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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

Chi Siamo Aderisci

Scalo Fiumicino secondo nella lista dei peggiori, la Piredda commenta

La responsabile per i Trasporti dell’Italia dei Diritti : “Inadeguatezza causata da una carenza nell’organico”

 

 “Il problema purtroppo non è nuovo né tantomeno circoscritto ai soli disagi causati dai ritardi dei voli ma anche ai prezzi esorbitanti dei servizi esterni e alla lungaggine al ritiro bagagli”. Commenta così Maruska Piredda, responsabile per i Trasporti dell’Italia dei Diritti, la classifica stilata da Eurocontrol che colloca lo scalo romano tra i peggiori in Europa per ritardo medio dei voli, per il prezzo eccessivamente alto dei parcheggi e delle corse dei taxi. Spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Sullo scalo capitolino sono stati trasferiti e deviati molti voli senza il conseguente adattamento dello stesso in termini di strutture e personale. Non si tiene conto che le attese estenuanti dipendono anche da un organico che è da tempo sottodimensionato, problema questo che porta gli stessi addetti alla pulizia dell’aereo a doversi occupare anche dello scarico dei bagagli causando così dei ritardi fisiologici. Non si può – conclude la Piredda -  non sottolineare e porre rimedio al più presto all’inadeguatezza infrastrutturale in perfetto stile italiano dell’aeroporto di Fiumicino e dei relativi problemi a cui vengono sottoposti i viaggiatori pur essendo questo un periodo considerato di bassa stagione”.

Sgominato traffico prostitute nel Foggiano, la denuncia della Lusi

La vice responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti : “ La violenza sulle donne è un problema universale”

 

 “L’episodio accaduto alle prime luci dell’alba a Foggia mette in evidenza i problemi correlati ai flussi migratori irregolari che avvengono in maniera incontrollata nel nostro paese”. Queste le parole di Patrizia Lusi, viceresponsabile per la Puglia dell’ Italia dei Diritti, a seguito della scoperta da parte delle forze dell’ordine di un giro di prostituzione gestito da otto bulgari. “Grazie al coraggio di alcune delle donne sfruttate - continua la Lusi – si è portata alla luce una piccola parte di quella realtà che tristemente caratterizza la Puglia,  regione nella quale il fenomeno dell’ immigrazione clandestina non si può ancora considerare pienamente sotto controllo. Il problema della violenza sulle donne deve venire considerato nella sua universalità valicando i confini delle diverse nazionalità. Le istituzioni e le forze dell’ordine – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – devono intervenire e monitorare costantemente  la preoccupante condizione delle donne in Italia ”.

Poche donne nelle istituzioni siciliane, l’analisi della Lusi

La responsabile per le Pari Opportunità dell’Italia dei Diritti: “Alle donne ai vertici si richiedono impegno e capacità, per gli uomini la professionalità è un optional”

 

 

“Il dato che è emerso dalla ricerca del Pd riguardo alla regione Sicilia non fa altro che riflettere una situazione nazionale che mette l’Italia agli ultimi posti tra i paesi democratici come capacità di coinvolgimento delle donne nelle istituzioni”. Queste le prime amare parole della responsabile per le Pari Opportunità dell’Italia dei Diritti Patrizia Lusi all’indomani della diffusione dei dati di una ricerca del Partito Democratico sulla scarsa presenza delle donne nelle istituzioni siciliane, percentuale che aggrava la già bassa rappresentanza a livello nazionale. Spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “In particolare, alle poche donne presenti nei vertici di partito o nei posti chiave delle amministrazioni pubbliche e degli enti privati, vengono richiesti capacità, impegno, preparazione e competenza mentre  agli uomini che occupano le medesime posizioni non è imposto alcun tipo di professionalità specifica”. Polemizzando contro il disinteresse della politica verso le delicate tematiche legate al sostegno delle esigenze familiari, la Lusi conclude con una stoccata proprio verso coloro che di questi problemi dovrebbero occuparsi: “La difficoltà delle donne di entrare in politica dipende anche da politiche sociali e della famiglia insufficienti sia a livello nazionale ma soprattutto a livello di enti locali. La scarsità di asili nido comunali o aziendali, ad esempio, determina la fuoriuscita dal mondo del lavoro di una grossa percentuale di donne dopo la nascita del primo figlio”.

