La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti si pronuncia contro la possibile riapertura degli impianti pontini dismessi
“Noi cittadini di Latina abbiamo già dato, il nostro prezzo lo abbiamo già pagato.” Questo l’amaro commento di Camelia Di Marcantonio, responsabile per la provincia di Latina dell’Italia dei Diritti, dopo l’approvazione del decreto legislativo contenente i criteri per la localizzazione dei nuovi impianti nucleari, che verranno realizzati a partire dal 2013. Anche se per l’individuazione definitiva delle aree bisognerà aspettare circa tre mesi, tra i possibili siti figurano le centrali dismesse di Borgo Sabotino e del Garigliano. “Siamo in molti ad opporci - continua la Di Marcantonio - per diversi motivi, in primis la salute. Negli anni, infatti, abbiamo riscontrato una grande percentuale di cittadini malati di cancro e molte donne hanno avuto problemi di patologie tiroidee, siamo tra le aree italiane più colpite dalle disastrose conseguenze del nucleare”. Anche se le istituzioni rassicurano la cittadinanza, la Di Marcantonio rincara: “Perché non sfruttare le energie alternative, come ad esempio il fotovoltaico, considerando che entro il 2011 siamo obbligati a raggiungere un determinato livello di produzione energetica nel rispetto delle direttive comunitarie. Le stesse istituzioni - conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - dovrebbero impegnarsi a svolgere un’opera di sensibilizzazione così da sventare le pericolose conseguenze a carico degli abitanti di queste zone”.