Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Non basta accertare i cattivi lavori stradali, bisogna punire chi li fa”
Roma – “I lavori di ripristino del manto stradale non devono essere pagati se non sono svolti bene”. Queste le prime parole di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, viste le innumerevoli voragini presenti lungo le strade romane.
Il problema in questione è affrontato dal sindaco della città, Gianni Alemanno, con due provvedimenti: il primo consiste nell’intervento dei tecnici comunali che devono prima verificare e poi sanzionare le violazioni delle ditte che eseguono lavori stradali. Il secondo provvedimento prevede che, in caso di buche, le società di pubblici servizi rifacciano l’intera carreggiata o la singola corsia di marcia, se le dimensioni della strada lo permettono.
“Già in passato non sarebbero dovuti mancare controlli sulle opere di Acea, Telecom, Italgas – continua il vicepresidente del movimento guidato da Antonello De Pierro – ed inoltre oggi l’ispettore comunale non dovrebbe remunerare chi rattoppa la strada piuttosto che rifarla, perché un lavoro fatto male produce solo danni ai cittadini che si spostano in auto o moto e al Comune che poi deve pagarli”.