Il responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti: “Occorre rendere consapevoli della sessualità e non criminalizzarla”
Roma – “ Gli studi sulle abitudini sessuali degli adolescenti non fanno che confermare l’ignoranza dei ragazzi derivante da cattiva o inesistente educazione”. Mancanza di prevenzione e un velo di ipocrisia e pudore sono le cause che per Manlio Caporale, responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti, sono alla base dei dati allarmanti che emergono da un sondaggio della Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia) su 600 adolescenti milanesi. Una teenager su sei perde la verginità a 14 anni e troppo spesso i ragazzi non usano il preservativo, aumentando il rischio di infezione da malattie sessualmente trasmissibili. Prevenzione ed educazione. Questa la semplice ricetta che suggerisce l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro: “Prevenire attraverso la sensibilizzazione e l’informazione è essenziale per ridurre i rischi di malattie come l’Hiv e i casi di aborto, purtroppo a quell’età frequenti”. Un compito che secondo Caporale non può essere svolto solo dai genitori, “ma soprattutto dalle scuole, dove si deve insegnare l’educazione sessuale senza tabù e pudori perché il sesso è una cosa naturale e non va criminalizzato. I rischi – conclude il responsabile per la Sanità – possono essere ridotti solo se si combattono l’ignoranza e la cattiva conoscenza”.