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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

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Salento senza treni per Roma da un mese, il commento di Soldà


Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Situazione a dir poco stravagante”

 

Roma - “La situazione che si è creata è a dir poco stravagante”. Così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, commenta il disagio che ha colpito la popolazione pugliese per i 34 giorni di interruzione della linea ferroviaria Roma – Lecce causata della frana di Monataguto (Avellino).

“E’ noto che l’Italia è a rischio idro-geologico - aggiunge l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –  e per questo dovrebbe esistere una strategia per la ripresa degli eventuali servizi danneggiati, altrettanto veloce quanto la solita carrellata di dichiarazioni scarica-barile da parte delle istituzioni coinvolte. Questa volta tocca ai pugliesi caricarsi sulle spalle i disservizi provenienti da una dannosa disorganizzazione”, conclude Soldà.

 

 

Pestati ad Alghero perché congolesi, lo sdegno di Carta

 

Il viceresponsabile per la Sardegna dell’Italia dei Diritti: “Disgusto per azioni estranee alla specie umana”

 

Cagliari - “Non si può non manifestare il disgusto e la vergogna per il comportamento di certi esseri capaci di azioni indegne e non collegabili alla specie umana”. Così Franco Carta, viceresponsabile per la Sardegna dell’Italia dei Diritti, commenta l’ennesimo caso di aggressione a sfondo razzista che ha coinvolto due giovani congolesi di 22 e 28 anni ad Alghero. All’alba di domenica 11 aprile i due malcapitati, di ritorno dopo una tranquilla serata trascorsa in compagnia di amici, sarebbero stati accerchiati e pestati da alcuni balordi, legati a gruppi di estrema destra e già noti alle forze dell’ordine. “Si sta radicando purtroppo anche nella nostra regione un malsano valore di stampo nazi-fascista, - aggiunge l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – che sta cercando di ricreare illusorie separazioni razziali in base al luogo di nascita e al colore della pelle. Vivendo con profondo sconforto l’accaduto, esprimo tutta la mia solidarietà nei confronti dei nostri compaesani aggrediti”, conclude Carta.

 

Minicar nella bufera, Soldà lancia l’allarme

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Chiedo un piano di interventi immediato che stronchi definitivamente il problema”

 

 

Roma – “La questione della sicurezza relativa alla circolazione di questi autoveicoli è vecchio e risaputo, tuttavia dobbiamo confrontarci con le logiche di mercato, le quali puntando al profitto non si preoccupano minimamente della sicurezza dei ragazzi che le conducono”.

 

Così il vicepresidente dell’Italia dei Diritti, Roberto Soldà, commenta gli ultimi episodi di cronaca che hanno coinvolto in incidenti mortali le minicar.

Nel frattempo il Codacons chiede di procedere penalmente contro le officine e i meccanici che modificano questi tipi di veicoli.

 

 

“Per far fronte al problema occorre necessariamente potenziare la sicurezza stradale – sottolinea l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – è scandaloso che i ragazzi minorenni possano mettersi al volante di veicoli del genere senza passare un esame di guida pratica, ma solo ottenendo un certificato di idoneità, costituendo un pericolo per sé stessi e per gli altri. Rimango esterrefatto”.

La Del Greco su sciopero agenti penitenziari in Piemonte e Lazio


La viceresponsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti auspica un intervento concreto della politica per il riassetto del sistema carcerario

 

Roma - “Finché non ci sarà un intervento comune di tutte le forze politiche la grave situazione delle carcere italiane rimarrà un problema senza sbocchi”. Così Lea Del Greco, viceresponsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti, commenta lo sciopero della fame e la permanenza a oltranza negli istituti di detenzione di Piemonte e Lazio decisi dall’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria) per protestare contro le condizioni di lavoro all’interno delle case circondariali. A fornire il dato statistico che certifica il disagio dei lavoratori insorti ci ha pensato la Comunità di Sant’Egidio: le galere italiane contengono 67mila detenuti in spazi per soli 42mila.

