Anna Aurisano, viceresponsabile per la Pubblica Amministrazione del movimento: “Sugli assenti di lusso nessuno può fare la morale, servono provvedimenti decisi contro questo malcostume”
“L’assenteismo in aula è un fatto grave che non ha colorazioni politiche. Esso va stigmatizzato a prescindere con dure prese di posizione e provvedimenti seri ed efficaci”. Questo il duro commento della viceresponsabile per la Pubblica Amministrazione dell’Italia dei Diritti Anna Aurisano in seguito alla sconfitta del Governo, battuto in aula alla Camera per un solo voto a causa delle numerose assenze degli esponenti del PdL, durante l’esame del disegno di legge sulla possibilità di ricorrere all’arbitrato per risolvere le controversie di lavoro che in precedenza non era stato firmato dal presidente della Repubblica Napolitano. Visti i lauti compensi dei politici, l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro lancia un duro attacco al malcostume dell’assenteismo: “In un momento di generale crisi economico-sociale, in cui la gente normale perde il posto di lavoro e nella migliore delle ipotesi non arriva più neanche alla terza settimana del mese, bisognerebbe che ai deputati assenti senza giustificato motivo, oltre un certo numero di volte, non fosse più consentito di portare a termine il proprio mandato elettorale. E’ una questione morale e di rispetto dell’incarico fiduciario che i parlamentari ricevono dal loro elettorato. Venuta meno la fede nel rapporto elettore-eletto – conclude la Aurisano -, dovrebbe cessare anche il consistente flusso di denaro che gli italiani versano mensilmente ai loro onorevoli”.