per apologia del fascismo”.

Mobility Bus a Genova, cauto ottimismo della Muratore

La viceresponsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti: “Iniziativa lodevole, ma chiedo maggiori impegni alla Amt”

 

 

Genova – “Sostengo che il progetto Mobility Bus offerto da Amt sia un’iniziativa più che apprezzabile, tuttavia tenendo conto dei tagli effettuati dal Comune, che hanno sottratto il servizio di scuola bus ai bambini disabili, due soli automezzi siano relativamente pochi. Per questo invito l’azienda di trasporti genovese ad effettuare ulteriori sforzi su questo fronte”.

 

Questa è la dichiarazione di Patrizia Muratore, viceresponsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti,  rilasciata a margine della presentazione di Amt di due bus allestiti dei servizi necessari per ovviare alla mobilità dei cittadini diversamente abili della città di Genova.

Il servizio è a chiamata e si svolge su percorsi a richiesta, salvo iscrizione ad apposite liste gestite dall’Assessorato ai Servizi Sociali del comune ligure.

 

 

“Con questa offerta Amt colma una piccola lacuna, ma sono ancora molti i servizi che l’azienda di trasporti è chiamata a migliorare. Non è possibile che nella sesta città d’Italia per numero di abitanti, nelle ore di punta ci voglia un tempo di attesa medio di venticinque minuti prima di poter salire su un bus, è indecente – tuona l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –  Voglio far presente che ogni mattina circa 500 ragazzi sono costretti a percorrere a piedi il tratto di due kilometri compreso fra la stazione FS di Busalla e la scuola Primo Levi, proprio per il disservizio di Amt, che non provvede ad istituire una linea di bus per gli studenti che provengono dai paesi limitrofi e dalla stessa Genova. Auspico – conclude la Muratore – che Amt si sforzi per allestire finalmente un servizio decoroso per i suoi utenti”.

Aria fuorilegge nella capitale, l’appello della Nieddu

La viceresponsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “Le polveri sottili stanno rendendo questa città invivibile.  Chiedo che il Comune affrontati al più presto un concreto piano di mobilità”

 

 

Roma – “È sotto gli occhi di tutti che il problema della qualità dell’aria che a Roma ogni giorno respiriamo si sta evolvendo sempre più in maniera critica. In condizioni di forte umidità l’odore dello smog è riprovevole. Addirittura siamo arrivati ad una situazione tale che l’inquinamento è palpabile anche nei vagoni della metropolitana e in quelli dei treni di tratte a media percorrenza. Siamo in presenza di un quadro globale veramente insostenibile, la problematica deve essere affrontata d’urgenza e con la massima attenzione ”.

Queste le parole con cui Anna Nieddu, viceresponsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti, commenta i dati pubblicati dall’Arpa secondo cui a Roma un giorno su tre l’aria è irrespirabile. Dall’inizio del 2010 in ben 82 occasioni è stato superato il limite massimo di 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili Pm10.

 

“Bisogna porre al cittadino delle alternative valide all’utilizzo dell’automobile, incentivando l’uso dei mezzi pubblici. Per questo – denota l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – si deve potenziare il trasporto pubblico per la città, con l’aumento di bus elettrici e della frequenza delle corse. Allo stesso tempo si devono creare più aree pedonali, soprattutto nel centro storico, dove oramai è divenuto impossibile passeggiare per le bellezze della città senza  districarsi in mezzo al traffico. Infine – conclude la Nieddu –  chiedo un sistema di monitoraggio efficace che certifichi la respirabilità dell’aria nella metropolitana.

Detenuto rom non può incassare risarcimento di 400 mila euro, Marinelli disgustato

Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti: “Si ripresenta per l’ennesima volta il problema dello strapotere delle banche”

 

 

Roma – “È incredibile come le banche riescano ad imporre le proprie regole. Lo stato abdica al proprio ruolo, permettendo a queste entità di fare il loro comodo senza nessun correttivo. Allo stato attuale non esiste segmento della popolazione che non sia oggetto delle attenzioni degli esperti di marketing delle banche”.