 

 

 

 

Operazione sicurezza a Pescara, l’opinione della Del Greco

La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti :“Bisogna rimuovere le cause patologiche del problema”

 

“Sono favorevole alla decisione di combattere la microcriminalità con controlli notturni sul territorio da parte della Polizia, ma questo non deve rimanere un intervento isolato”. Commenta così Lea Del Greco, responsabile per la provincia di Pescara dell’Italia dei Diritti, la decisione presa dal sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia di attivare il servizio di pattugliamento a piedida parte della Polizia Municipale. “Mi preme sottolineare – continua la Del Greco – che il problema della microcriminalità purtroppo non interessa solo la zona di Pescara Vecchia ma si estende anche a tutte le zone periferiche della provincia abruzzese dove permangono fenomeni di degrado e di delinquenza. Sono sconcertata dalla decisione presa dall’amministrazione comunale di chiudere la sede della Caritas e diversi consultori della provincia. Il problema deve essere risolto partendo dalle radici, assicurando e tutelando quindi tutte quelle strutture pubbliche che  assistono le persone più disadattate e bisognose. Anche la rimozione delle panchine nei parchi pescaresi per fronteggiare il problema dei senzatetto – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –  la ritengo un’opera improduttiva e sfavorevole ai cittadini che mi avranno al loro fianco nella protesta ad hoc denominata ‘Una sedia per la civiltà’ ”.

Impennata di cassaintegrati e licenziamenti in Lombardia, l’allarme di Criseo

Il responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Si pensa solo alle leggi per le liste elettorali trascurando le vere emergenza del Paese”

 

 

“La recessione non si arresta e si fanno i decreti per le liste elettorali. Mentre la crisi avanza e la fine, secondo recenti dichiarazioni sindacali, proseguirà fino al prossimo anno ci si arroventa la mente a risolvere altre emergenze di tipo elettoralistico”. Questo il primo amaro commento del responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti Giuseppe Criseo alla scioccante notizia dell’impennata di ricorsi alla cassa integrazione e ai licenziamenti a Milano e nel resto della Lombardia che nei primi due mesi del 2010 la relegano ad una delle regioni più disastrate del resto del Paese. Spiega con parole dense di preoccupazione l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “L'aumento della cassa integrazione nella nostra regione rispetto al 2009 è arrivato a un dato tremendo: più 241 solo per l'industria. Dalla cassa ordinaria si passa a quella straordinaria e poi alla mobilità, questa è la vera emergenza del Paese. Non basta  però pensare solo alla parte economica che tra l'altro è insufficiente  e non copre tutti i cittadini in difficoltà: occorre provvedere a riconvertire interi settori lavorativi investendo ad esempio sulle energie rinnovabili ma anche sul riciclo dei rifiuti che possono diventare una buona occasione di guadagno. Ci uniamo anche noi – conclude Criseo - all'appello del presidente delle piccole e medie imprese di Confapi Paolo Galassi perché se continuano a retrocedere le aziende di minori dimensioni che costituiscono l'ossatura del Paese, non ci saranno più vie d'uscita”.

