Il responsabile ligure dell’Italia dei Diritti: “Invito il presidente di Italia Colorata a tornare sui suoi passi. Difendiamo i diritti degli immigrati con l’arma della moderazione”
Genova - “Ovvio che questo clima che si sta diffondendo, tendente quasi alla xenofobia, porta fra i giovani italiani un crescente spirito di fanatismo razzista che non fa bene alla crescita del delicato percorso di integrazione fra popoli. D’altronde, è del tutto evidente che non possono essere accettate nei termini più assoluti velate minacce di possibili disordini per via di una eventuale negazione alla costruzione di una moschea”.
Con queste parole Maurizio Ferraioli, responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti, risponde alle dichiarazioni lanciate dal presidente del movimento politico Italia Colorata, M’Hamed Lekroune, secondo cui il clima di odio provocato dalla Lega Nord nei confronti dei musulmani genera una rabbia che può sfociare in gesti estremi, come la scelta da parte dei più giovani di diventare dei kamikaze.
L’affermazione di Lekroune è arrivata all’indomani dell’esito del referendum leghista contro la realizzazione di una moschea nel quartiere genovese del Lagaccio.
“Pur comprendendo il disagio dei nuovi immigrati, occorre spiegare loro che l’integrazione è un percorso importante e obbligatorio, ma che richiede l’umiltà, la comprensione e il desiderio di accettare totalmente le regole del paese che li ospita – sostiene l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – solo così il processo di integrazione potrà avviarsi verso un futuro più sereno. Auspico – conclude Ferraioli – che Lekroune si faccia portavoce di questi valori”.