Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Chiedo un piano di interventi immediato che stronchi definitivamente il problema”
Roma – “La questione della sicurezza relativa alla circolazione di questi autoveicoli è vecchio e risaputo, tuttavia dobbiamo confrontarci con le logiche di mercato, le quali puntando al profitto non si preoccupano minimamente della sicurezza dei ragazzi che le conducono”.
Così il vicepresidente dell’Italia dei Diritti, Roberto Soldà, commenta gli ultimi episodi di cronaca che hanno coinvolto in incidenti mortali le minicar.
Nel frattempo il Codacons chiede di procedere penalmente contro le officine e i meccanici che modificano questi tipi di veicoli.
“Per far fronte al problema occorre necessariamente potenziare la sicurezza stradale – sottolinea l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – è scandaloso che i ragazzi minorenni possano mettersi al volante di veicoli del genere senza passare un esame di guida pratica, ma solo ottenendo un certificato di idoneità, costituendo un pericolo per sé stessi e per gli altri. Rimango esterrefatto”.
Luigino Smiroldo, responsabile friulano del movimento:“È un uomo che vuole soltanto lavorare e non ridursi a chiedere l’elemosina”
Trieste – “La situazione è molto critica e urge una sensibilizzazione sulla vicenda di questo signore africano che da anni vive nel nostro paese e che si trova attualmente senza una casa, un lavoro e un vitto”. L’Italia dei Diritti, per bocca del suo responsabile per il Friuli-Venezia Giulia Luigino Smiroldo, ha deciso di sposare la causa di Antonio Kissungu, cinquantatreenne angolano fuggito in Italia alla fine degli anni ottanta per scampare a una violenta guerra civile che ha messo in ginocchio la sua nazione. Con un diploma di maestro in tasca, è passato attraverso tutta la disumana trafila del clandestino pagato a ore nei campi, fino a giungere a Pordenone, dove in breve tempo ha ottenuto un contratto come dipendente in una cooperativa, poi in varie aziende. Circa tre anni fa, a causa di una labirintite che ne ha notevolmente ridotto le prestazioni lavorative, ha subìto un licenziamento e da allora per lui è iniziato il calvario. Sfrattato, è stato ospitato dal parroco finchè, grazie all’intervento personale di Luigino Smiroldo, il comune gli ha trovato una sistemazione e la provincia di Pordenone ha messo a disposizione 4.500 euro per farlo rimpatriare e avviarlo alla professione di gelataio, dopo aver svolto un periodo di tirocinio in Germania presso l’Associazione Italiana Gelatai. “Sembrava che tutto stesse per concludersi nel migliore dei modi – ha aggiunto l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – ma sono nati altre complicazioni per via del passaporto che Antonio non ha. L’assistente sociale mi ha detto che deve essere ritirato in Angola ma l’ambasciata mi ha smentito questo iter procedurale. Nel frattempo, come se non bastasse, il sindaco ha imposto ad Antonio lo sgombero dell’alloggio e la restituzione di 1.500 euro per i pasti somministratigli, il tutto entro il 12 aprile e senza alcuna possibilità di proroga. Non posso negare la disponibilità che ci è stata accordata dalle istituzioni, ma ora questo signore rischia di finire in mezzo a una strada. Tra l’altro è di salute cagionevole e non chiede altro che di poter lavorare e vivere in maniera dignitosa”.
