La viceresponsabile Pari Opportunità Italia dei Diritti: “E’fuori da ogni logica civile accettare ciò”
Roma – Non si ferma la protesta civile per chiedere all’Iran di annullare la condanna alla lapidazione per Sakineh Ashtiani , che in queste ore sta avendo luogo in molte città d’Italia.
Una presa di posizione ferma è stata assunta dalla viceresponsabile per le Pari Opportunità dell’Italia dei Diritti, Francesca Scoleri: “Il dramma che sta vivendo questa donna è la risposta migliore che il mondo civile può dare al colonnello Gheddafi secondo il quale nell'Islam è trattata coi guanti bianchi. E' fuori da ogni logica umana anche il solo concepire la possibilità – continua l’esponente del movimento extraparlamentare presieduto da Antonello De Pierro - che questa donna subisca questa condanna, figuriamoci il verificarsi di ciò. Bisogna infrangere le porte del barbaro accanimento che nell'Iran e in gran parte nel mondo islamico celano violenza, soprusi e umiliazioni a carico delle donne. Dobbiamo invocare libertà, dobbiamo invocare 'rispetto' per il genere femminile”. In tempi in cui il “Re d’Africa” Gheddafi è ricevuto in pompa magna dal nostro Premier, la Scoleri ci offre un valido spunto di riflessione: “Quale Paese può sedere intorno ad un tavolo dove si parla di diritti umani quando nel retrobottega della sua realtà permette simili azioni?".
In conclusione, la Scoleri fa notare l'incoerenza esistente tra le dimostrazioni di dissenso delle parlamentari del Popolo della Libertà e quelle sconsolanti di Gheddafi che tiene simposi sul Corano a giovani, avvenenti e stipendiate ragazze.