La viceresponsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti: “Iniziativa lodevole, ma chiedo maggiori impegni alla Amt”
Genova – “Sostengo che il progetto Mobility Bus offerto da Amt sia un’iniziativa più che apprezzabile, tuttavia tenendo conto dei tagli effettuati dal Comune, che hanno sottratto il servizio di scuola bus ai bambini disabili, due soli automezzi siano relativamente pochi. Per questo invito l’azienda di trasporti genovese ad effettuare ulteriori sforzi su questo fronte”.
Questa è la dichiarazione di Patrizia Muratore, viceresponsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, rilasciata a margine della presentazione di Amt di due bus allestiti dei servizi necessari per ovviare alla mobilità dei cittadini diversamente abili della città di Genova.
Il servizio è a chiamata e si svolge su percorsi a richiesta, salvo iscrizione ad apposite liste gestite dall’Assessorato ai Servizi Sociali del comune ligure.
“Con questa offerta Amt colma una piccola lacuna, ma sono ancora molti i servizi che l’azienda di trasporti è chiamata a migliorare. Non è possibile che nella sesta città d’Italia per numero di abitanti, nelle ore di punta ci voglia un tempo di attesa medio di venticinque minuti prima di poter salire su un bus, è indecente – tuona l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – Voglio far presente che ogni mattina circa 500 ragazzi sono costretti a percorrere a piedi il tratto di due kilometri compreso fra la stazione FS di Busalla e la scuola Primo Levi, proprio per il disservizio di Amt, che non provvede ad istituire una linea di bus per gli studenti che provengono dai paesi limitrofi e dalla stessa Genova. Auspico – conclude la Muratore – che Amt si sforzi per allestire finalmente un servizio decoroso per i suoi utenti”.