Il viceresponsabile per l’Immigrazione dell’Italia dei Diritti: “Questo è l’assurdo della nostra legislazione, in particolare della Bossi-Fini”
Jovica Jovic, artista di fama internazionale, ha sempre lavorato e suonato in Italia con Piero Pelù senza problemi fino al 2007, quando è stato bloccato all’aeroporto e, a causa di un visto non rinnovato, rinchiuso in un Cpt, da cui è uscito solo per le sue condizioni di salute. Dal 2007 in poi vive un’esistenza clandestina. Tale difficoltà viene commentata dal viceresponsabile dell’Italia dei Diritti per l‘Immigrazione, Antonino Lo Verde: ”Nella nostra legislazione sull’immigrazione ci sono notevoli paradossi: a partire dall’inserimento dell’aggravante del reato di clandestinità, introdotto l’otto agosto dello scorso anno. Jovica Jovic - continua Lo Verde - probabilmente aveva le carte in regola per richiedere e quindi ricevere la cittadinanza”. L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro aggiunge poi: ”La normativa vigente non ha riguardo per nessuno, né per artisti né per chiunque altro. Solo chi si trova invischiato tra le maglie di questa legge può capire veramente i rischi di tali prescrizioni: l’arresto e il conseguente processo per immigrazione clandestina”.