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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
per la difesa dei diritti dei cittadini.

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Davanti al boia 714 persone per Amnesty nel 2009, il commento di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Dati in calo per la pena di morte nel mondo, ma anche la Cina deve conformarsi agli altri paesi e rinnegare questa pratica barbara”

 

Roma – “Non posso che essere sollevato nell’apprendere i dati relativi alla diminuzione delle esecuzioni capitali avvenuta nell’ultimo anno. Non è ammissibile che ancora oggi nel mondo venga attuata la più alta forma barbarica di inciviltà”. Con queste parole il vicepresidente dell’Italia dei Diritti Roberto Soldà commenta quanto emerso dal rapporto annuale condotto da Amnesty International sui numeri attinenti alla pena di morte. Secondo l’indagine del 2009 sono state giustiziate 714 persone in 18 paesi contro le 2390 registrate in 25 stati nel 2008. L’organizzazione a difesa dei diritti umani ha però dichiarato la non completezza dei dati forniti in quanto non tengono conto delle migliaia di esecuzioni probabilmente avvenute in Cina, dove le informazioni sulla pena capitale rimangono ancora un segreto di Stato.

“In merito alla condanna di Amnesty International sui dati approssimativi prodotti dalla Cina – conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro –, esprimo il mio sconcerto nei confronti di una nazione che lotta con la pretesa e la volontà di superare economicamente e non solo una potenza come gli Stati Uniti ma che, nello stesso tempo, continua ad operare pratiche così arcaiche e condannabili come quella della pena di morte”.

 

Vittoria del centrodestra in Campania, la Palmentieri bacchetta il Pd

La  viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Il partito di Bersani ha commesso un imperdonabile errore di strategia”

 

Napoli - “Quella di Caldoro è stata una vittoria annunciata. Il piano del Partito Democratico di imporre un candidato interno alle proprie file si è rilevata una tattica sbagliata. La scelta di una guida regionale con procedimenti giudiziari a carico non poteva avere altro esito. Rifacciamoci al modello vincente di Vendola”.

 

Così Licia Palmentieri, viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti, analizza la vittoria del candidato presidente del Pdl alle elezioni regionali, Stefano Caldoro.

 

“Anche se abbiamo appoggiato De Luca, il Pd all’indomani delle elezioni deve fare autocritica, la scelta di un nome da proporre non deve necessariamente ricadere all’interno del partito stesso, piuttosto sarebbe stato più ovvio ricorrere ad un nome forte, ad una persona trasparente e pulita, capace di contare su un proprio bacino elettorale, come magari De Magistris – prosegue l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – È stata una svista imperdonabile non servirsi delle primarie per la scelta del nominativo più idoneo”.

Sequestrati beni per 20 milioni alla ‘ndrangeta nel varesotto, il commento di Criseo

Il responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti: “Servono più controlli per impedire alla criminalità di accumulare ricchezze”

 

“Com’è possibile che si arrivi ad accumulare una fortuna senza che a monte vi sia alcun controllo di tipo bancario?” Commenta così Giuseppe Criseo, responsabile per la Lombardia dell’Italia dei Diritti, la notizia del sequestro nel territorio della provincia di Varese da parte del locale Comando dei Carabinieri di ben 20 milioni di euro, tra beni di lusso, attività commerciali e soprattutto contanti, appartenenti alla ‘ndrangheta. Le indagini patrimoniali di questi giorni seguono i 39 arresti del 23 aprile del 2009, nell'operazione denominata ‘Bad Boys’, che si concluse con l’arresto di 11 persone per associazione per delinquere di stampo mafioso e altre 28 per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di tentato omicidio, estorsioni, usura, rapina e riciclaggio. “Quando la criminalità organizzata arriva ad accumulare così ingenti fortune - prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - è ipotizzabile una connivenza di apparati istituzionali che dovrebbero mettere in atto maggiori controlli. Possibile che nessuno si accorga dell’esistenza di così importanti economie sommerse? Vuol dire che abbiamo bisogno di maggiore prevenzione”.

Vittoria del centrodestra in Campania, la Palmentieri bacchetta il Pd

La  viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Il partito di Bersani ha commesso un imperdonabile errore di strategia”

 

Napoli - “Quella di Caldoro è stata una vittoria annunciata. Il piano del Partito Democratico di imporre un candidato interno alle proprie file si è rilevata una tattica sbagliata. La scelta di una guida regionale con procedimenti giudiziari a carico non poteva avere altro esito. Rifacciamoci al modello vincente di Vendola”.

 

Così Licia Palmentieri, viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti, analizza la vittoria del candidato presidente del Pdl alle elezioni regionali, Stefano Caldoro.

