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Piano di governo del territorio milanese, Ragone scettico

Il viceresponsabile per il capoluogo lombardo dell’Italia dei Diritti: “Se non si riesce a reperire fondi per progetti di minore entità non vedo come si potrà mantenere tali promesse”

 

 

Milano, 30 novembre 2009 – Più aree verdi e servizi, ben 226 fermate della metropolitana e trecentomila abitanti in più facendo arretrare il cemento dall’attuale 73% al 65%. E’ la Milano prevista per il 2030 dal piano di governo del territorio già passato in giunta meno di un mese fa. Lo spazio verrà creato in altezza e aumenterà il verde pubblico, che salirà dai 13,5 metri di parchi e giardini oggi disponibili per ogni milanese a circa 30.

 

“Se davvero dovessero riuscire a rispettare le promesse fatte sarebbe sicuramente un ottimo piano per il territorio”, ha commentato Luca Ragone, viceresponsabile per la città di Milano dell’Italia dei Diritti. “Ciò che mi rende perplesso – aggiunge con un velo di polemica il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro – è come si farà a reperire i fondi necessari a tutti i progetti in essere, visto che ci sono problemi persino per lavori di piccola entità. Non penso che sia possibile fare tutto – conclude Ragone –, ma se dovessero realmente riuscire a trovare i soldi necessari sarebbe sicuramente un bel risultato”.

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