 

È con queste parole che Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti, tuona contro alcuni istituti di credito, rei di non aver accettato come proprio cliente un detenuto di origine rom.

Il soggetto in questione non può versare un bonifico di 400 mila euro, derivato da una causa intentata all’Ater, poiché non può aprire un conto corrente intestato a suo nome.

Banche importanti, come la stessa Unicredit che lo ha anche messo per iscritto, hanno definito l’uomo carcerato quale cliente indesiderato.

 

“Stante il famoso adagio di nota memoria (vedi Vespasiano) per il quale il denaro non puzza, mi stupisco del fatto che un signore con 400 mila euro non sia desiderato. Si ricorda che l’unico mezzo di pagamento avente valore legale nel Regno Pontificio, del quale anche la provincia di Viterbo fa parte, è la moneta sonante  – ironizza l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – per cui sarebbe sufficiente pretendere il pagamento in tale moneta da depositare successivamente sul conto corrente intestato alla casa circondariale di Viterbo. Se fossimo un paese serio – conclude Marinelli – il problema sarebbe facilmente risolvibile, ma fra chiese varie, mafie e banche, non si capisce chi detta le regole. E mentre discutiamo, i detenuti continuano a perdere giorno dopo giorno la propria umanità”.

Dietrofront privatizzazione Protezione Civile, Soldà esprime soddisfazione

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Decisione dettata dal buon senso. È palese che un organo che agisce per il bene dei cittadini deve continuare ad essere amministrato dallo Stato”

Roma – “Accolgo la notizia del passo indietro del governo con grande entusiasmo. La scelta di tramutare il Dipartimento della Protezione Civile in una società per azioni era del tutto illogica. Per quale assurdo motivo questa istituzione così fondamentale per la tutela e la salvaguardia dei cittadini italiani deve sfuggire ai controlli contabili della Corte dei Conti? Non esiste risposta a questo quesito. Ci vuole maggiore trasparenza sulle azioni condotte dal Dipartimento, e al tempo stesso porre fine alle spese folli non autorizzate”.

Con queste parole il vicepresidente dell’Italia dei Diritti, Roberto Soldà, saluta l’annuncio, secondo cui l’articolo 16 del Decreto Legge che prevede la conversione della Protezione Civile in Spa verrà espunto.

 

“Rimango favorevole all’aumento delle responsabilità per gli interventi della Protezione Civile nell’ambito delle proprie sfere di competenza – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – tuttavia, non voglio più vedere interventi scellerati, che esulano dalle mansioni, come la realizzazione delle strutture che hanno ospitato i recenti mondiali di nuoto di Roma”.

Scuola contaminata dall’amianto a Roma, l’appello della Dinnella

La viceresponsabile per il  II municipio di Roma dell’Italia dei Diritti: “Sono tre anni che il Comune promette interventi, ma intanto i bambini della Contardo Ferrini sono esposti a rischi di salute tutti i giorni”

 

 

Roma - “È assolutamente vergognoso, è dal 2006 che il comitato dei genitori sta portando avanti questa battaglia. La scuola Statale Primaria e dell’Infanzia, Contardo Ferrini, ha ottenuto la certificazione della presenza di amianto nei tre padiglioni di cui è composta, ma dopo mille promesse ad oggi non si vede nessun risultato concreto. Inoltre vorrei far presente che dal mese di novembre 2009, oltre mille bambini non possono giocare liberamente per i giardini della scuola per il pericolo della caduta delle pigne dai pini che ne circondano il perimetro. Cosa ci vuole ad effettuare una semplice operazione di potatura dei pini? Aspettiamo invano l’arrivo dei potatori della Multiservizi”.

 

È attraverso queste parole che Luigina Dinnella, viceresponsabile per il II municipio di Roma dell’Italia dei Diritti, lancia il suo appello affinché il caso della Contardo Ferrini venga affrontato in maniera decisiva.

