Il viceresponsabile per il XIII municipio capitolino dell’Italia dei Diritti: “I tagli all’istruzione decisi dal Ministero mettono a dura prova la continuità dell’insegnamento”
Nei giorni scorsi ha guadagnato la prima pagina di molti quotidiani nazionali la denuncia dei genitori della scuola elementare Giorgio De Lullo a Roma, nel quartiere Caltagirone. Da quanto si apprende, da settembre gli alunni non hanno usufruito del rimpiazzo degli insegnanti assenti e, inoltre, la struttura fisica dell’edificio che li ospita, mostra drammaticamente la sua inadeguatezza ad accogliere il numero di 300 allievi. I bambini sono costretti a turnazioni esasperanti per poter andare a mensa.
“Evidentemente siamo di fronte a un caso in cui le istituzioni preposte non riescono a garantire il fondamentale diritto all’istruzione, sancito dalla Costituzione, ma non dalla messa in pratica quotidiana di questo precetto". Così, a tal riguardo, si è espresso allibito Rodolfo Sordoni, viceresponsabile per il XIII municipio di Roma dell’Italia dei Diritti.
"E’ necessario, tuttavia - ha continuato Sordoni - distinguere le reali attribuzioni di colpa. La responsabilità non appartiene al Provveditorato locale, che evidentemente deve far fronte ai tagli che vengono decisi dal Ministero che con la sua politica di restrizione delle assunzioni, mette a dura prova la tenuta locale delle diverse scuole”.
Con la presa di posizione del suo esponente locale, il movimento extraparlamentare fondato da Antonello De Pierro si riconferma capofila nella denuncia dei malesseri sociali, che giorno dopo giorno stanno esplodendo sempre più lampanti.