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Minzolini e De Scalzi indagati per interviste a Berlusconi, l’opinione di Fantauzzi

Il responsabile per l’Informazione dell’Italia dei Diritti : “? grave che la dirigenza Rai debba spesso delegare e farsi sostituire dalla Magistratura per ristabilire le regole, senza che vi sia una authority interna morale e disciplinare”

 

 

Roma  -  Abuso d'ufficio è l'accusa con la quale il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, i direttori del Tg1 Augusto Minzolini e quello pro tempore del Tg2 Mario De Scalzi sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Roma. Il reato ipotizzato si riferisce alle interviste registrate dal Premier venerdì 20 maggio, in vista del voto per il ballottaggio alle amministrative, e mandate in onda dai principali tg nazionali. Sulla questione era intervenuta l'Agcom sanzionando Tg1, Tg4, Tg2, Tg5 e Studio Aperto.

 

“Cominciano  – commenta Brunetto Fantauzzi, responsabile per l’Informazione dell’ Italia dei Diritti – ad arrivare le sanzioni per tutti e non solo da una parte. ? inammissibile la violazione costante e continua delle regole. Non solo per il Presidente del Consiglio – prosegue - ma anche per Santoro che ritiene di fare una tv tutta sua in dispregio delle regole della televisione nazionale di stato”.

 

L’Agcom aveva in precedenza sanzionato le violazioni della par condicio commesse in campagna elettorale dalla trasmissione 'Annozero' condotta da Michele Santoro. Nel mirino l'intervento di Adriano Celentano dello scorso 26 maggio, nel corso del quale il cantante aveva dichiarato di parteggiare per Giuliano Pisapia. Nessuna multa per il programma ma l’obbligo di precisare in puntata l’ avvenuto compimento di tale infrazione.

“L’intervento della giurisdizione – prosegue l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - ci sembra spropositato, poiché si tratta di stabilire se ci sono state patenti violazioni sulle norme elettorali. Comunque è grave che la dirigenza Rai debba spesso delegare e farsi sostituire dalla Magistratura per ristabilire le regole, senza che vi sia una authority interna morale e disciplinare”.

 

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