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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
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Trent’anni da sisma in Irpinia e Basilicata, le osservazioni di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “L’istituzione della Protezione Civile è una valida dimostrazione che quando si fanno delle leggi attuali, le cose possono cambiare in positivo”.

 

Roma – L’anniversario del terremoto che il 23 novembre del 1980 colpì la Campania e la Basilicata riporta oggi l’attenzione su una vicenda che è tutt’altro fuorché conclusa. Basti pensare ai 600 milioni di euro che ancora mancano per completare la ricostruzione della Basilicata. D’altra parte, oggi nel rinnovare la solidarietà alle vittime, si riflette sulle modalità di intervento susseguite al sisma e culminate nell’istituzione della Protezione Civile.

 

“Sono trascorsi trent’anni dal terremoto dell’Irpinia – afferma Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti in occasione della ricorrenza – che oggi rimane una profonda ferita del nostro Paese nonché un’area in cui servono ancora fondi affinché la ricostruzione possa dirsi ultimata.

Nonostante il tempo trascorso – prosegue Soldà – il ricordo della tragedia ha messo in evidenza la macchina della solidarietà di allora, poiché in quel momento tutti ci siamo sentiti vicini alle vittime del sisma. Da allora si è giunti alla presa di coscienza che il volontariato non basta per sanare un disastro ambientale, ma  serve una cultura della prevenzione. Infatti solo successivamente alla vicenda è  stata emanata una legge nazionale sulla Protezione Civile con cui sono stati definiti i temi della prevenzione e del superamento dell’emergenza. Con questa normativa, infatti, tutti gli enti locali entrano a far parte della macchina della protezione civile contribuendo, così, al costante monitoraggio degli eventuali rischi presenti su un territorio. Tale provvedimento – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – è una valida dimostrazione che quando si fanno delle leggi attuali le cose possono cambiare in positivo.”

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