Il responsabile per il Veneto dell’Italia dei Diritti condanna l’episodio avvenuto all’esterno di una discoteca sabato scorso quando
è stato dato alle fiamme un fantoccio con scritto “l’eroe degli immondi”
Venezia – “Garibaldi è una delle personalità che hanno fatto grande l’Italia, chi ne infanga la memoria non merita di essere italiano”. Ferme e decise le parole del responsabile per il Veneto dell’Italia dei Diritti, Emmanuel Zagbla, che condanna il rogo al fantoccio di Garibaldi, verificatosi sabato scorso all’ingresso di una discoteca di Vicenza. L’episodio ha spaccato l’opinione pubblica, tra chi lo considera una goliardata e quelli che l’hanno letto come l’ennesima provocazione leghista al 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
“Anche se sono di origine straniera – afferma Zagbla – condivido un sentimento di patriottismo verso l’Italia. Considero Giuseppe Garibaldi un esempio da seguire, come Giovanni Falcone o come il presidente Sandro Pertini, tutti personaggi – sottolinea - che hanno contribuito a fare grande questo paese”. Il rappresentante del movimento presieduto da Antonello De Pierro condanna senza appello il fuoco appiccato al fantoccio in camicia rossa, con appeso al collo il cartello con la scritta “l’eroe degli immondi”.
“Le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia dovrebbero spingere a prendere esempio da questi grandi personaggi”, incalza Zagbla, che non risparmia parole dure: “Dare alle fiamme un fantoccio di Garibaldi è un atto di vilipendio nei confronti della nostra Repubblica, chi si rende protagonista di simili azioni non merita di essere italiano”.