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Allarme sicurezza nella scuola dopo Riforma Gelmini, l’opinione della Battaglia

La vice responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti: “E’ necessario che ci sia almeno un bidello per piano che sorvegli gli alunni quando si muovono all’interno della scuola”

Roma - Centinaia di precari del personale tecnico e ausiliare scolastico, ovvero i bidelli, lanciano l’ennesimo allarme al Ministero della Pubblica Istruzione.

Nuove manifestazioni sono previste a causa degli ulteriori tagli del 50% causati dalla Riforma Gelmini. Con la diminuzione del personale molti dirigenti, infatti, non sono più in grado di garantire la sorveglianza sugli alunni.

 

Ivetta Battaglia, vice responsabile per la Scuola e l’Istruzione dell’Italia dei Diritti, ha così commentato la situazione: “La sorveglianza dei piani, dei bagni e degli edifici in generale è affidata ai bidelli ed è una responsabilità che implica riscontri penali. E’ necessario che ci sia, quindi, almeno un bidello per piano che sorvegli gli alunni quando si muovono all’interno della scuola. A loro, inoltre, è affidato il compito di pulire fuori dall’orario delle lezioni. Con la diminuzione del personale si è creato anche il problema delle sostituzioni in caso di malattia, poiché le unità mancanti non possono essere rimpiazzate.

Nessuno – continua l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro – è, quindi, preposto alla sorveglianza dei bambini o dei ragazzi durante il cambio dell’ora o se l’insegnante deve assentarsi, per evitare eventuali incidenti.

Anche le visite guidate o le gite scolastiche sono state diminuite proprio per questo motivo, in quanto si necessita di almeno due bidelli per la sorveglianza, per cui, spesso, si necessita dell’ausilio dei genitori. A questi ultimi si richiede la collaborazione anche per cose più pratiche e materiali come, ad esempio, il dover riparare qualcosa nella scuola.

Credo, però – conclude la Battaglia – che al di là della Scuola ci siano problemi legati anche alla funzionalità e gestione dei Comuni in merito, forse soprattutto nel Lazio, che non forniscono molto come materiali e  a livello di celerità nel risolvere i vari problemi che vengono a crearsi”.

 

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