“Il sovraffollamento delle celle genera una dannosa reazione a catena che colpisce in prima istanza i detenuti, non garantendo loro né il senso di umanità alla base della pena da scontare, né l’effettiva rieducazione per il rientro nella società, in violazione dell’articolo 27 comma 3 della Costituzione - aggiunge l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro –  e in seconda gli agenti lasciati in balia della disorganizzazione logistica delle strutture. Il riassetto del sistema penitenziario dovrebbe avere come presupposto una depenalizzazione effettiva di diversi reati e, soprattutto, – conclude la Del Greco – l’erogazione di risorse, economiche e non, sinora non concesse ma estremamente fondamentali”.

 

 

 

Angolano malato messo per strada a Pordenone, la denuncia dell’Italia dei Diritti

Luigino Smiroldo, responsabile friulano del movimento:“È un uomo che vuole soltanto lavorare e non ridursi a chiedere l’elemosina”

 


Trieste – “La situazione è molto critica e urge una sensibilizzazione sulla vicenda di questo signore africano che da anni vive nel nostro paese e che si trova attualmente senza una casa, un lavoro e un vitto”. L’Italia dei Diritti, per bocca del suo responsabile per il Friuli-Venezia Giulia Luigino Smiroldo, ha deciso di sposare la causa di Antonio Kissungu, cinquantatreenne angolano fuggito in Italia alla fine degli anni ottanta per scampare a una violenta guerra civile che ha messo in ginocchio la sua nazione. Con un diploma di maestro in tasca, è passato attraverso tutta la disumana trafila del clandestino pagato a ore nei campi, fino a giungere a Pordenone, dove in breve tempo ha ottenuto un contratto come dipendente in una cooperativa, poi in varie aziende. Circa tre anni fa, a causa di una labirintite che ne ha notevolmente ridotto le prestazioni lavorative, ha subìto un licenziamento e da allora per lui è iniziato il calvario. Sfrattato, è stato  ospitato dal parroco finchè, grazie all’intervento personale di Luigino Smiroldo, il comune gli ha trovato una sistemazione e la provincia di Pordenone ha messo a disposizione 4.500 euro per farlo rimpatriare e avviarlo alla professione di gelataio, dopo aver svolto un periodo di tirocinio in Germania presso l’Associazione Italiana Gelatai. “Sembrava che tutto stesse per concludersi nel migliore dei modi – ha aggiunto l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – ma sono nati altre complicazioni per via del passaporto che Antonio non ha. L’assistente sociale mi ha detto che deve essere ritirato in Angola ma l’ambasciata mi ha smentito questo iter procedurale. Nel frattempo, come se non bastasse, il sindaco ha imposto ad Antonio lo sgombero dell’alloggio e la restituzione di 1.500 euro per i pasti somministratigli, il tutto entro il 12 aprile e senza alcuna possibilità di proroga. Non posso negare la disponibilità che ci è stata accordata dalle istituzioni, ma ora questo signore rischia di finire in mezzo a una strada. Tra l’altro è di salute cagionevole e non chiede altro che di poter lavorare e vivere in maniera dignitosa”.

 

Aumenti sulla tratta Roma – Fiumicino, lo sdegno di Leporati

Il viceresponsabile per i trasporti dell’Italia dei Diritti: “Ennesimo passo indietro rispetto ad altri paesi europei”

 

 

“In tempi di crisi come quelli attuali, gli aumenti tariffari fanno solo male al portafogli delle famiglie economicamente più in difficoltà”. E’ decisamente contrariato Paolo Leporati, viceresponsabile per i trasporti dell’Italia dei Diritti, nel commentare la notizia dell’aumento del prezzo del biglietto sulla tratta ferroviaria Roma – Fiumicino. Sia il Leonardo Express, treno diretto che dalla stazione Termini conduce direttamente all’aereoporto, sia il treno regionale che dopo aver tagliato la capitale termina la sua corsa al “Leonardo Da Vinci”, in concomitanza con le festività pasquali hanno visto lievitare il prezzo del biglietto. Nel primo caso si è passati da undici a quattordici euro, un rialzo di circa il 30%, mentre nel secondo il costo è salito da 5,50 a 8 euro.

