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La Del Greco contraria a proroga del segreto di Stato oltre trent’anni

La viceresponsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti: “Aprire gli archivi permetterebbe di far luce sulle stragi che hanno sconvolto il Paese”

 

 

Roma – “È inaccettabile prorogare il segreto oltre i trent’anni, ammesso che di ‘segreto di Stato’ si possa parlare relativamente a determinati accadimenti e che l’utilizzo di questa definizione non sia un tentativo subdolo per bloccare indagini scomode e che comunque danno fastidio”. Così Lea Del Greco, viceresponsabile per la Giustizia dell’Italia dei Diritti, in merito all’ipotesi della commissione Granata di procrastinare il limite del riserbo.

 

“L’attuazione della legge 124 del 2007 è un atto di giustizia, in quanto permette, appunto, di ‘fare giustizia’ e di far luce su reati e stragi che hanno segnato la storia della nostra Repubblica. Tristi avvenimenti che testimoniano quelle collusioni tra Stato, mafia e organizzazioni terroristiche che ancora oggi sono presenti in Italia - continua la Del Greco - e che potrebbero avere radici lontane nel tempo che affondano nella stagione buia degli ‘anni di piombo’ che hanno sconvolto il Paese”.

 

Concludendo, l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro si schiera esplicitamente dalla parte delle associazioni delle vittime: “Ci sono stragi che non possono essere archiviate. È auspicabile che il governo si pronunci al più presto sul segreto di Stato”.

 

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