Con i soldi del G8 pagò l’arredamento del figlio, la reazione di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Atteggiamento inqualificabile”

 

“Ogni giorno emergono nuove notizie incresciose che delineano una situazione paradossale”. E’ la reazione di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, ai nuovi particolari emersi sulla condotta degli imprenditori al centro dello scandalo sul G8. L’indagine della Magistratura ha evidenziato che, pur di aggiudicarsi gli appalti, tali personaggi erano disposti a pagare persino il banchetto di nozze di un'impiegata del dipartimento che gestiva i grandi eventi. Non solo, a quanto pare, i tessuti per arredare la casa del figlio di Angelo Balducci, uno degli imprenditori coinvolti nello scandalo, furono addebitati alla società Maddalena che ha realizzato il palazzo delle conferenze per il G8. Le rivelazioni sono contenute nella relazione trasmessa dai pubblici ministeri di Perugia Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi al giudice per chiedere di negare la scarcerazione allo stesso Balducci, a Mauro Della Giovampaola e all'imprenditore Diego Anemone, in cella come Fabio De Santis, tutti accusati di corruzione. Argomenti che sono stati ritenuti validi, tanto che la richiesta della difesa per la remissione in libertà è stata negata ieri sera dal gip Paolo Micheli. “Siamo di fronte - afferma l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - ad un atteggiamento inqualificabile. E pensare che i cittadini sono costretti ad andare avanti quotidianamente tra mille difficoltà, mentre questi furbetti hanno pensato bene di dilapidare i soldi pubblici per i loro fini personali. L’auspicio - conclude Soldà - è che le indagini proseguano speditamente”.

Detenuto si suicida a Padova, l’opinione di Girlando

Il responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti: “È necessario un nuovo programma per il ripristino dello Stato di diritto nelle carceri”

Roma – “Questi tragici eventi evidenziano come oramai sia necessario un nuovo programma di ripristino dello Stato di diritto nelle carceri italiane”. Questo il commento del responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti Giuliano Girlando alla notizia dell’ennesimo suicidio avvenuto in questi giorni nella casa circondariale di Padova. Il detenuto in questione, 35 anni, salernitano, condannato per omicidio volontario, era caduto in depressione dopo alcuni lutti in famiglia, e in quest’ultimo periodo dopo ripetuti scioperi della fame si era lamentato più volte della scarsa attenzione alle sue problematiche da parte degli operatori penitenziari.

“Le condizione delle carceri italiane peggiorano di anno in anno – afferma l’esponente guidato da Antonello De Pierro –. Il sovraffollamento e la mancanza di tutela dei diritti dei carcerati rendono necessaria un’attività di maggior controllo e ausilio all’interno degli istituti di pena. Questo sarà possibile solo attraverso un impegno serio e costante della nostra amministrazione. Strutture efficienti in grado di accogliere adeguatamente i detenuti – conclude Girlando – non indicano altro che il grado di civiltà di un Paese”.


Sventata frode all’Erario per 20 milioni di euro a Pisa, la Attanasio commenta

La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: “E’ giusto che i responsabili paghino”

 

 

“Auspico che si arrivi al più presto possibile a capo della faccenda con la speranza che non si tratti dell’ennesima storia italiana senza fine”. E’ la prima reazione di Sara Attanasio, responsabile per la provincia di Pisa dell’Italia dei Diritti, alla notizia della scoperta da parte della Procura di Livorno di una frode ai danni dell'Erario, che per anni ha consentito ai soggetti coinvolti di usufruire di indebiti rimborsi Irpef ed Iva per circa 20 milioni di euro. Le indagini erano state avviate nel 2006 dall'Agenzia delle Entrate della Toscana che aveva rilevato come numerose dichiarazioni dei redditi ed Iva con particolari anomalie fossero tutte riferibili ad alcuni ben precisi intermediari per la trasmissione telematica delle stesse e ad alcuni soggetti, persone fisiche o giuridiche, tutti residenti a Pisa e Livorno. “Voglio lanciare un messaggio di speranza - afferma l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - augurandomi che i responsabili della frode siano celermente individuati e puniti. Il concetto che essere onesti non conviene - ammonisce la Attanasio - non deve più passare”.