“Un ritocco dei prezzi verso l’alto che non ha motivazioni – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - e che fa compiere all’Italia l’ennesimo passo indietro rispetto ad altri paesi europei, dove peraltro al costo del biglietto corrisponde la qualità del servizio. Andando avanti così, il treno non rappresenterà certo una valida alternativa all’automobile e ciò a discapito delle emissioni inquinanti di CO2 e PM10”. Leporati conclude evidenziando anche l’incidenza negativa che tali aumenti hanno sul turismo, auspicando “una tariffa giusta e agevolata per i trasferimenti da e per l’aereoporto che incoraggi l’utilizzo del treno da parte dei turisti”.

Disabile barese a scuola senza maestra, la reazione della Bellantuoni

La responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti: “Non si può negare la crescita formativa ad una bambina con problemi di handicap, spero che il Provveditorato intervenga”

 

Bari – “Non ci sono fondi nelle scuole, così i tagli all’istruzione danno i loro segnali”. Esordisce in questo modo la responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, Manuela Bellantuoni, a seguito della notizia secondo cui presso la scuola elementare ‘Duca D’Aosta’ a Palese, in provincia di Bari, una bambina di cinque anni, disabile, non può accedere al laboratorio di pittura e ad altre attività extra scolastiche perché manca l’insegnante di sostegno che la segue. “A un’alunna affetta da disprassìa, disturbo che riguarda la coordinazione dei movimenti e del linguaggio, come in questo caso, non può essere negato l’intervento continuo al fine di apprendere le discipline scolastiche e di socializzare con i propri coetanei, a maggior ragione se ha cinque anni, fase della vita in cui si comincia a capire come si sta in mezzo agli altri. Sono allibita da quanto accaduto – continua l’esponente del movimento che fa capo ad Antonello De Pierro – spero che il Provveditorato faccia qualcosa per questa bambina. Ora cominciamo a raccogliere i frutti della riforma attuata dal nostro Ministro per l’Istruzione, riforma che penalizza tutto il settore scuola ed in particolare le categorie più deboli”.

No al nucleare in Molise, la soddisfazione della Aurisano

La responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “E’ da condividere pienamente il no all’ipotesi di installazione di una centrale in territorio molisano espresso ieri dal Consiglio Provinciale di Campobasso”

 

 

Campobasso – “È un segnale forte che su un tema così importante per il futuro della regione vi sia un accordo condiviso da entrambi gli schieramenti. Dal punto di vista del ricorso alle energie rinnovabili e del fotovoltaico, si auspica una presenza politica operativa forte, per far sì che si potenzino le relazioni fra Regioni e Governo, nonché l’apparato strutturale presente sul territorio, in modo tale da incentivare gli investimenti in Molise, invertendo l’attuale tendenza che porta altrove posti di lavoro e soldi”.

 

Così la responsabile per il Molise dell’Italia dei Diritti, Anna Aurisano, saluta la proposta di legge regionale denominata “Disposizioni in materia di energia nucleare”, che sarà inviata in Consiglio, con  la quale la Provincia vieta l’installazione di centrali sul proprio territorio.

 

“È necessario – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – che su tematiche nodali per la vita della Regione, l’unità politica sia mantenuta per raggiungere gli obiettivi che stanno realmente a cuore ai molisani”.

Taglio di 4mila nelle scuole campane, l’opinione della Martino

La responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti: “La Gelmini sta danneggiando la professione degli insegnanti e la formazione degli alunni”

 

 

