La responsabile dell’Italia dei Diritti per la Calabria: “La criminalità organizzata nella nostra regione è un fenomeno importante da contrastare”
Catanzaro – “Ancora una volta siamo di fronte ad un fenomeno importante che si manifesta nel cuore di una città dal carattere mafioso. L’esistenza di questa Cosca è però da confermare o smentire, siamo in una fase prematura per dire se esiste veramente”. Queste le prime parole di Pamela Aroi, responsabile per la Calabria dell’Italia dei Diritti, circa l’arresto di sei persone e sette avvisi di garanzia per omicidio contro la ‘ndrangheta nell’ambito di un’indagine condotta dai Carabinieri di Reggio Calabria. Le accuse nei confronti delle 13 persone coinvolte, ritenute esponenti del clan Ursino, sono associazione di stampo mafioso, omicidio, estorsioni, traffico di droga e trasferimento fraudolento di valori. “In questo caso si aggredisce il patrimonio economico, impossessandosi di beni materiali che consentono di delinquere, si deve perciò intervenire con attività collaterali di indagini -. chiosa l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – Il contrasto alla ‘ndrangheta si fa sempre più intenso soprattutto quando si cerca di contrastare quella criminalità organizzata che in materia di estorsioni e intimidazioni dimostra di essere un gruppo talmente forte da non rendere la comparazione con la criminalità individuale”.