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Italia dei Diritti

Movimento politico nazionale
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Decennale del G8 di Genova, le parole di Oscar Tortosa

 

Il responsabile per la Politica Interna dell’Italia dei Diritti: “Ci auguriamo che partecipazione e rispetto imperino qualsiasi manifestazione e che l’Italia non debba più essere teatro di fenomeni degenerativi come quello di dieci anni fa

 

Roma –  Dopo dieci anni, lo spettro del G8 di Genova tormenta ancora il nostro Paese. La morte di Carlo Giuliani, le violenze dei black bloc, la ferocia degli agenti di polizia coinvolti nell’agguato alla scuola Diaz, i maltrattamenti nel carcere provvisorio di Bolzaneto.  

Amnesty International punta il dito contro l’Italia, sottolineando la mancanza del reato di tortura nel nostro codice civile, che ha scaturito la prescrizione per alcuni processi e l’impunità per molti responsabili.

 

“Premesso che Amnesty  è un’organizzazione che, per sua natura, vigila lodevolmente per il rispetto dei diritti umani – osserva Oscar Tortosa, responsabile per la Politica Interna dell’Italia dei Diritti -, sulla questione del G8 di Genova mi sento di dire che le osservazioni sulla cattiva gestione giudiziaria dei fatti del 2001 siano un po’ esagerate. Intendo dire che la magistratura italiana ha compiuto un arduo lavoro al fine di scovare i responsabili di quanto è accaduto, incriminandoli quando necessario. Senza dubbio, d’altra parte, la prescrizione ha intaccato il corretto cammino giudiziario di alcuni procedimenti”.

 

Secondo l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, sono da condannare gli atti di violenza da entrambe le parti, tanto per le forze di polizia quanto per i gesti vandalici di gruppi  che non vanno confusi con i manifestanti pacifici: “Ci auguriamo che partecipazione e rispetto imperino qualsiasi manifestazione  - conclude Tortosa - e che l’Italia non debba più essere teatro di fenomeni degenerativi come quello di dieci anni fa”.  

 

 

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