“Quelle del sindaco sono parole al vento, appaiono come un contentino per i cittadini”
Roma – Il sindaco di Roma Alemanno e l’assessore al Commercio Bordoni avrebbero trovato l’accordo sullo stanziamento necessario affinchè il 50% dei maxi cartelloni abusivi venga rimosso. Si ricorda, tuttavia, analoga promessa risalente a tre mesi fa. Sarà la volta buona o si tratta di una mossa tattica per prendere tempo?
Il responsabile per il Lazio dell’Italia dei Diritti, Vittorio Marinelli, esprime un’opinione molto chiara al riguardo: “Dopo il tentativo di privatizzazione dell’acqua sarà la volta del vento perché proprio quest’ultimo, il vento, è un altro bene comune prossimo ad essere devastato dai novelli Attila che trovano in Alemanno un esemplare eclatante. Non solo l’acqua infatti o il vento o altri beni comuni, - continua l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – subiscono le aggressioni di queste mani rapaci, ma anche il 'guardo' che tanto aveva entusiasmato Leopardi, il quale se si trovasse oggi a mirare il famoso colle, potrebbe decantare le bontà dell’ultima mutanda o dell’utilitaria che fa diventare leone l’ultimo 'meschino' e le altre idiozie che i sedicenti esperti di marketing elaborano ogni giorno. Parole quindi al vento quelle di Alemanno che nell’economia globale necessita di bombardare le coscienze collettive con i famigerati loghi. Nell’economia deviata, o meglio nella diseconomia – continua Marinelli – le facezie dell’Attila capitolino, la cui immagine continua ancora a rinvenirsi sui muri della Capitale a distanza di due anni dalle ultime elezioni appare semplicemente un contentino ai cittadini infuriati che forse ricordano come, per buttarla in retorica, la grandezza di Roma, duemila anni fa, si basava proprio sul bene pubblico che era quel qualcosa che appartiene collettività e non dei palazzinari e 'mutandari' di oggi”.