Nel 2007 il Comune ha finanziato l'abbattimento immediato e la ricostruzione del primo padiglione che conteneva amianto ovunque, l'immediata sostituzione del tetto del secondo edificio ed il confinamento dell'amianto contenuto nelle pareti del terzo come misura temporanea. Il Comune  ha stanziato nel bilancio 2008 i fondi necessari alla demolizione e la successiva ricostruzione del terzo padiglione. Nel frattempo il municipio, ha deciso di abbattere e ricostruire il secondo fabbricato, ma il Comune ha cancellato dal bilancio 2009  proprio i fondi stanziati per il terzo.

Sono ora in corso i lavori sul secondo padiglione, mentre il terzo resta lì, in attesa di interventi definitivi. A tale scopo se ne sollecita la previsione a bilancio 2010.

Nel dicembre 2009 i genitori hanno ottenuto visione di una comunicazione dell’attuale responsabile del Rischio Amianto che dichiarava l'assenza di pericoli e rischi potenziali. Affermazioni che non hanno tranquillizzato il comitato.

I genitori sollecitano le autorità competenti a confermare i precedenti impegni materiali ed economici nel bilancio comunale 2010 per arrivare alla definitiva eliminazione dell’amianto dalla scuola.

 

“È imminente un incontro tra i rappresentanti del comitato genitori ed il responsabile per i Lavori Pubblici del Comune, dal quale spero escano impegni seri e decisi e non le solite promesse – fa notare l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – è incredibile come un problema semplice e banale nel nostro paese rischia di diventare una pratica insormontabile”.

A Taranto parte finanziamento per nuovo San Raffaele del Mediterraneo, il commento della Bellantuoni

La responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “Esprimo la mia piena soddisfazione per un’iniziativa così importante che vede al primo posto la salute di tutti i cittadini pugliesi”.

 

Taranto – È di ieri l’annuncio dato dal governatore Nichi Vendola e dall’assessore regionale al Bilancio, Michele Pelillo, in presenza di don Luigi Verzè, presidente del San Raffaele di Milano, dell’impegno preso dal governo regionale della Puglia di coprire l’intera parte del finanziamento pubblico per costruire a Taranto il nuovo ospedale San Raffaele del Mediterraneo. “Non posso che essere soddisfatta di una decisione così importante per tutti i cittadini pugliesi. Un’iniziativa del genere potrà cancellare almeno in parte i recenti scandali legati alla nostra sanità” questo il commento della responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, Manuela Bellantuoni. L’entità dell’investimento per la nuova struttura pubblica è di 120 milioni di euro, previsti 572 posti letto e 36 mesi per la realizzazione.

“La città di Taranto sarà coinvolta in un progetto legato alla tutela della salute e della ricerca scientifica. Finalmente – conclude con una punta di sarcasmo l’esponente del partito guidato da Antonello De Pierro – non sarà più necessario ‘emigrare’ per fare degli accertamenti più specifici”.

 

Docenti a mezzo servizio all’università di Genova, la Muratore scandalizzata

La viceresponsabile ligure dell’Italia dei Diritti: “Vicenda vergognosa che denota un malcostume nazionale oramai radicato. Che ci siano controlli più seri”

 

 

Genova – “Rimango esterrefatta dinnanzi a notizie del genere, stiamo assistendo sempre più al fenomeno di impoverimento della cultura del servizio. Abbiamo imparato a monetizzare qualsiasi cosa e alla fine siamo arrivati a farlo anche con le coscienze”.

Con queste parole, Patrizia Muratore, viceresponsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, esprime il proprio rammarico sulla questione dei professori assenteisti o part-time all’Università degli Studi di Genova.

L’ultimo caso emerso riguarda un docente della facoltà di ingegneria, che pur percependo uno stipendio annuo lordo di 97 mila euro, presta un servizio ridotto alla cattedra a cui è stato assegnato a causa delle sue attività lavorative parallele.

 

“Allo stato attuale delle cose posso affermare con tutta serenità che esiste una mancanza totale di controlli all’interno della pubblica amministrazione – nota l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – il ministro Brunetta potrà continuare a dare tutte le direttive che vuole, ma se non mette seriamente a rischio le poltrone di questi signori che abusano della propria posizione a danno dell’intera collettività, allora non risolviamo nulla. Invito il professore in questione a vergognarsi, questo sistema perverso che ha contribuito a creare ha tolto la speranza ai nostri figli di un futuro migliore”.