 

“Anche se abbiamo appoggiato De Luca, il Pd all’indomani delle elezioni deve fare autocritica, la scelta di un nome da proporre non deve necessariamente ricadere all’interno del partito stesso, piuttosto sarebbe stato più ovvio ricorrere ad un nome forte, ad una persona trasparente e pulita, capace di contare su un proprio bacino elettorale, come magari De Magistris – prosegue l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – È stata una svista imperdonabile non servirsi delle primarie per la scelta del nominativo più idoneo”.

Arrestato il maniaco degli ascensori a Roma, il commento di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Alla famiglia spetta l’insegnamento dei principi basilari della legalità e della civile convivenza”.

 

“E’ da premiare il lodevole e celere lavoro effettuato dalle nostre forze dell’ordine nella cattura dell’aggressore”. E’ il primo commento di Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, alla notizia dell’arresto a Roma del giovane maniaco che infilandosi negli ascensori abusava sessualmente delle sue vittime.

“Questa  volta - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - il molestatore è un ragazzo italiano di buona famiglia, dall’aspetto perbene ed abitante nello stesso quartiere in cui puntava e abusava delle sue vittime. Il comportamento della madre che ha tentato fino all’ultimo di coprirlo e proteggerlo, seppur comprensibile, è comunque da considerarsi deplorevole. La famiglia - conclude Soldà -, in quanto nucleo primario ed essenziale dell’insegnamento e dell’educazione civica, deve riappropriarsi dell’onere di insegnare i principi basilari della civile convivenza e della legalità ai giovani membri che la compongono

Vittoria del centrodestra in Campania, la Palmentieri bacchetta il Pd

La  viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti: “Il partito di Bersani ha commesso un imperdonabile errore di strategia”

 

Napoli - “Quella di Caldoro è stata una vittoria annunciata. Il piano del Partito Democratico di imporre un candidato interno alle proprie file si è rilevata una tattica sbagliata. La scelta di una guida regionale con procedimenti giudiziari a carico non poteva avere altro esito. Rifacciamoci al modello vincente di Vendola”.

 

Così Licia Palmentieri, viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti, analizza la vittoria del candidato presidente del Pdl alle elezioni regionali, Stefano Caldoro.

 

“Anche se abbiamo appoggiato De Luca, il Pd all’indomani delle elezioni deve fare autocritica, la scelta di un nome da proporre non deve necessariamente ricadere all’interno del partito stesso, piuttosto sarebbe stato più ovvio ricorrere ad un nome forte, ad una persona trasparente e pulita, capace di contare su un proprio bacino elettorale, come magari De Magistris – prosegue l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – È stata una svista imperdonabile non servirsi delle primarie per la scelta del nominativo più idoneo”.

Stupro durante la lezione nel bresciano, lo sdegno della Serra

La responsabile per la provincia di Brescia dell’Italia dei Diritti: “Inquietante è l’omertà dei compagni di classe e la disattenzione dell’insegnante”.

 

 

“Quello in questione è un episodio gravissimo da denunciare duramente, sia perché perpetrato da minorenni ai danni di una dodicenne, sia perché accaduto indisturbato tra le mura di una classe dove si presume che i ragazzi siano sottoposti al controllo vigile di un insegnante”. Questo il primo commento di Marzia Serra, responsabile per la provincia di Brescia dell’Italia dei Diritti, alla notizia della violenza di gruppo compiuta da due ragazzi di quindici anni ai danni di una loro compagna di classe durante l’ora di lezione e alla presenza del professore . “Quello che mi spaventa maggiormente - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - non è solo l’omertà della classe che ha assistito tacitamente alla violenza, ma soprattutto la disattenzione e la distrazione non giustificabile da parte del docente che non si è accorto di niente. Questo - conclude la Serra - non è accettabile da parte di una figura che ha, tra gli altri, anche il compito di vigilare sull’incolumità degli studenti”.

 

 

Trionfo di Vendola in Puglia, la Bellantuoni raggiante

La responsabile regionale dell’Italia dei Diritti:“Sono felicissima per il nostro presidente, i pugliesi confidano in lui”


Bari – “I pugliesi si sono fidati di lui e continuano a farlo. A nulla sono valse le illazioni e gli scandali di quest’ultimo periodo. Vendola ce l’ha fatta perché ama i suoi cittadini e sono convita che il suo apprezzabile impegno ripagherà quanti lo hanno votato”. Con queste parole la responsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti Manuela Bellantuoni esprime la sua felicità riguardo all’inequivocabile vittoria del candidato Nichi Vendola alle elezione regionali pugliesi, ottenuta grazie ad un vantaggio sul suo avversario, il candidato di centrodestra Rocco Palese, pari a più di sette punti percentuali. “Vendola – afferma l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – è riuscito a vincere le sue battaglie contro la stessa coalizione di centrosinistra e contro le polemiche sulla sanità che avrebbero potuto influire sull’esito delle elezioni. I pugliesi lo hanno favorito nuovamente a pieni voti e sono convinta – conclude la Bellantuoni -  che ‘la fabbrica’ di Nichi non deluderà le nostre aspettative”.

