Il viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti: “Maggiori poteri decisionali alle circoscrizioni”
Roma, 12 Febbraio 2010 – “Chi intasca una tangente ed è condannato in via definitiva, non deve avere più la possibilità di ricoprire incarichi pubblici”. Così il viceresponsabile per Milano dell’Italia dei Diritti Luca Ragone, ha commentato l’arresto in flagranza di reato di Camillo “Milko” Pennisi. Il consigliere comunale milanese del Pdl, nonché presidente della commissione Urbanistica al Comune del capoluogo lombardo è accusato di concussione per una tangente da diecimila euro, ricevuta dal rappresentante di un’impresa edilizia, interessata ai lavori di ristrutturazione di una palazzina nella periferia nord della città meneghina. La pratica, bocciata dal consiglio della circoscrizione, è arrivata nella commissione presieduta da Pennisi. Il regolamento comunale prevede che l’organo consiliare della commissione adotti un parere obbligatorio che tuttavia non è vincolante, spettando dunque al presidente decidere quando discutere la pratica. Proprio nei meccanismi del decentramento amministrativo, pure apprezzabile in realtà metropolitane come Milano, l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro ravvede delle falle che lasciano spazio agli illeciti auspicando pertanto “che la commissione urbanistica tenga maggiormente in conto il parere espresso dalla circoscrizione, onde non snaturare il ruolo delle miniassemblee cittadine”.