Il responsabile per l’Informazione dell’Italia dei Diritti: “Se da una parte è ammirevole l’impegno intrapreso da Sarkozy, dall’altra non vorremmo che si arrivasse ad uno stretto controllo dei governi sulla rete”
Roma – Al via da ieri il primo G8 del web. L’evento è stato promosso dal presidente francese Nicolas Sarkozy, che ha chiamato a discutere sulla governance del web le maggiori personalità del settore. Ad ammonire la volontà, avanzata dalla Francia, di controllo politico sulla rete, Eric Schmidt, presidente esecutivo di Google, ha sottolineato la rapidità con la quale la tecnologia avanza rispetto ai tempi della politica.
Brunetto Fantuzzi, responsabile per l’Informazione dell’Italia dei Diritti, ha esposto così la sua duplice analisi: “Sarkozy, dopo aver varato
Secondo i rappresentanti della rete, i governi dovrebbero accertarsi di rimuovere ogni barriera che ostacoli nuovi impianti. Il prossimo miliardo di connessioni alla rete verrà dall'India, dalla Cina e dall'Africa, tutto questo di sicuro trasformerà l’insieme della società globale.
“Questo G8 del web, assume un’importanza storica, giacché vede tra le file dei partecipanti le sigle più importanti della rete, come Google e Wikipedia – osserva l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro -. Se da una parte è ammirevole l’impegno intrapreso da Sarkozy, dall’altra non vorremmo che si arrivasse ad uno stretto controllo dei governi sul web. Proprio quel settore ancora libero dalla censura o l’influenza esercitata sulla stampa cartacea e la televisione. E’ necessario tutelare questo tipo di libertà per la rete – conclude Fantauzzi -, dimostratasi in grado di oltrepassare la censura di alcuni regimi dittatoriali e promuovere la libera circolazione di informazioni”.