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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

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Ennesimo stop a lista Pdl nel Lazio, la risposta di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti:“La sentenza del Tar è l’ennesima conferma che la lista romana del partito di Berlusconi non può essere riammessa”

 

Roma  - “La giustizia va rispettata, il Pdl si arrenda, la lista candidata alle Regionali nel Lazio non parteciperà alla prossima competizione elettorale”. Così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, commenta l’ennesima risoluzione, questa volta emessa dal Tar del Lazio sull’esclusione della lista romana del Pdl. Dopo la pronuncia dell’ufficio centrale regionale, anche i giudici del Tar hanno bocciato il ricorso per la riammissione del listino Polverini nella provincia di Roma. A tal proposito l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro afferma: “Basta con i ricorsi, è ormai chiaro che le pretese del centrodestra non hanno fondamento di giustizia”. Secondo la sentenza Tar, infatti, il decreto salva-liste non può essere applicato al Lazio, inoltre, non ci sarebbero prove della permanenza dei delegati Pdl all’interno dell’ufficio elettorale. Intanto, il prossimo sabato, il Popolo della Libertà scenderà in piazza per continuare a far valere le proprie ragioni, al riguardo Soldà commenta:“È un ulteriore vano tentativo per chiedere la riammissione di un listino fuori legge”.

 

 

Ennesimo stop a lista Pdl nel Lazio, la risposta di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti:“La sentenza del Tar è l’ennesima conferma che la lista romana del partito di Berlusconi non può essere riammessa”

 

Roma  - “La giustizia va rispettata, il Pdl si arrenda, la lista candidata alle Regionali nel Lazio non parteciperà alla prossima competizione elettorale”. Così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, commenta l’ennesima risoluzione, questa volta emessa dal Tar del Lazio sull’esclusione della lista romana del Pdl. Dopo la pronuncia dell’ufficio centrale regionale, anche i giudici del Tar hanno bocciato il ricorso per la riammissione del listino Polverini nella provincia di Roma. A tal proposito l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro afferma: “Basta con i ricorsi, è ormai chiaro che le pretese del centrodestra non hanno fondamento di giustizia”. Secondo la sentenza Tar, infatti, il decreto salva-liste non può essere applicato al Lazio, inoltre, non ci sarebbero prove della permanenza dei delegati Pdl all’interno dell’ufficio elettorale. Intanto, il prossimo sabato, il Popolo della Libertà scenderà in piazza per continuare a far valere le proprie ragioni, al riguardo Soldà commenta:“È un ulteriore vano tentativo per chiedere la riammissione di un listino fuori legge”.

 

 

Ancora emergenza rifiuti a Napoli, il punto di Di Mauro


Il viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti commenta l’effettiva mancata risoluzione del disagio sociale

 

Napoli, 17 marzo 2010 – “L’emergenza mai risolta e mai effettivamente monitorata nei suoi risvolti più imbarazzanti continua a palesarsi a discapito degli impotenti cittadini”. Usa queste parole il viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti Angelo Di Mauro per commentare il ritorno dei cumuli di spazzatura e dei cassonetti in fiamme nel pieno centro di Napoli. “Nei mesi scorsi sono stati sapientemente allontanati i rifiuti dalle telecamere – incalza l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – ma oggi, come era prevedibile senza la realizzazione di siti adatti e senza un concreto accordo tecnico e politico, assistiamo al loro maleodorante ritorno. Il risultato di questa imbarazzante negligenza – conclude Di Mauro – è l’ennesimo colpo inferto alla fiducia della popolazione, ancora una volta colpita dalla cattiva politica e ingannata dall’ipocrisia della propaganda”.

Ennesimo stop a lista Pdl nel Lazio, la risposta di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti:“La sentenza del Tar è l’ennesima conferma che la lista romana del partito di Berlusconi non può essere riammessa”

 

Roma  - “La giustizia va rispettata, il Pdl si arrenda, la lista candidata alle Regionali nel Lazio non parteciperà alla prossima competizione elettorale”. Così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, commenta l’ennesima risoluzione, questa volta emessa dal Tar del Lazio sull’esclusione della lista romana del Pdl. Dopo la pronuncia dell’ufficio centrale regionale, anche i giudici del Tar hanno bocciato il ricorso per la riammissione del listino Polverini nella provincia di Roma. A tal proposito l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro afferma: “Basta con i ricorsi, è ormai chiaro che le pretese del centrodestra non hanno fondamento di giustizia”. Secondo la sentenza Tar, infatti, il decreto salva-liste non può essere applicato al Lazio, inoltre, non ci sarebbero prove della permanenza dei delegati Pdl all’interno dell’ufficio elettorale. Intanto, il prossimo sabato, il Popolo della Libertà scenderà in piazza per continuare a far valere le proprie ragioni, al riguardo Soldà commenta:“È un ulteriore vano tentativo per chiedere la riammissione di un listino fuori legge”.

