La responsabile dell’Italia dei Diritti per la Scuola e l’Istruzione: “È la maestra e non l’alunno a soffrire di un grave disagio”
Roma – “Questo è un caso di pura follia. È la maestra che deve farsi curare da uno psichiatra non il bambino”. Comincia così la dichiarazione di Annalisa Martino, responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti, in riferimento alla notizia di un bambino di sei anni, costretto dalla maestra a denudarsi in classe e a subire punizioni dai compagni perché irrequieto. Le conseguenze di quanto accaduto in un asilo pubblico in provincia di Ferrara sono che il bambino sarà seguito da un neuropsichiatra e la maestra si è dimessa. “Un fatto simile è molto grave – prosegue l’esponente del movimento con a capo Antonello De Pierro –. Non è riconducibile a un disagio dell’alunno, ma ad un serio problema dell’insegnante, che in quanto educatrice non può rispondere con punizioni simili, soprattutto se i comportamenti scorretti del piccolo erano abitudinari. Eventi così purtroppo accadono ovunque – conclude la Martino –, l’aspetto sociale è che questi fenomeni di estremo disagio dei lavoratori sono ravvisabili in diversi ambienti e non solo nella scuola”.