Il vice responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Bisogna che tutte le imprese rispettino le regole sulla sicurezza. Le infrazioni devono essere punite”
Roma – “I drammatici incidenti sul lavoro accaduti questi giorni ripropongono l’analisi di un punto cardine dell’intera normativa sulla prevenzione degli infortuni di questo paese bello e sfortunato: la mancanza di certezza della pena, ovvero il fondamento principe di ogni legge e di ogni norma”. E’ questo il commento del vice responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti, Carmine Celardo, alla notizia della morte di un altro operaio a Pomezia presso l’Ecosistem spa, dopo il decesso dell’altro lavoratore presso la centrale elettrica di Civitavecchia avvenuto circa una settimana fa, è il secondo morto sul lavoro nel Lazio. “Se non vi è certezza della pena, tutte le leggi e le norme, repressive o preventive che siano, sono inutili ed inefficaci. Anzi sono dannose per il libero mercato perché – continua Celardo - di fatto condizionano e inquinano la libera concorrenza. Coloro che ignorano tutto o parte delle norme tecniche di prevenzione praticano prezzi molto più bassi, togliendo lavoro a chi invece si accolla oneri e costi per la
sicurezza che si riflettono poi sui prezzi finali.” Il vice responsabile per il Lazio per l’Italia dei Diritti chiama poi alla manifestazione: ”Giustizia per tutti i morti sul lavoro. Questo deve essere il grido di guerra per tutti coloro che hanno ancora a cuore questa Nazione, per
scendere in piazza contro chi propone leggi fratricide, come la
cancellazione dello Statuto dei Lavoratori ”.
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro termina aggiungendo: ”La sicurezza sul lavoro deve essere una delle priorità della nuova amministrazione della Regione Lazio, quindi deve stanziare le risorse e organizzare meglio gli ispettori. La regione deve capire che le morti bianche non sono un male necessario e che bisogna adoperarsi per far rispettare le regole sulla sicurezza.”
La responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “Non si può negare la crescita formativa ad una bambina con problemi di handicap, spero che il Provveditorato intervenga”
Bari – “Non ci sono fondi nelle scuole, così i tagli all’istruzione danno i loro segnali”. Esordisce in questo modo la responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, Manuela Bellantuoni, a seguito della notizia secondo cui presso la scuola elementare ‘Duca D’Aosta’ a Palese, in provincia di Bari, una bambina di cinque anni, disabile, non può accedere al laboratorio di pittura e ad altre attività extra scolastiche perché manca l’insegnante di sostegno che la segue. “A un’alunna affetta da disprassìa, disturbo che riguarda la coordinazione dei movimenti e del linguaggio, come in questo caso, non può essere negato l’intervento continuo al fine di apprendere le discipline scolastiche e di socializzare con i propri coetanei, a maggior ragione se ha cinque anni, fase della vita in cui si comincia a capire come si sta in mezzo agli altri. Sono allibita da quanto accaduto – continua l’esponente del movimento che fa capo ad Antonello De Pierro – spero che il Provveditorato faccia qualcosa per questa bambina. Ora cominciamo a raccogliere i frutti della riforma attuata dal nostro Ministro per l’Istruzione, riforma che penalizza tutto il settore scuola ed in particolare le categorie più deboli”.
Il vice presidente dell’Italia dei Diritti:“Il Governo deve assicurare alle forze dell’ordine le risorse necessarie per garantire lo svolgimento di tali operazioni ”
“La lotta contro le associazioni mafiose radicate sul nostro territorio è prioritaria per la tutela della legalità nazionale”. Così Roberto Soldà, vice presidente dell’Italia dei Diritti, commenta la maxi operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto di diciotto persone legate al clan dei Casalesi che importavano, detenevano e spacciavano ingenti quantità di cocaina ed hashish sul litorale casertano .
“Le nostre forze dell’ordine e gli inquirenti – continua Soldà - hanno svolto un lavoro eccellente, stringendo il cerchio attorno ad uno dei più numerosi clan malavitosi presente in Italia e dimostrando ancora una volta che lo Stato c’è ed impone il rispetto delle sue leggi. Il Governo deve assicurare ed incrementare continuamente le risorse e l’organico delle nostre forze di polizia - conclude il vice presidente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - così che possano svolgere a pieno il proprio lavoro ed assicurare la giustizia anche in quei territori che a tutt’oggi sono stretti nella morsa delle associazione mafiose.”.
La responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti: “La Gelmini sta danneggiando la professione degli insegnanti e la formazione degli alunni”
Roma – “Il calo dei posti per docenti comporta accorpamenti degli insegnanti, riduzione dell’orario di cattedra, aumento del carico di insegnamento e scarsa qualità del lavoro fornito. Questi disagi si sono già verificati nella scuola primaria e media inferiore a partire dall’anno scorso e ora cominciano ad evidenziarsi anche nella scuola secondaria”. Commenta così la responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti, Annalisa Martino, riferendosi ai quattromila tagli realizzati nelle scuole campane, che fanno registrare un elevato aumento dei docenti senza sede. “Il problema vero è che si assegnano meno ore a ciascuna materia, facendo lavorare lo stesso docente in più classi – prosegue l’esponente del movimento di cui è leader Antonello De Pierro –, a questo si aggiunge che prima si avevano ore a disposizione per eventuali supplenze, mentre oggi la Gelmini ha dato l’assoluto divieto dell’uso di queste durante l’orario di cattedra. Tutto ciò costringe il preside a dividere le classi, situazione che danneggia la formazione degli alunni, in quanto tali ore libere sono vuote ed inutili. Un’altra possibile soluzione per il preside è quella di chiamare supplenti, ai quali però non si garantisce di essere pagati, questi quindi in seguito rivendicheranno i soldi delle lezioni tenute. In Campania, come altrove – conclude la Martino – ci sono classi numerose, che limitano un lavoro di buona qualità ed inoltre spesso e volentieri le strutture non sono nemmeno adeguate ad un simile quantitativo di ragazzi. La Gelmini insomma ha fatto una manovra subdola per chi lavora nella scuola.”
La viceresponsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti: “La burocrazia non può prevalere sul buon senso”.
“Quello che è avvenuto è un gravissimo episodio di malasanità, che mi lascia sconcertata. Il compito primario dei medici, così recita il giuramento di Ippocrate, è salvaguardare le vite umane soprattutto dei più deboli”. Interviene così la viceresponsabile lombarda dell’Italia dei Diritti Maruska Piredda sulla notizia della morte della bambina nigeriana di 13 mesi avvenuta a causa di presunti ritardi nelle cure al Pronto Soccorso dell’ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano. Il ritardo, verificatosi fatale, sarebbe stato determinato da una tessera sanitaria scaduta che il padre, giovane nigeriano, non aveva potuto rinnovare.
“La burocrazia e i nodi amministrativi – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – non possono prevalere sul buon senso e sulla professionalità propria della professione medica. La vita è un bene costituzionale che va difeso”.
Emiliano Varanini, viceresponsabile Tutela dei Consumatori del movimento: “I cittadini ingiustamente vessati devono agire per far valere il loro diritto al rimborso contro provvedimenti che sono palesemente illegali”
Roma – “La Gerit, come reso noto dal recente orientamento della Cassazione che ha confermato l’atteggiamento persecutorio tenuto ai danni dei cittadini, ha avuto un comportamento del tutto arbitrario, illegittimo e illegale, e come tale passibile di sanzione”. Così il Dipartimento Tutela dei Consumatori dell’Italia dei Diritti ha deciso di portare all’attenzione dei mass media la vicenda che ha visto contrapposti molti automobilisti capitolini alla Gerit, agente di riscossione a capitale pubblico delle multe stradali nelle province di Roma, Frosinone, Grosseto, L'Aquila, Latina, Livorno, Rieti, Siena e Viterbo. L’azienda avrebbe avviato una serie di costituzioni di ipoteche su beni immobili per cifre non corrisposte e derivanti da infrazioni del codice della strada. Secondo la giurisprudenza, tali provvedimenti non sarebbero possibili in casi del genere, bensì solo in situazioni in cui si configurino violazioni di leggi tributarie. “Come è noto – ha commentato Emiliano Varanini, esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – negli ultimi due mesi molti romani sono sfilati negli uffici della società a seguito di una convocazione ufficiale per stipulare un pagamento definito ‘agevolato’ e neanche in quel caso le somme sono state ridotte. Neppure il comune di Roma, nella recente delibera del dicembre 2009, ha fatto menzione della nullità e non debenza del denaro da corrispondere. Credo che, come è accaduto per l’Iva sulla Tarsu, ci siano gli estremi per richiedere un rimborso”.