Roma – “Il calo dei posti per docenti comporta accorpamenti degli insegnanti, riduzione dell’orario di cattedra, aumento del carico di insegnamento e scarsa qualità del lavoro fornito. Questi disagi si sono già verificati nella scuola primaria e media inferiore a partire dall’anno scorso e ora cominciano ad evidenziarsi anche nella scuola secondaria”. Commenta così la responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti, Annalisa Martino, riferendosi ai quattromila tagli realizzati nelle scuole campane, che fanno registrare un elevato aumento dei docenti senza sede. “Il problema vero è che si assegnano meno ore a ciascuna materia, facendo lavorare lo stesso docente in più classi – prosegue l’esponente del movimento di cui è leader Antonello De Pierro –, a questo si aggiunge che prima si avevano ore a disposizione per eventuali supplenze, mentre oggi la Gelmini ha dato l’assoluto divieto dell’uso di queste durante l’orario di cattedra. Tutto ciò costringe il preside a dividere le classi, situazione che danneggia la formazione degli alunni, in quanto tali ore libere sono vuote ed inutili. Un’altra possibile soluzione per il preside è quella di chiamare supplenti, ai quali però non si garantisce di essere pagati, questi quindi in seguito rivendicheranno i soldi delle lezioni tenute. In Campania, come altrove – conclude la Martino –  ci sono classi numerose, che limitano un lavoro di buona qualità ed inoltre spesso e volentieri le strutture non sono nemmeno adeguate ad un simile quantitativo di ragazzi. La Gelmini insomma ha fatto una manovra subdola per chi lavora nella scuola.”

In Friuli sconto sull’affitto per chi ha figli bamboccioni, l’analisi di Smiroldo

Il responsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Iniziativa degna di lode, ma chiedo di estendere l’assistenza anche ad altre fasce sociali”

 

 

Trieste – “Da sempre il Friuli Venezia-Giulia si è battuto in prima linea per ovviare alle difficoltà in materia casa. Negli anni ’80 è stata l’unica Regione italiana a farsi carico delle agevolazioni sulla prima abitazione, e l’annuncio di ieri altro non è che il naturale proseguimento di questa politica”.

 

Con queste dichiarazioni Luigino Smiroldo, responsabile per il Friuli Venezia-Giulia dell’Italia dei Diritti, commenta la decisione della Regione di rivedere i criteri con i quali le singole Ater provinciali determinano i canoni degli alloggi.

La norma consentirà di non perdere le riduzioni dei prezzi degli affitti riservate alle famiglie che hanno a carico figli minorenni.

Verrà eliminata anche la normativa che prevedeva la perdita del diritto alla casa Ater nel caso in cui il reddito del nucleo familiare sforasse i limiti previsti perché il figlio trovava un lavoro.

 

 

“Pur lodando l’impegno sulla questione case – sottolinea l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – chiedo a chi di dovere di prendersi altrettanto cura di tutti coloro che attualmente non possiedono reddito poiché disoccupati, e soprattutto di coloro che neanche possiedono un’abitazione”.

Fermi amministrativi illeciti della Gerit, la denuncia dell’Italia dei Diritti

Emiliano Varanini, viceresponsabile Tutela dei Consumatori del movimento: “I cittadini ingiustamente vessati devono agire per far valere il loro diritto al rimborso contro provvedimenti che sono palesemente illegali”

Roma – “La Gerit, come reso noto dal recente orientamento della Cassazione che ha confermato l’atteggiamento persecutorio tenuto ai danni dei cittadini, ha avuto un comportamento del tutto arbitrario, illegittimo e illegale, e come tale passibile di sanzione”. Così il Dipartimento Tutela dei Consumatori dell’Italia dei Diritti ha deciso di portare all’attenzione dei mass media la vicenda che ha visto contrapposti molti automobilisti capitolini alla Gerit, agente di riscossione a capitale pubblico delle multe stradali nelle province di Roma, Frosinone, Grosseto, L'Aquila, Latina, Livorno, Rieti, Siena e Viterbo. L’azienda avrebbe avviato una serie di costituzioni di ipoteche su beni immobili per cifre non corrisposte e derivanti da infrazioni del codice della strada. Secondo la giurisprudenza, tali provvedimenti non sarebbero possibili in casi del genere, bensì solo in situazioni in cui si configurino violazioni di leggi tributarie. “Come è noto – ha commentato Emiliano Varanini, esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – negli ultimi due mesi molti romani sono sfilati negli uffici della società a seguito di una convocazione ufficiale per stipulare un pagamento definito ‘agevolato’ e neanche in quel caso le somme sono state ridotte. Neppure il comune di Roma, nella recente delibera del dicembre 2009, ha fatto menzione della nullità e non debenza del denaro da corrispondere. Credo che, come è accaduto per l’Iva sulla Tarsu, ci siano gli estremi per richiedere un rimborso”.

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