Clandestina rischia morte dopo aborto, lo sdegno di Lo Verde

Il viceresponsabile per l’Immigrazione dell’Italia dei Diritti: “Questa caccia alle streghe contro gli immigrati non fa altro che alimentare paure tra chi ha più bisogno di aiuto”

Roma – “Episodi come questo sono solo la punta dell’iceberg di una caccia alle streghe contro la clandestinità che alimenta paure a 360 gradi”. Con queste parole il viceresponsabile per l’Immigrazione dell’Italia dei Diritti Antonino Lo Verde commenta la notizia che vede coinvolta una ragazza africana di ventidue anni salvata per miracolo presso l’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone dopo essersi procurata un aborto. La donna si rifiutava di rivolgersi al personale medico specializzato in quanto sprovvista di documenti in regola per soggiornare in Italia e, terrorizzata all’idea di essere rimpatriata, ha rischiato di perdere la vita. A salvarla un medico straniero che l’ha convinta a raggiungere l’ospedale per ricevere le cure necessarie. “A Milano le forze dell’ordine si sono organizzate per effettuare maggiori controlli nei confronti degli stranieri irregolari. Questo di fatto ha creato un mondo ancor più sommerso di quello esistente un anno fa. Gli immigrati – continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – non sono certo diminuiti e ragazzine rischiano la vita perché terrorizzate all’idea di essere condotte con forza alla frontiera. Mi rattrista il fatto che la collettività non tenga conto dei problemi che accomunano la maggior parte degli extracomunitari. Sempre più spesso la solidarietà si ravvisa solo nelle singole persone, nei medici di turno, nei poliziotti più comprensivi. Questo – conclude Lo Verde – dovrebbe farci riflettere”.

Il Comune di Roma affitta le sale municipali ai partiti politici, Soldà commenta

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “L’iniziativa dovrebbe essere estesa a tutte le realtà associative, tutto l’anno”

 

 “Fa bene il Comune a mettere a disposizione delle forze politiche, giustamente a pagamento, la Sala del Carroccio e la Sala della Protomoteca per le manifestazioni elettorali”. E’ il commento di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, all’iniziativa messa in campo dal Campidoglio per far fronte alle tante spese che gravano sull’amministrazione pubblica nel periodo elettorale. “Come Italia dei Diritti - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – per una volta non possiamo che essere d’accordo con questa amministrazione comunale, anzi vorremmo che la possibilità di utilizzare delle strutture così prestigiose sia offerta a tutti. Allora perché non estenderla anche al mondo associativo, a cui nel corso dell’anno ritornerebbe utile?”. Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti interviene anche sui nuovi spazi per le affissioni allestiti dal Comune. “Va bene l’aumento della superficie espositiva legale, ma non dimentichiamoci di potenziare i controlli e inasprire le sanzioni nei confronti di chi viola la legge”.

Bullismo tra alunni a Giulianova, Soldà invita al dialogo

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Una maggiore dialettica tra istituzioni e famiglie è fondamentale per bloccare sul nascere tali fenomeni”

Roma – “L’inserimento scolastico non solo nelle grandi città ma anche nei piccoli centri può risultare spesso problematico”. Questo ha affermato il vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà commentando una recente notizia riguardante un episodio di bullismo avvenuto nella scuola media di Giulianova, in provincia di Teramo. Secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri, uno studente di 13 anni dopo una discussione, ha minacciato con un taglierino un suo compagno di 11. Le forze dell’ordine hanno subito allertato il Tribunale dei minori e inviato la segnalazione ai servizi sociali della Asl di competenza. “Fondamentale in questi casi è il dialogo che si deve creare tra le istituzioni e le famiglie dei ragazzi – continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –. Dobbiamo indagare a fondo su problemi del genere per avere una risposta adeguata in grado di bloccare fenomeni delinquenziali che potrebbero degenerare. Sono convinto – conclude Soldà – che un maggior stato di allerta anche tra i banchi di scuola non può che fare bene”.

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