La viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti sull’ultimo
scandalo della sanità pugliese: “L’ennesima irregolarità all’interno di un sistema
clientelare e corrotto. Le uniche vittime sono i cittadini”
Bari - “Lo scandalo della sanità pugliese rischia di travolgere l’intero sistema sanitario della regione”. Questo è il primo commento di Patrizia Lusi, viceresponsabile per la Puglia dell’Italia dei Diritti, in merito all’attribuzione dei servizi per le pulizie nell’Asl di Lecce, senza regolare gara d’appalto. La vicenda ha visto protagoniste le ditte Csn e Biologica, l’accusa è di concorso in abuso d’ufficio e di violazione alla legge sugli appalti. Si indaga su presunti collegamenti con la politica.
L’archiviazione della richiesta di processo per il presidente della giunta Nichi Vendola non basta, secondo la Lusi, “per restituire dignità istituzionale al settore più strategico del Welfare regionale”.
Per l’esponente del movimento fondato da Antonello De Pierro ci troviamo di fronte “all’ennesima irregolarità” in quello che può essere definito “un vero e proprio sistema clientelare e corrotto”.
“La Magistratura farà il suo corso, ma resta l’amarezza – conclude la viceresponsabile pugliese dell’organizzazione extraparlamentare – per una vicenda che vede come uniche vittime i cittadini, costretti a privarsi dei presidi ospedalieri, considerati non produttivi di reddito, pur di compensare ‘il buco’ nel sistema sanitario pugliese”.