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Il Copasir invita Berlusconi a riferire, l’intervento di Soldà

Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Il presidente del Consiglio non può esimersi da un obbligo imposto dalla legge solo perché capo del Governo”

 

Roma - “Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, deve assoggettarsi a quelli che rappresentano degli obblighi imposti dalla legge, senza nessuna riserva. Se i soldi dei contribuenti vengono utilizzati in maniera impropria, solamente per soddisfare i suoi vizi, certamente i cittadini hanno il diritto di saperlo”. Dura la replica del vicepresidente dell’Italia dei Diritti, Roberto Soldà, nell’esprimere il suo parere in merito all’invito a riferire rivolto al capo del Governo dal Copasir.

 

Durante un’intervista rilasciata sul canale La7 dal presidente dell’organo di controllo dei servizi segreti, Massimo d’Alema, al direttore del Tg Enrico Mentana, l’esponente del PD sottolinea come il presidente del Consiglio non abbia intenzione di presentarsi di fronte al Parlamento e di come al contrario ci sia un legge vigente che lo impone. Questa legge stabilisce il diritto e il dovere da parte di tale organo di convocare il premier, che tuttavia in questi anni si è dimostrato un po’ refrattario alle ripetute convocazioni fatte pervenire anche dall’ex presidente Francesco Rutelli.

 

L’invito rivolto dall’esponente del movimento fondato da Antonello De Pierro è chiaro: “Questa non è l’Italia che vogliamo, è necessario che il presidente del Consiglio attui un drastico cambiamento di stile di vita evitando di abusare dei mezzi messi a disposizione dai cittadini. Oltretutto questi atteggiamenti distolgono l’attenzione su quelle che sono le reali tematiche, come la sanità o il lavoro,  che in questo momento preoccupano non poco il nostro Paese”. Soldà aggiunge anche, in tono sarcastico e quasi provocatorio, che “l’unico vizio che forse non graverebbe sul bilancio dello Stato e che eventualmente si potrebbe concedere al presidente Berlusconi è al massimo quello della sigaretta”.

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