Il viceresponsabile per la Sardegna dell’Italia dei Diritti solidale con la cittadinanza insorta
Cagliari, 17 marzo 2010 – “E’ una vergogna. Solidarietà totale va agli abitanti come a tutti i cittadini che ogni giorno vedono l’allontanamento di quelle risorse primarie che, in quanto tali, dovrebbero ottenere gratuitamente e senza rischi alcuni”. Queste le parole usate da Franco Carta, viceresponsabile per la Sardegna dell’Italia dei Diritti, per commentare la protesta della popolazione di Fluminimaggiore, comune di tremila anime della provincia di Carbonia-Iglesias, contro il passaggio della gestione dell’acquedotto alla società Abbanoa, e il relativo ed esponenziale incremento della tariffa per l’utenza idrica.
“Al di là della regolarità legale o morale del passaggio di gestione, cosa che potrebbe dar adito a molteplici opinioni - aggiunge l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro -, non bisogna dimenticare che se il costo del metro cubo d’acqua passasse da quindici centesimi a un euro e settanta senza nessun servizio aggiuntivo o vantaggio che lo giustifichi, si concretizzerebbe un sopruso finanziario senza precedenti. Condivido a pieno la “resistenza” pacifica ma decisa, sperando che tali forme di opposizione rappresentino un esempio e aprano gli occhi a tutte le frange di popolo che per rassegnazione o poca fiducia rimangono silenti ad osservare e a subire. Mi auguro, infine - conclude Carta -, che il signor Ugo Cappellacci, magari illuminato da qualche divino intervento, si accorga finalmente di essere da circa un anno governatore dei sardi, ruolo che lo obbliga non solo a impegnarsi per la soluzione dei problemi della nostra regione, ma soprattutto a non esserne causa con comportamenti permissivi, spesso e volentieri conniventi”.