 

 

In Lombardia la«Quinta Mafia» italiana, l’analisi di Criseo

 


 

Il responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: ”Risultato della mancanza di legalità”

 

 

 

Milano, 17 marzo 2010 – “In un paese che ha in Parlamento decine di condannati non credo sia possibile meravigliarsi”. Con queste amare parole Giuseppe Criseo, responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti, commenta le dichiarazioni di Don Luigi Ciotti sull’infiltrazione mafiosa nella regione settentrionale. Secondo il fondatore di Libera, seppur lontana geograficamente dalle terre ove tradizionalmente impera il sistema malavitoso, è vittima degli interessi delle cosche tanto da risultare al quinto posto per il numero di beni confiscati dalla giustizia. “Le organizzazioni criminali trovano terreno fertile per i loro interessi – incalza l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – a causa di una banda di politicanti impegnati a eludere e mutare le leggi quali fossero ostacoli per il popolo. La modifica della norma sugli scrutatori, uno dei tanti esempi di lottizzazione, getta un’ombra persino sulla democratica scelta degli elettori nella scelta dei loro rappresentanti”, conclude Criseo.

 

In carcere l’ex vicepresidente della Puglia, il commento di Pisanello

Il viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “L'ennesimo arresto di un'esponente del centrosinistra dimostra l'imparzialità della magistratura

Bari“La magistratura deve continuare senza interferenze nel suo lavoro. L’arresto di oggi è la prova che la giustizia italiana è super partes e che cerca solo di accertare se sono stati commessi illeciti”. Sono queste le parole del viceresponsabile dell’Italia dei Diritti per la Puglia, Luciano Pisanello, circa l’arresto, avvenuto questa mattina, dell’ex vicepresidente della Giunta regionale pugliese, Sandro Frisullo.

L’accusa è quella di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta. Le indagini sono scattate nei mesi scorsi, quando l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, dichiarò di aver offerto a Frisullo escort e denaro in cambio di vantaggi nell'aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce.

 

“Tutto questo dimostra la dilagante corruzione nella nostra società – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro -. Inoltre i gravi indizi si fondano sulle intercettazioni telefoniche ed ambientali, spesso necessarie per arrivare alla verità, ma che questo governo vorrebbe eliminare”.

 

Il viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti sottolinea anche come questo caso smentisca i soliti attacchi denigratori nei confronti della magistratura da parte del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.  “Bisogna far pulizia dall'interno stesso dei partiti altrimenti questo berlusconismo diffuso anche a sinistra porterà il nostro Paese alla disfatta assoluta – conclude -. Bisogna quindi candidare gente che non abbia condanne penali e, chi riveste cariche istituzionali, non deve avere processi pendenti per reati contro la pubblica amministrazione”.

Arrestato per stupro il guru di Re Maya, il commento di Soldà


Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Un plauso alle forze dell’ordine”

 

Roma, 17 marzo 2010 - “Faccio un doveroso plauso alle forze dell’ordine”. Così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, commenta l’arresto di Danilo Speranza, leader della setta Re Maya, per violenza sessuale, truffa aggravata, induzione a pericolo immaginario, false dichiarazioni all'autorità giudiziaria. Secondo l’accusa, infatti, il sedicente guru, sfruttando la sua capacità di persuasione e le eventuali difficoltà economiche o morali dei suoi adepti, avrebbe abusato sessualmente di bambini intorno ai 10-12 anni e intascato migliaia di euro dai suoi assistiti per le sue prestazioni curative.

“Con amarezza apprendo che non c’è limite alla meschinità umana - aggiunge l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –  ma con altrettanta soddisfazione gioisco per il ritorno alla libertà di tutte le famiglie rovinate da questo folle”.

