Il responsabile laziale dell’Italia dei Diritti:”Progresso raggiunto con un ventennio di ritardo”
Roma – Il liceo scientifico Keplero è il primo istituto romano a istallare nei bagni distributori di preservativi, mettendo in pratica la mozione, approvata nel giugno 2009 dal Consiglio provinciale, per la campagna di sensibilizzazione dei giovani all’uso dei metodi contraccettivi. Alla soddisfazione del personale didattico e degli studenti si aggiunge quella di Vittorio Marinelli, responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti, che dichiara: “L’Italia, come al solito, partecipa al progresso sociale con un ventennio di ritardo in quanto la novità sbandierata oggi nel nostro «regno pontificio» e’invece prassi consolidata nella vicina e giacobina nazione francese, dove gli stessi servizi sono presenti non solo nelle scuole ma in ogni luogo utile alla distribuzione del «prezioso utensile». I profilattici dovrebbero essere gratuiti, a totale costo del Servizio Sanitario Nazionale in virtù del pacifico principio che «e’ meglio un etto di prevenzione che un chilo di cura». Il nostro paese – incalza l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - dimentica che l’unico modo di profilassi sia il preservativo, mentre si affida alle le più disparate ideologie che dovrebbero intercettare adolescenti con il testosterone a palla, tanto per usare un linguaggio comune con i beneficiari della sospirata innovazione. L’invito alla castità non può che assumere le sembianze della comica quando c’e’ poco da scherzare, purtroppo. Già nel lontano 1998 denunciai l’allora ministro della Salute Rosy Bindi per epidemia colposa e strage, in violazione degli artt. 40 e 452 del codice penale. Sembra infatti che i vari ministeri, assessorati e vari baracconi, impegnati a sperperare pubblico denaro con consulenze e facezie del genere, dimentichino che compito principale delle loro signorie sia tutelare la salute dei cittadini, in ottemperanza del basilare art. 32 della Costituzione. Nel frattempo gli studenti di ieri sono andati via, alcuni all’estero e altri direttamente al cimitero per la bigotta ipocrisia di pochi”, conclude amaramente Marinelli.
Il responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti: “Decisione che garantisce la legalità delle elezioni”
“L’attacco alla legalità da parte del centrodestra e del Governo è stato sventato”. E’ questo il primo commento di Giuliano Girlando, responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti, al nuovo brusco stop, imposto dal Tar del Lazio, al Pdl e a Renata Polverini, candidata alla presidenza della regione Lazio per il centrodestra. I giudici hanno respinto la richiesta con cui il Pdl contestava la decisione della Corte d'Appello di escludere la lista di Roma e provincia, rinviando al 6 maggio l’udienza per discutere il merito del ricorso e precisando che l’eventuale rinvio alla Corte Costituzionale sulla legittimità del decreto cosiddetto ‘salva-liste’ sarà deciso in quella sede. Il ricorso non è stato dunque respinto ma, allo stesso tempo, le toghe hanno deciso di non riammettere in via cautelativa la lista, in quanto non c'è certezza né prova che il delegato all'atto della presentazione della stessa avesse con sé tutta la documentazione. “La decisione del tribunale – afferma l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – rappresenta di fatto una bocciatura anche per il Governo che ha tentato un colpo di mano con un decreto assolutamente incostituzionale. L’importante - conclude Girlando - è che ora le elezioni non saranno macchiate da vizi di forma”.
La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: “E’ giusto che i responsabili paghino”
“Auspico che si arrivi al più presto possibile a capo della faccenda con la speranza che non si tratti dell’ennesima storia italiana senza fine”. E’ la prima reazione di Sara Attanasio, responsabile per la provincia di Pisa dell’Italia dei Diritti, alla notizia della scoperta da parte della Procura di Livorno di una frode ai danni dell'Erario, che per anni ha consentito ai soggetti coinvolti di usufruire di indebiti rimborsi Irpef ed Iva per circa 20 milioni di euro. Le indagini erano state avviate nel 2006 dall'Agenzia delle Entrate della Toscana che aveva rilevato come numerose dichiarazioni dei redditi ed Iva con particolari anomalie fossero tutte riferibili ad alcuni ben precisi intermediari per la trasmissione telematica delle stesse e ad alcuni soggetti, persone fisiche o giuridiche, tutti residenti a Pisa e Livorno. “Voglio lanciare un messaggio di speranza - afferma l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - augurandomi che i responsabili della frode siano celermente individuati e puniti. Il concetto che essere onesti non conviene - ammonisce la Attanasio - non deve più passare”.