Allarme smog e diossina a Napoli, lo sdegno della Palmentieri

La viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti: “È necessario trovare delle soluzione alternative al problema degli inceneritori”.

 

Napoli – Medici in allarme in Campania per le ultime ricerche presentate all’Ordine di Napoli che documentano il crescente degrado ambientale e la conseguente diffusione di tumori e allergie nel territorio Campano. Le cifre sono preoccupanti: un bambino su 500 si ammala di neoplasia e tra il 1998 e il 2002 è stato riscontrato un aumento del 3,2% l’anno di casi di cancro,  specie in prossimità delle discariche. “La crescente produzione di smog nelle strade è un problema da non sottovalutare e la cui soluzione dovrebbe essere all’ordine dei giorno dei nostri governanti” afferma la viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti Licia Palmentieri.

E alla notizia di tracce di diossina riscontrate nel latte materno la Palmentieri dichiara: “È doveroso contrastare con forza l’abuso dell’impiego di inceneritori e promuovere metodi alternativi di riciclaggio di rifiuti. Non posso non condannare poi – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – gli incendi ai danni di numerosi cassonetti della città provocati come tutti ben sanno dalla Camorra, con lo scopo di creare un clima di tensione e che contribuiscono certamente al deterioramento del nostro territorio”.

Minacce di morte con falce e martello al consigliere Pdl, la solidarietà della Sassone

La viceresponsabile romana dell’Italia dei Diritti: “Esprimo tutta la mia solidarietà al consigliere Folgori. Gesto deplorevole perpetuato attraverso l’abuso sconsiderato di simboli politici”

 

Roma – “Condanno l’episodio di cui è stato vittima il consigliere Folgori, gesto che attenta alla vita democratica, e che ha come effetto quello di generare scompiglio fra i partiti. Vorrei sottolineare che spesso chi si macchia di questi crimini, nascondendosi dietro loghi politici per raggiungere i propri scopi, non ha nessuna ideologia, poiché nel nostro Paese ciascun partito segue una strada democratica che ripudia gesti simili”.

Attraverso queste parole Antonella Sassone, viceresponsabile romana dell’Italia dei Diritti,  commenta l’atto intimidatorio nei confronti del consigliere provinciale del Pdl, Enrico Folgori, tentando di smorzare le polemiche nate intorno al caso.

All’interno dell’automobile del consigliere è stata rovesciata una tanica di benzina, mentre all’esterno sono stati verniciati simboli raffiguranti falce e martello, e una scritta recante una minaccia di morte.

L’episodio si è verificato presso il quartiere Quadraro di Roma.

 

“In Italia ancora si deve comprendere la cultura del dialogo – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – l’unico strumento che può preservare la vita democratica del nostro paese”.

Baby gang aggredisce disabile e molesta ragazzina a Vicenza, il commento di Zagbla

Il responsabile per il Veneto dell’Italia dei Diritti: “Fatti condannabili ma non riconducibili all’immigrazione”.

 

Vicenza – “Mi sconcerta venire a conoscenza di un accanimento così grave ai danni di persone indifese, ma non possiamo ricondurlo necessariamente al problema dell’immigrazione, soprattutto in un clima così duro e forviante come quello delle prossime elezioni regionali”. Questo è il commento del responsabile per il Veneto dell’Italia dei Diritti, Emmanuel Zagbla alla dichiarazione fatta da un assessore regionale del Veneto riguardante un’aggressione che sarebbe avvenuta a Bassano del Grappa (Vicenza), ad opera di una baby gang nei confronti di un disabile e di una ragazzina. Secondo il resoconto del politico in questione, la baby gang, composta da un gruppo di adolescenti extracomunitari e da un italiano, è riuscita a darsi alla fuga all’arrivo dei carabinieri. “L’atto di questi ragazzini è indubbiamente condannabile ma denota sicuramente un disagio sociale che ha radici ben più profonde di quelle legate al soggiorno degli stranieri in Italia. È fondamentale pertanto, – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – non sfruttare la questione a livello politico ma impegnarsi con serietà per ostacolare tali fenomeni in continua crescita”.

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