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Trasporti pubblici locali a rischio, il grido d’allarme della Piredda

La responsabile per i Trasporti dell’Italia dei Diritti: “Come era facile prevedere, saranno i più deboli a pagare i costi dei tagli agli enti locali  previsti dal governo”

 

 

Roma – Se i tagli agli enti locali previsti nella manovra economica del governo dovessero essere confermati, per il trasporto pubblico regionale ci saranno 3,5 miliardi di euro in meno a disposizione, con pesanti ripercussioni per tutti i cittadini. “Ritengo – ha detto Maruska Piredda, responsabile per i Trasporti dell’Italia dei Diritti – che queste siano conseguenze inevitabili, visti i pesanti tagli alle regioni che il governo sta per introdurre. Fin da subito ho sostenuto che sarebbero stati i più deboli a pagare i costi dei sacrifici, e questo è quello che puntualmente accadrà”.

 

Non tutte le regioni tuttavia saranno colpite allo stesso modo. Puglia, Lombardia. Lazio e Campania, infatti, subiranno i tagli più consistenti che porteranno ad una diminuzione di circa un quarto del servizio, con inevitabili soppressioni di tratte, cambi di orario e riduzione di agevolazioni e sconti per i cittadini. “Quando si riducono le risorse in modo così pesante – ha continuato la responsabile del movimento guidato da Antonello De Pierro – è naturale che i costi dei trasporti andranno inevitabilmente a salire, aumenteranno i disservizi, e a pagare come al solito saranno le persone che per andare a lavorare utilizzano i mezzi pubblici. Siamo solo all’inizio e questa non è altro che la punta dell’iceberg”.

 

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