La responsabile per i Trasporti dell’Italia dei Diritti : “Inadeguatezza causata da una carenza nell’organico”
“Il problema purtroppo non è nuovo né tantomeno circoscritto ai soli disagi causati dai ritardi dei voli ma anche ai prezzi esorbitanti dei servizi esterni e alla lungaggine al ritiro bagagli”. Commenta così Maruska Piredda, responsabile per i Trasporti dell’Italia dei Diritti, la classifica stilata da Eurocontrol che colloca lo scalo romano tra i peggiori in Europa per ritardo medio dei voli, per il prezzo eccessivamente alto dei parcheggi e delle corse dei taxi. Spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Sullo scalo capitolino sono stati trasferiti e deviati molti voli senza il conseguente adattamento dello stesso in termini di strutture e personale. Non si tiene conto che le attese estenuanti dipendono anche da un organico che è da tempo sottodimensionato, problema questo che porta gli stessi addetti alla pulizia dell’aereo a doversi occupare anche dello scarico dei bagagli causando così dei ritardi fisiologici. Non si può – conclude la Piredda - non sottolineare e porre rimedio al più presto all’inadeguatezza infrastrutturale in perfetto stile italiano dell’aeroporto di Fiumicino e dei relativi problemi a cui vengono sottoposti i viaggiatori pur essendo questo un periodo considerato di bassa stagione”.
Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “L’iniziativa dovrebbe essere estesa a tutte le realtà associative, tutto l’anno”
“Fa bene il Comune a mettere a disposizione delle forze politiche, giustamente a pagamento, la Sala del Carroccio e la Sala della Protomoteca per le manifestazioni elettorali”. E’ il commento di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, all’iniziativa messa in campo dal Campidoglio per far fronte alle tante spese che gravano sull’amministrazione pubblica nel periodo elettorale. “Come Italia dei Diritti - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – per una volta non possiamo che essere d’accordo con questa amministrazione comunale, anzi vorremmo che la possibilità di utilizzare delle strutture così prestigiose sia offerta a tutti. Allora perché non estenderla anche al mondo associativo, a cui nel corso dell’anno ritornerebbe utile?”. Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti interviene anche sui nuovi spazi per le affissioni allestiti dal Comune. “Va bene l’aumento della superficie espositiva legale, ma non dimentichiamoci di potenziare i controlli e inasprire le sanzioni nei confronti di chi viola la legge”.
La vice responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti : “ La violenza sulle donne è un problema universale”
“L’episodio accaduto alle prime luci dell’alba a Foggia mette in evidenza i problemi correlati ai flussi migratori irregolari che avvengono in maniera incontrollata nel nostro paese”. Queste le parole di Patrizia Lusi, viceresponsabile per la Puglia dell’ Italia dei Diritti, a seguito della scoperta da parte delle forze dell’ordine di un giro di prostituzione gestito da otto bulgari. “Grazie al coraggio di alcune delle donne sfruttate - continua la Lusi – si è portata alla luce una piccola parte di quella realtà che tristemente caratterizza la Puglia, regione nella quale il fenomeno dell’ immigrazione clandestina non si può ancora considerare pienamente sotto controllo. Il problema della violenza sulle donne deve venire considerato nella sua universalità valicando i confini delle diverse nazionalità. Le istituzioni e le forze dell’ordine – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – devono intervenire e monitorare costantemente la preoccupante condizione delle donne in Italia ”.
La responsabile per le Pari Opportunità dell’Italia dei Diritti: “Alle donne ai vertici si richiedono impegno e capacità, per gli uomini la professionalità è un optional”
“Il dato che è emerso dalla ricerca del Pd riguardo alla regione Sicilia non fa altro che riflettere una situazione nazionale che mette l’Italia agli ultimi posti tra i paesi democratici come capacità di coinvolgimento delle donne nelle istituzioni”. Queste le prime amare parole della responsabile per le Pari Opportunità dell’Italia dei Diritti Patrizia Lusi all’indomani della diffusione dei dati di una ricerca del Partito Democratico sulla scarsa presenza delle donne nelle istituzioni siciliane, percentuale che aggrava la già bassa rappresentanza a livello nazionale. Spiega l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “In particolare, alle poche donne presenti nei vertici di partito o nei posti chiave delle amministrazioni pubbliche e degli enti privati, vengono richiesti capacità, impegno, preparazione e competenza mentre agli uomini che occupano le medesime posizioni non è imposto alcun tipo di professionalità specifica”. Polemizzando contro il disinteresse della politica verso le delicate tematiche legate al sostegno delle esigenze familiari, la Lusi conclude con una stoccata proprio verso coloro che di questi problemi dovrebbero occuparsi: “La difficoltà delle donne di entrare in politica dipende anche da politiche sociali e della famiglia insufficienti sia a livello nazionale ma soprattutto a livello di enti locali. La scarsità di asili nido comunali o aziendali, ad esempio, determina la fuoriuscita dal mondo del lavoro di una grossa percentuale di donne dopo la nascita del primo figlio”.