De Pierro incatenato al Municipio di Ostia contro la corruzione dei vigili urbani capitolini

Il presidente dell’Italia dei Diritti::“Pretendiamo una risposta dal sindaco Alemanno. La nostra battaglia andrà comunque avanti”

Roma – Continua la protesta del leader dell’Italia dei Diritti, Antonello De Pierro, contro la corruzione dei vigili urbani e dei dipendenti degli uffici tecnici comunali, fenomeno per la cui risoluzione il movimento chiede una rotazione triennale intermunicipale del personale. Il presidente, incatenatosi dinanzi alla sede del Municipio di Ostia, è ancora in attesa dell’apertura di un tavolo di confronto con gli organi competenti per evitare che politiche collusive possano in qualche modo interagire col alcuni appartenenti al corpo di polizia municipale e agli uffici predetti.

“Il silenzio non fermerà la nostra causa. Chiedo un incontro per parlare del tema del trasferimento dei vigili, per evitare i continui tentativi di corruzione e concussione che ledono l’art. 97 della Costituzione Italiana secondo cui si garantisce l’imparzialità e la trasparenza nell’espletamento della funzione amministrativa”, ribadisce De Pierro.

L’iniziativa, portata avanti dal movimento nato a difesa e tutela dei cittadini, vuole sollevare all’attenzione dell’opinione pubblica un problema reale e tangibile, alla luce delle troppe denunce pervenute. “Chiediamo che ogni tre anni vi sia una rotazione intermunicipale dei vigili urbani e degli impiegati delle U.O.T. dei Municipi per assicurare la massima trasparenza e legalità nello svolgimento delle funzioni pubbliche e per evitare omissioni e illeciti durante l’espletamento dei compiti d’istituto”, continua De Pierro.

Nonostante gli innumerevoli incatenamenti passati, la raccolta di 30.000 firme e un gruppo di circa 4.000 persone sul social network Facebook, il problema sembra non interessare né al sindaco Alemanno né all’assessore al Personale, Enrico Cavallari a cui il primo cittadino aveva demandato la risoluzione. Per questo motivo il presidente De Pierro annuncia altri incatenamenti “non escludendo, in caso di persistenza di silenzio e immobilismo, di ricorrere a forme più radicali di lotta non violenta, per sradicare un malcostume che lede i diritti dei cittadini e scredita l’immagine dell’intero apparato degli uffici comunali”.

Fluminimaggiore contro incremento costo dell’acqua, Carta interviene


Il viceresponsabile per la Sardegna dell’Italia dei Diritti solidale con la cittadinanza insorta

 

Cagliari, 17 marzo 2010 – “E’ una vergogna. Solidarietà totale va agli abitanti come a tutti i cittadini che ogni giorno vedono l’allontanamento di quelle risorse primarie che, in quanto tali, dovrebbero ottenere gratuitamente e senza rischi alcuni”. Queste le parole usate da Franco Carta, viceresponsabile per la Sardegna dell’Italia dei Diritti, per commentare la protesta della popolazione di Fluminimaggiore, comune di tremila anime della provincia di Carbonia-Iglesias, contro il passaggio della gestione dell’acquedotto alla società Abbanoa, e il relativo ed esponenziale incremento della tariffa per l’utenza idrica.

“Al di là della regolarità legale o morale del passaggio di gestione, cosa che potrebbe dar adito a molteplici opinioni - aggiunge l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -, non bisogna dimenticare che se il costo del metro cubo d’acqua passasse da quindici centesimi a un euro e settanta  senza nessun servizio aggiuntivo o vantaggio che lo giustifichi, si concretizzerebbe un sopruso finanziario senza precedenti. Condivido a pieno la “resistenza” pacifica ma decisa, sperando che tali forme di opposizione rappresentino un esempio e aprano gli occhi a tutte le frange di popolo che per rassegnazione o poca fiducia rimangono silenti ad osservare e a subire. Mi auguro, infine - conclude Carta -, che il signor Ugo Cappellacci, magari illuminato da qualche divino intervento, si accorga finalmente di essere da circa un anno governatore dei sardi, ruolo che lo obbliga non solo a impegnarsi per la soluzione dei problemi della nostra regione, ma soprattutto a non esserne causa con comportamenti permissivi, spesso e volentieri conniventi”.

