La viceresponsabile per i Beni Culturali dell’Italia dei Diritti Federica Mariotti: “Un luogo così importante per la nostra memoria deve essere assolutamente preservato dalla chiusura, in modo che le nuove generazioni possano conoscere cosa è successo durante la guerra”
Dal 2 gennaio 2011 il Museo di via Tasso non avrà più la copertura finanziaria necessariaper proseguire la sua attività, nonostante l’enorme crescita di visitatori registrata negli ultimi anni. La struttura museale è un ex carcere nazista gestito dal maggiore SS Kappler, dove vennero torturati molti ebrei e partigiani.
“Un luogo così importante per la nostra memoria deve essere assolutamente preservato dalla chiusura, in modo che le nuove generazioni conoscano cosa è successo durante la guerra, nel nostro paese – così Federica Mariotti viceresponsabile per i Beni Culturali dell’Italia dei Diritti che prosegue : ”E’ importante anche a livello simbolico che si incentivi la conoscenza, per evitare che episodi così oscuri, abbiano a ripetersi”.
Il parallelo dell’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro va subito al disastro di Pompei: “La poca cura di un governo, con i suoi tagli, si esplicita qui a Roma in chiusure museali e a Pompei con il crollo di un antico palazzo romano, diversi esiti ma frutti dello stesso degrado istituzionale. E’ come se – continua la Mariotti – una porta del nostro passato si chiudesse per sempre, tristemente, per questo, ora più che mai è necessario un nuovo impegno”.
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