Berlusconi e la sanità Toscana, il commento di Caporale

Il responsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti: “Il problema sanitario non deve venire politicizzato”

 

“Vi sono specifiche commissioni ad hoc che si occupano della sanità italiana, monitorandone i progressi e i problemi. E’ troppo facile in un periodo di campagna elettorale politicizzare i problemi sanitari pubblici per colpire l’opposto schieramento politico”. Commenta così Manlio Caporale, responsabile per la sanità dell’Italia dei Diritti, le affermazioni rilasciate da Silvio Berlusconi sulla malasanità in Toscana, dichiarazioni però prontamente smentite dal ministro della salute Fazio.

“Il problema - continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – per essere risolto andrebbe affrontato esulando dagli interessi degli opposti schieramenti politici. Se non si conoscono realmente i dati, non si può esprimere un parere così denigratorio ai  danni di una regione che, al contrario, si dimostra essere un fiore all’occhiello nel nostro Paese. Non si può non considerare che la Toscana, pur avendo attuato delle importanti restrizioni economiche sanitarie - conclude Caporale - ha di contro centralizzato numerosi servizi e razionalizzato la spesa portando egualmente soddisfazione agli utenti”.

 

Emergenza rifiuti a Palermo, l’attacco di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Inaccettabile dare ai turisti un’immagine di assoluto degrado”

“Siamo arrivati al punto che i moltissimi turisti in visita in una terra meravigliosa sono costretti a fotografare e a portarsi a casa l’immagine di un degrado assoluto, frutto dell’incapacità gestionale della classe dirigente siciliana”. Commenta così Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti, la notizia della nuova emergenza rifiuti in Sicilia. La notte scorsa in quel di Palermo sono stati incendiati quattro cassonetti ubicati in Via Pazienza. Sul luogo è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco. Nelle strade, anche in centro, sono ben visibili montagne di immondizia e contenitori per la raccolta stracolmi. A far degenerare la situazione, in queste ultime ore, il fatto che alcuni autocompattatori dell'Amia, l'azienda che si occupa di raccolta e smaltimento, sono guasti. Piene all’inverosimile anche le campane della raccolta differenziata, tanto che il materiale riciclabile occupa in alcune strade l'intero marciapiede. “Non è tollerabile - conclude l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - l’ennesimo scivolone su una buccia di banana da parte degli amministratori siciliani. Situazioni di questo tipo derivano dalla mancanza di una programmazione seria nella gestione dei rifiuti. La memoria torna all’emergenza nel napoletano, speriamo di non trovarci nuovamente in quella catastrofe”.

 

Feltri sospeso per sei mesi dall’Ordine, l’opinione di Fantauzzi

Il responsabile per l’Informazione dell’Italia dei Diritti: “Decisione contraddittoria che denota falle da entrambe le parti chiamate in causa”

 

Milano - “Strana la libertà di informazione che vige in Italia, un paese dove Vittorio Feltri può arrogarsi del diritto di denigrare un suo collega, salvo poi scusarsi perché il fatto non  sussiste. Altrettanto paradossale è la decisione di sanzionare un giornalista perché pubblica il vero”.

 

Con queste considerazioni Brunetto Fantauzzi, responsabile per l’Informazione dell’Italia dei Diritti, commenta la sospensione di sei mesi inflitta dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia a Vittorio Feltri.

Il direttore del Giornale era finito sotto procedimento disciplinare per gli articoli sul caso Boffo, per le accuse a Gianfranco Fini e per aver consentito a Renato Farina di continuare a firmare articoli dopo la sua radiazione dall’albo.

 

“Non è dato sapere come i fatti siano realmente andati – sottolinea l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – ma è singolare che si sia creata una situazione per certi versi paradossale in cui da una parte c’è un Ordine dei Giornalisti che non rispetta alla lettera i dettami costituzionali in materia, e dall’altra un giornalista che si sente in diritto di diffamare dei personaggi. A Feltri deve essere riconosciuta una certa discrezionalità in virtù della posizione che ricopre – conclude Fantauzzi – ma al tempo stesso egli è chiamato a rispettare un codice etico e  morale che gli vieti determinati atteggiamenti”.

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