Il responsabile per la Sardegna, Federico Gandolfi: “I patti prevedevano il riavvio degli impianti. Bisogna rispettarli”
Cagliari – Sono una cinquantina i lavoratori della Vinyls Italia di Porto Torres che stamani hanno bloccato i cancelli dello stabilimento per manifestare contro il mancato riavvio della produzione. “Esprimiamo solidarietà agli operai della Vinyls la cui rabbia intende unicamente garantire il rispetto dei patti firmati appena il mese scorso”, ha detto il responsabile regionale dell’Italia dei Diritti, Federico Gandolfi.
I lavoratori si sono riuniti in assemblea per ribadire la richiesta di riprendere le produzioni di pvc e cvm e riassorbire i dipendenti attualmente in cassa integrazione. A novembre era stata firmata l’intesa al ministero dello Sviluppo che prevedeva il riavvio dal 15 dicembre degli impianti di Marghera, Ravenna e Porto Torres, dove sono 140 gli operai in cassa integrazione a rotazione. “Queste persone – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, dimostrano un attaccamento al loro lavoro incomparabile rispetto a dirigenti e manager dell'azienda, come per altro una consapevolezza piena e responsabile dei principi del lavoro garantiti dalla nostra Costituzione”.
Già due giorni fa i lavoratori avevano bloccato l'accesso e 15 di loro si erano anche incatenati ai cancelli impedendo alle autocisterne di arrivare ai serbatoi. Sull’argomento è intervenuto anche il responsabile per il Lavoro e l’Occupazione dell’Italia dei Diritti, Giuseppe Criseo: “L’Italia sta esplodendo, i lavoratori sono alle strette e la classe politica continua a dividersi, litigare, fare correnti e lottizzazioni. Intanto – prosegue – la gente muore di fame e i nostri politicanti sono immobili. Solo chi vive la drammaticità di un posto di lavoro sottratto o precario - conclude Criseo – può capire di che portata è il disagio di cui stiamo parlando”.