Il responsabile per la Tutela degli Animali dell’Italia dei Diritti : “Sarebbe una prova di gratitudine verso i nostri ‘amici equini’ trovare loro una destinazione dignitosa e senza scopo di lucro”
Roma– “Quando si tratta di lucrare e trarre profitto dall’uso e dall’allevamento degli animali siamo tutti d’accordo, ma non appena sono loro ad aver bisogno di noi ecco che le cose cambiano”.
Commenta con queste parole, Marco Di Cosmo, responsabile per la Tutela degli Animali dell’Italia dei Diritti, la terribile vicenda di una cinquantina di cavalli maremmani i quali, se non verrà trovata loro una nuova sistemazione, rischiano di finire al macello. Disperato l’allevatore Lauro Rossi, infatti lo sfratto dalla tenuta di Roccastrada, dopo numerosi rinvii, è ora esecutivo ed entro un mese gli equini, per scampare al mattatoio, dovranno essere sistemati altrove.
“Questo è l’ennesimo esempio – prosegue Di Cosmo - di come le leggi italiane non tutelino gli animali e la loro anima, ma tutt’al più il commercio che ne deriva e il sentimento umano che può essere loro legato”.
Nonostante l’impegno di Rossi e della sua famiglia, nessuno sembra volersi occupare concretamente della sorte dei bellissimi puledri, anche per queste ragioni le associazioni animaliste minacciano di farsi sentire, scendendo in piazza per difendere la vita dei malcapitati cavalli.
“Sarebbe una prova di gratitudine verso i nostri ‘amici’- auspica l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - trovare loro una destinazione dignitosa e senza scopo di lucro. Esistono diverse aree naturali protette in Toscana, sarebbe bene che gli enti di riferimento se ne occupassero”.