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A Napoli niente farmaci gratuiti per malati tumore, la reazione della Aprile

La viceresponsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti: “Ancora una volta a farne le spese sono i soggetti più deboli, in questo caso, pazienti oncologici che giornalmente lottano per la vita

 

 

 

Roma–  “Ancora una volta a farne le spese sono i soggetti più deboli, in questo caso, pazienti oncologici che giornalmente lottano per la vita e chi si vedono costretti a pagare  in prima persona per risanare i piani di rientro in quelle regioni che si trovano in deficit.

Da una parte il Governo prende posizione a favore della vita, contro il  testamento biologico, dall’altra però non garantisce mezzi indispensabili per proseguirla degnamente”.

 

Commenta netta, Antonella Aprile, viceresponsabile per la Sanità dell’Italia dei Diritti, l’interruzione della somministrazione gratuita da parte della Asl 1 di Napoli di alcuni farmaci sostanziali in presenza di gravi patologie. Le medicine, denominate “off- label”, ossia in uso  al di fuori dell'indicazione curativa con approvazione dal Ministero, a causa del piano nazionale di rientro dal debito, non sono più elargite ai pazienti, i quali per curarsi, devono sborsare, facendo i conti con le loro possibilità economiche, enormi cifre.

 

“Che i pazienti e i loro familiari sappiano – dichiara l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro - , che il Governo, con il maxi-emendamento al Milleproroghe, votato nei giorni scorsi, e voluto dalla Lega Nord a favore degli allevatori per pagare le multe relative alle quote latte imposte dalla comunità europea, ha deciso di attingere alle disponibilità di un fondo di stabilità che serviva al riequilibrio socio-economico dei territori all’assistenza e cura dei malati di cancro”.

 

Il riassetto finanziario grava pesantemente sulle tasche degli ammalati, i quali, disperati, sono privi da febbraio della distribuzione gratuita dei supporti farmaceutici che li tengono in vita.

 

“In poche parole quindi – conclude la Aprile - i fondi destinati ai malati di tumore serviranno a pagare le multe relative alle quote latte. Si è tolto ai pazienti oncologici per favorire gli allevatori e la Lega Nord”.

 

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