Il responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti: “Operazione importante che premia le aziende che operano sul mercato con serietà”
“Il mio plauso va all’attività dei Carabinieri del Nas di Genova che, nell’ambito di una brillante operazione, sono riusciti a fare emergere ben seimila confezioni di tonno scaduto”. Commenta così Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, la notizia del sequestro di due tonnellate di prodotti ittici, essenzialmente filetti di tonno e tonno al naturale, andate a male da oltre otto anni. I militari hanno rinvenuto la merce, di provenienza cubana, accatastata in un container all'esterno di uno stabilimento di trasformazione in provincia di Imperia. “La scoperta di tali prodotti - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - ha eliminato la possibilità che questi potessero finire in un ciclo produttivo legato alle conserve alimentari. In un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, il livello di attenzione verso frodi di questo genere deve sempre essere tenuto altissimo, con lo scopo di far premiare dal mercato le aziende che operano nel settore alimentare con serietà. Per questo - conclude Ferraioli - ribadisco il mio grazie ai Nas, i quali, nello svolgimento del proprio lavoro, tengono costantemente al primo posto la salute dei cittadini”.
La responsabile cittadina dell’Italia dei Diritti:“Lo stadio non deve diventare un luogo dove sfogarsi”
Genova –“Per poter ridurre la frequenza e la violenza di questi fenomeni ci vorrebbe un’attenzione maggiore nella fase di prevenzione”. E’ questo il commento della responsabile per Genova dell’Italia dei Diritti, Antonella Silipigni, alla notizia degli scontri tra ultras del Genoa e della Sampdoria accaduti prima del derby della Lanterna, ieri sera. Scontri che hanno causato il ferimento di quattro agenti delle forze dell’ordine presenti all’esterno dello stadio Luigi Ferraris per il servizio d’ordine. “Naturalmente anche il fatto che l’educazione allo sport è ben lontana dai parametri europei influisce sul fatto che tali episodi di violenza delinquenziale sono all’ordine del giorno quando ci sono partite di campionato o di coppa. Gli scontri tra gli ultras di opposte squadre di calcio - continua poi la Silipigni – sono interpretabili anche come sintomi di una società che vuole urlare la sua rabbia. Ma bisogna arginarli assolutamente”. L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro termina aggiungendo: ”Spero che la situazione negli stadi italiani migliori il prima possibile e che tali incidenti siano sempre meno frequenti e sempre meno violenti. Il modello inglese dovrebbe essere preso come punto di riferimento per il percorso da intraprendere verso la pacificazione delle tifoserie. Il calcio non deve essere più un pretesto per sfogare istinti repressi e insoddisfazioni”.
La responsabile provinciale dell’Italia dei Diritti: “Occupiamo il Comune contro la politica dittatoriale di questa amministrazione”
Pescara – “Ho avuto modo di constatare che il Piano Casa altro non è che uno strumento inutile, l’ennesimo colpo basso dell’attuale amministrazione che guida Pescara che crea false aspettative nei cittadini, poiché contiene una moltitudine di punti che non potranno mai essere realizzati, e non produrranno sviluppo all’economia locale”.
Con queste parole Lea Del Greco, responsabile per la provincia di Pescara dell’Italia dei Diritti, tuona contro l’approvazione nella notte passata del nuovo Piano Casa per la città abruzzese.
“A questo scempio se ne è subito aggiunto uno nuovo – dichiara l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – negli ultimi giorni questa amministrazione di centrodestra ha avallato una discutibile interpretazione dello statuto comunale per far sì che non si possano discutere gli emendamenti alle delibere proprio in previsione del dibattito in materia di bilancio che si terrà la prossima settimana in Consglio. Per protestare contro questi atti di arroganza – tuona la Del Greco – che violano i diritti costituzionalmente riconosciuti abbiamo indetto una manifestazione per domani alle 15:30 davanti al palazzo comunale”.