La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti :“Bisogna rimuovere le cause patologiche del problema”
“Sono favorevole alla decisione di combattere la microcriminalità con controlli notturni sul territorio da parte della Polizia, ma questo non deve rimanere un intervento isolato”. Commenta così Lea Del Greco, responsabile per la provincia di Pescara dell’Italia dei Diritti, la decisione presa dal sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia di attivare il servizio di pattugliamento a piedida parte della Polizia Municipale. “Mi preme sottolineare – continua la Del Greco – che il problema della microcriminalità purtroppo non interessa solo la zona di Pescara Vecchia ma si estende anche a tutte le zone periferiche della provincia abruzzese dove permangono fenomeni di degrado e di delinquenza. Sono sconcertata dalla decisione presa dall’amministrazione comunale di chiudere la sede della Caritas e diversi consultori della provincia. Il problema deve essere risolto partendo dalle radici, assicurando e tutelando quindi tutte quelle strutture pubbliche che assistono le persone più disadattate e bisognose. Anche la rimozione delle panchine nei parchi pescaresi per fronteggiare il problema dei senzatetto – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – la ritengo un’opera improduttiva e sfavorevole ai cittadini che mi avranno al loro fianco nella protesta ad hoc denominata ‘Una sedia per la civiltà’ ”.
Il responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Si pensa solo alle leggi per le liste elettorali trascurando le vere emergenza del Paese”
“La recessione non si arresta e si fanno i decreti per le liste elettorali. Mentre la crisi avanza e la fine, secondo recenti dichiarazioni sindacali, proseguirà fino al prossimo anno ci si arroventa la mente a risolvere altre emergenze di tipo elettoralistico”. Questo il primo amaro commento del responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti Giuseppe Criseo alla scioccante notizia dell’impennata di ricorsi alla cassa integrazione e ai licenziamenti a Milano e nel resto della Lombardia che nei primi due mesi del 2010 la relegano ad una delle regioni più disastrate del resto del Paese. Spiega con parole dense di preoccupazione l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “L'aumento della cassa integrazione nella nostra regione rispetto al 2009 è arrivato a un dato tremendo: più 241 solo per l'industria. Dalla cassa ordinaria si passa a quella straordinaria e poi alla mobilità, questa è la vera emergenza del Paese. Non basta però pensare solo alla parte economica che tra l'altro è insufficiente e non copre tutti i cittadini in difficoltà: occorre provvedere a riconvertire interi settori lavorativi investendo ad esempio sulle energie rinnovabili ma anche sul riciclo dei rifiuti che possono diventare una buona occasione di guadagno. Ci uniamo anche noi – conclude Criseo - all'appello del presidente delle piccole e medie imprese di Confapi Paolo Galassi perché se continuano a retrocedere le aziende di minori dimensioni che costituiscono l'ossatura del Paese, non ci saranno più vie d'uscita”.
Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Atteggiamento inqualificabile”
“Ogni giorno emergono nuove notizie incresciose che delineano una situazione paradossale”. E’ la reazione di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, ai nuovi particolari emersi sulla condotta degli imprenditori al centro dello scandalo sul G8. L’indagine della Magistratura ha evidenziato che, pur di aggiudicarsi gli appalti, tali personaggi erano disposti a pagare persino il banchetto di nozze di un'impiegata del dipartimento che gestiva i grandi eventi. Non solo, a quanto pare, i tessuti per arredare la casa del figlio di Angelo Balducci, uno degli imprenditori coinvolti nello scandalo, furono addebitati alla società Maddalena che ha realizzato il palazzo delle conferenze per il G8. Le rivelazioni sono contenute nella relazione trasmessa dai pubblici ministeri di Perugia Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi al giudice per chiedere di negare la scarcerazione allo stesso Balducci, a Mauro Della Giovampaola e all'imprenditore Diego Anemone, in cella come Fabio De Santis, tutti accusati di corruzione. Argomenti che sono stati ritenuti validi, tanto che la richiesta della difesa per la remissione in libertà è stata negata ieri sera dal gip Paolo Micheli. “Siamo di fronte - afferma l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - ad un atteggiamento inqualificabile. E pensare che i cittadini sono costretti ad andare avanti quotidianamente tra mille difficoltà, mentre questi furbetti hanno pensato bene di dilapidare i soldi pubblici per i loro fini personali. L’auspicio - conclude Soldà - è che le indagini proseguano speditamente”.
Il responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti: “È necessario un nuovo programma per il ripristino dello Stato di diritto nelle carceri”
Roma – “Questi tragici eventi evidenziano come oramai sia necessario un nuovo programma di ripristino dello Stato di diritto nelle carceri italiane”. Questo il commento del responsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti Giuliano Girlando alla notizia dell’ennesimo suicidio avvenuto in questi giorni nella casa circondariale di Padova. Il detenuto in questione, 35 anni, salernitano, condannato per omicidio volontario, era caduto in depressione dopo alcuni lutti in famiglia, e in quest’ultimo periodo dopo ripetuti scioperi della fame si era lamentato più volte della scarsa attenzione alle sue problematiche da parte degli operatori penitenziari.
“Le condizione delle carceri italiane peggiorano di anno in anno – afferma l’esponente guidato da Antonello De Pierro –. Il sovraffollamento e la mancanza di tutela dei diritti dei carcerati rendono necessaria un’attività di maggior controllo e ausilio all’interno degli istituti di pena. Questo sarà possibile solo attraverso un impegno serio e costante della nostra amministrazione. Strutture efficienti in grado di accogliere adeguatamente i detenuti – conclude Girlando – non indicano altro che il grado di civiltà di un Paese”.