 

 


Strade dissestate a Dragona, la denuncia dell’Italia dei Diritti

La viceresponsabile per il  XIII Municipio di Roma, Carmen Rossi: “E’ una vergogna vedere le nostre strade in questo stato. Bisogna intervenire per la sicurezza dei cittadini”

Roma - “Il sindaco Alemanno ha parlato di importanti interventi per la messa in sicurezza di alcune strade del nostro municipio, ma non si vede nessun risultato. Anzi, solo un peggioramento della situazione”. Queste le parole di Carmen Rossi, viceresponsabile per il XIII Municipio di Roma dell’Italia dei Diritti, circa lo stato di degrado e di cattiva manutenzione del manto stradale a Dragona, in particolare delle vie di Dragone, Carlo Casini e Francesco Donati.

 

Ancora una volta l’Italia dei Diritti denuncia le pessime condizioni in cui vertono alcune strade  dei quartieri periferici della Capitale. A Dragona, come testimoniano molti cittadini, le voragini apertesi sulla strada, rendono impraticabili alcune vie, mettendo in serio pericolo motociclisti, ciclisti e le auto che circolano. “Bisogna porre l’attenzione sulla cattiva gestione del manto stradale e fare in modo che l’amministrazione comunale spenda meglio le cospicue cifre di denaro versato dai contribuenti per le opere di pubblico utilità – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro -. E’ nell’interesse dei cittadini, e per la loro sicurezza, che è necessario agire tempestivamente”.

 

Nel XIII Municipio il Comune ha da poco aperto alcuni cantieri per intervenire sull’asfaltatura, ma la situazione ormai sta diventando sempre più insostenibile. “Noi dell’Italia dei Diritti non possiamo fare altro che denunciare a gran voce questa situazione, mettendo in dubbio non solo il criterio per il quale alcune strade vengono asfaltate e altre no, ma anche la qualità del materiale impiegato durante i lavori – conclude la Rossi -. “E’ vergognoso assistere a questo spettacolo che ogni giorno mette a rischio l’incolumità dei cittadini”.

Corruzione vigili urbani a Roma, De Pierro si incatena davanti agli studi di Sky

Il presidente dell’Italia dei Diritti: “Inaccettabile il perdurante silenzio della giunta Alemanno“

 

Roma, 17 Marzo 2010 – Prosegue la serie annunciata di incatenamenti da parte del presidente dell’Italia dei Diritti Antonello De Pierro. Dopo le sedi istituzionali del Campidoglio e della Regione Lazio e quelle di alcune testate giornalistiche nazionali come “La Repubblica” e “Il Messaggero”, questa mattina teatro dell’eclatante gesto di dissenso del leader del movimento sono stati gli studi televisivi di Sky. Motivo della protesta, la battaglia da mesi condotta dall’organizzazione extraparlamentare contro la corruzione dei vigili urbani e dei dipendenti degli uffici pubblici comunali, fenomeno per la cui risoluzione l’Italia dei Diritti chiede una rotazione triennale intermunicipale del personale di questi comparti lavorativi. Duro l’attacco del presidente Antonello De Pierro: “L’amministrazione capitolina continua a rimanere sorda alle nostre insistenti richieste. La nostra iniziativa, oltre che mirata a tutelare i diritti dei cittadini, vuole salvaguardare l’integrità del Corpo dei vigili urbani e più in generale della p.a. comunale, spesso oggetti di pesanti accuse quali corruzione e concussione, a causa di pochi elementi isolati”. Né l’intervento della vigilanza privata di Sky, che inspiegabilmente, travalicando i limiti di competenza, ha tentato di ostacolare la civile forma di protesta inscenata rigorosamente su suolo pubblico, accampando addirittura la giustificazione banale e inconsistente che fosse vietato scattare foto o fare riprese al marchio di fabbrica della televisione di Rupert Murdoch, ha impedito al numero uno dell’Italia dei Diritti di lanciare un ulteriore appello al sindaco Alemanno:”Forti delle oltre trentamila firme raccolte a sostegno della nostra battaglia, proseguiremo con gli incatenamenti a oltranza e se le nostre richieste continueranno a restare nel silenzio – conclude De Pierro – , come già ribadito più volte, riterremo i componenti della giunta politicamente responsabili”.

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