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Diffuso video raid camorristico a Pozzuoli, lo sfogo della Palmentieri

La viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti: “Le misure del Governo lasciano i criminali nell’impunità”
Napoli, 23 aprile 2010 - “Mentre il Governo sbandiera i provvedimenti del decreto sicurezza contro la criminalità organizzata, in Campania si vive un clima da far west e la camorra continua a fare ciò che vuole”. Questa l’amara constatazione di Licia Palmentieri, viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti, circa il raid al bowling di Pozzuoli, di cui ieri sono state diffuse le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso in seguito all’arresto dei quattro autori. Motivi affettivi alla base del gesto che ha indotto Gaetano Palumbo ad irrompere, armato di kalashnikov, con altre tre persone nel locale frequentato da numerose famiglie.
“I motivi personali del boss stavano per causare una strage, ma - nota l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - fortunatamente tutto si è risolto solo in una grande paura. L’episodio fotografa però drammaticamente la situazione di estremo degrado che vive la Campania, dove i criminali si sentono liberi di agire impuniti”. Per la Palmentieri i militari non sono utili a garantire la sicurezza nelle città e i magistrati si trovano spesso isolati nel portare avanti la lotta alla criminalità organizzata:”Tutto ciò mentre il Governo - conclude la vice responsabile campana dell’Italia dei Diritti -,  dopo aver tagliato i fondi alle forze di polizia, sta per fare un altro regalo alla camorra con il disegno di legge sulle intercettazioni”.
La viceresponsabile per la Campania dell’Italia dei Diritti: “Le misure del Governo lasciano i criminali nell’impunità”
Napoli - “Mentre il Governo sbandiera i provvedimenti del decreto sicurezza contro la criminalità organizzata, in Campania si vive un clima da far west e la camorra continua a fare ciò che vuole”. Questa l’amara constatazione di Licia Palmentieri, viceresponsabile regionale dell’Italia dei Diritti, circa il raid al bowling di Pozzuoli, di cui ieri sono state diffuse le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso in seguito all’arresto dei quattro autori. Motivi affettivi alla base del gesto che ha indotto Gaetano Palumbo ad irrompere, armato di kalashnikov, con altre tre persone nel locale frequentato da numerose famiglie.
“I motivi personali del boss stavano per causare una strage, ma - nota l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - fortunatamente tutto si è risolto solo in una grande paura. L’episodio fotografa però drammaticamente la situazione di estremo degrado che vive la Campania, dove i criminali si sentono liberi di agire impuniti”. Per la Palmentieri i militari non sono utili a garantire la sicurezza nelle città e i magistrati si trovano spesso isolati nel portare avanti la lotta alla criminalità organizzata:”Tutto ciò mentre il Governo - conclude la vice responsabile campana dell’Italia dei Diritti -,  dopo aver tagliato i fondi alle forze di polizia, sta per fare un altro regalo alla camorra con il disegno di legge sulle intercettazioni”.

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