Il vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Finalmente siamo all’epilogo di una compassionevole legislatura, che anziché risolvere i problemi del Paese è abituata a perseguire il proprio tornaconto”
Roma – Al termine del lungo vertice notturno nella villa di Arcore, Silvio Berlusconi e Umberto Bossi hanno deciso all’unanimità che chiederanno un incontro con il capo dello Stato per chiedere formalmente che il presidente della Camera lasci immediatamente la sua carica istituzionale. In riferimento all’attuale crisi di maggioranza e alle varie schermaglie politiche arrivate ormai al limite dell’indecenza, è intervento Roberto Soldà, vicepresidente dell’Italia dei Diritti: “Finalmente siamo all’epilogo di una compassionevole legislatura, che anziché risolvere i problemi del Paese è abituata a perseguire il proprio tornaconto, poiché è evidente che l’odierna classe politica è viziata e vogliosa di potere. Vorrei porre l’accento piuttosto sui problemi reali del Paese, quali la disoccupazione o il debito pubblico”. Secondo i leader Pdl e Lega, il presidente della Camera sarebbe incompatibile e non più super partes. L’esponente del Carroccio sicuro di stravincere al nord chiede inoltre un immediato ritorno alle urne, proponendo una scadenza a fine novembre, idea questa non condivisa dal Cavaliere, il quale vorrebbe far ricadere interamente su Fini la responsabilità di un ritorno alle urne. “Spero che si arrivi al più presto a una decisione sensata - conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro - da parte del Governo in carica, e lo chiedo non soltanto come membro di un movimento che si batte quotidianamente alla difesa e alla tutela dei cittadini, ma come onesto elettore che pretende di essere rappresentato in maniera decorosa”.